Senso di tensione e oppressione alla mammella sx
Preg.mi Dottori,
innanzitutto voglio esprimerVi i miei migliori complimenti per il Vostro spirito di servizio, altruismo,abnegazione e alta professionalità, doti rare al giorno d'oggi, specie nelle professioni.
Vengo al dunque,esprimendomi sinteticamente per non tediarVi:
sono un 52enne di sesso maschile, avvocato.
Da svariati anni soffro di un senso di tensione all' area intorno al capezzolo sx, con formicolii,palpitazioni, senso di "grattamento" e "tiramento" in area precordiale etc...
Tale condizione mi ha colpito da quando mi sono trasferito in Lombardia , dopo la laurea e l' abilitazione, avendo la conseguente sensazione di essere rimasto solo con me stesso, essendo la mia famiglia d' origine piuttosto distaccata, soprattutto mia madre, dedita ESCLUSIVAMENTE a mio fratello medico oculista, non protettiva ed "assente".
In estrema sintesi,è come se mi sentissi costantemente in pericolo "lontano da casa", nonostante la mia non più tenera età, oberato da doveri e impegni lavorativi e familiari "assillanti" soggettivamente, ho paura della gente sconosciuta, arrivando a pensare che possano ammazzarmi, o sodomizzarmi etc......(vi prego di non sorridere).
Tale tensione all' area cardiaca mi genera ansia e depressione.
In breve:sono stato da svariatissimi psichiatri,neurologi,centri di terapia del dolore, idea, con i farmaci più svariati, dal lyrica al gabapentin, lioresal, fluoxetina,p aroxetina,etc etc senza cavare un ragno dal buco.
Gli unici farmaci che mi fanno effetto sono le benzodiazepine, dal tavor al rivotril(prescritti dai medici), che mi attenuano la tensione precordiale e,conseguentemente, mi rialzano un po' l' umore, ma devo prenderli quotidianamente e non sono contento di ciò, perchè mi causano amnesie,sonnolenza diurna e altri effetti che le SS.LL. conoscono molto bene.
Ho fatto esami alla tiroide, cardiaci di ogni forma, ma niente di patologico.
Ora, essendo evidente che,secondo me, nonchè a detta di vari primari,anche del fatebenefratelli di Milano, trattasi di una forma "pesante" di ansia generalizzata, con relativa fobia sociale e panico,nonchè ansia e depressione conseguente, A QUALI FARMACI MI POSSO RIVOLGERE - chiaramente dopo prescrizione medica - per risolvere tutto ciò, per esercitare con tranquillità la mia professione (ho tante cose "belle" professionali per me già acquisite, che ho dovuto sospendere a causa di questa mia condizione) ed eliminare questo "malefico" e "maledetto" senso di ingombro e di "tiramento" al mio petto?.
Ripeto che le benzodiazepine alleviano il mio disagio, ma devo prenderne in dosi "abbondanti" quotidianamente e so che non sono curative,ma sintomatiche, e non posso andare avanti ad oltranza con esse.
Tengo a precisare che sono ben lungi da me patologie pschiatriche "gravi", sono sempre stato il c.d. primo della classe, mi sono diplomato con il massimo dei voti con 1 anno di anticipo e a 25 anni ero già abilitato alla professione di avvocato.
Vi ringrazio per tutto ciò di CONCRETO,PERTINENTE, EFFICACE e RISOLUTIVO potrete dirmi e suggerirmi in merito a tale mia penso "anomala" patologia (chiaramente, da decidere insieme al medico curante); ho una fiducia illimitata in Voi, ho capito che la Vostra preparazione è pari solo alla Vostra genialità, cosa che non ho riscontrato nei vari pschiatri, neurologi, terapisti del dolore da me interpellati a iosa.
Grazie ancora per l' aiuto che potrete darmi e auguri di buon lavoro.
innanzitutto voglio esprimerVi i miei migliori complimenti per il Vostro spirito di servizio, altruismo,abnegazione e alta professionalità, doti rare al giorno d'oggi, specie nelle professioni.
Vengo al dunque,esprimendomi sinteticamente per non tediarVi:
sono un 52enne di sesso maschile, avvocato.
Da svariati anni soffro di un senso di tensione all' area intorno al capezzolo sx, con formicolii,palpitazioni, senso di "grattamento" e "tiramento" in area precordiale etc...
Tale condizione mi ha colpito da quando mi sono trasferito in Lombardia , dopo la laurea e l' abilitazione, avendo la conseguente sensazione di essere rimasto solo con me stesso, essendo la mia famiglia d' origine piuttosto distaccata, soprattutto mia madre, dedita ESCLUSIVAMENTE a mio fratello medico oculista, non protettiva ed "assente".
In estrema sintesi,è come se mi sentissi costantemente in pericolo "lontano da casa", nonostante la mia non più tenera età, oberato da doveri e impegni lavorativi e familiari "assillanti" soggettivamente, ho paura della gente sconosciuta, arrivando a pensare che possano ammazzarmi, o sodomizzarmi etc......(vi prego di non sorridere).
Tale tensione all' area cardiaca mi genera ansia e depressione.
In breve:sono stato da svariatissimi psichiatri,neurologi,centri di terapia del dolore, idea, con i farmaci più svariati, dal lyrica al gabapentin, lioresal, fluoxetina,p aroxetina,etc etc senza cavare un ragno dal buco.
Gli unici farmaci che mi fanno effetto sono le benzodiazepine, dal tavor al rivotril(prescritti dai medici), che mi attenuano la tensione precordiale e,conseguentemente, mi rialzano un po' l' umore, ma devo prenderli quotidianamente e non sono contento di ciò, perchè mi causano amnesie,sonnolenza diurna e altri effetti che le SS.LL. conoscono molto bene.
Ho fatto esami alla tiroide, cardiaci di ogni forma, ma niente di patologico.
Ora, essendo evidente che,secondo me, nonchè a detta di vari primari,anche del fatebenefratelli di Milano, trattasi di una forma "pesante" di ansia generalizzata, con relativa fobia sociale e panico,nonchè ansia e depressione conseguente, A QUALI FARMACI MI POSSO RIVOLGERE - chiaramente dopo prescrizione medica - per risolvere tutto ciò, per esercitare con tranquillità la mia professione (ho tante cose "belle" professionali per me già acquisite, che ho dovuto sospendere a causa di questa mia condizione) ed eliminare questo "malefico" e "maledetto" senso di ingombro e di "tiramento" al mio petto?.
Ripeto che le benzodiazepine alleviano il mio disagio, ma devo prenderne in dosi "abbondanti" quotidianamente e so che non sono curative,ma sintomatiche, e non posso andare avanti ad oltranza con esse.
Tengo a precisare che sono ben lungi da me patologie pschiatriche "gravi", sono sempre stato il c.d. primo della classe, mi sono diplomato con il massimo dei voti con 1 anno di anticipo e a 25 anni ero già abilitato alla professione di avvocato.
Vi ringrazio per tutto ciò di CONCRETO,PERTINENTE, EFFICACE e RISOLUTIVO potrete dirmi e suggerirmi in merito a tale mia penso "anomala" patologia (chiaramente, da decidere insieme al medico curante); ho una fiducia illimitata in Voi, ho capito che la Vostra preparazione è pari solo alla Vostra genialità, cosa che non ho riscontrato nei vari pschiatri, neurologi, terapisti del dolore da me interpellati a iosa.
Grazie ancora per l' aiuto che potrete darmi e auguri di buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 08/08/2006.
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