Rischio Aneurisma e utilizzo di SSRI
Gentili dottori,
soffro di depressione e ansia da circa 7 anni.
Nel 2016 lo Psichiatra mi prescrisse una cura a base di Daparox, portata poi avanti per 4 anni fino al 2020, poi interrotta.
La cura si rivelò molto efficace, anche se con diversi effetti collaterali sul lungo termine, ma in generale ero soddisfatto sul lato farmacologico.
Premesso questo, visto il ripresentarsi della depressione e dell'ansia, stavo valutando l'ipotesi di tornare a rivolgermi al medico per valutare la ripresa della terapia, ma nel frattempo, a causa di un lutto e di altri eventi, ho scoperto di avere una familiarità rilevante con patologie cardiache (un genitore morto di Aneurisma Cerebrale all'età di 50 anni e suo padre, mio nonno, in cura per Aneurisma Addominale, in ottimo stato, monitorato per evitarne la rottura, secondo le indicazioni del medici).
La mia domanda è: un uso prolungato di Antidepressivi, in questo caso di Daparox, può essere collegato all'insorgenza di patologie simili?
E nel caso sia già presente una tale patologia, usando Antidepressivi si corre il rischio di farla peggiorare (nel caso di Aneurismi, di romperli)?
Visto che sia mia madre che mio nonno ne hanno sofferto/ne soffrono, dovrei eseguire esami specifici prima di riprendere ad usare il Daparox o le due cose non c'entrano niente?
Se può risultare utile: sono normopeso, non fumo, non bevo con abitudine, non bevo caffè da 4 anni e ho una forte repulsione verso la caffeina (non la assumo mai in nessun modo, dolci, bevande, niente).
Purtroppo a causa della forte depressione sto spesso a letto o in casa, ma per fortuna vado a correre, o uso la bici o cammino per un paio di ore al giorno, una delle poche attività che riesco a fare e che in qualche modo "bilanciano" la sedentarietà dovuta dalla malattia.
Tengo monitorato il battito, ed è di 51 battiti al minuto a riposo.
Ringrazio in anticipo per le risposte.
soffro di depressione e ansia da circa 7 anni.
Nel 2016 lo Psichiatra mi prescrisse una cura a base di Daparox, portata poi avanti per 4 anni fino al 2020, poi interrotta.
La cura si rivelò molto efficace, anche se con diversi effetti collaterali sul lungo termine, ma in generale ero soddisfatto sul lato farmacologico.
Premesso questo, visto il ripresentarsi della depressione e dell'ansia, stavo valutando l'ipotesi di tornare a rivolgermi al medico per valutare la ripresa della terapia, ma nel frattempo, a causa di un lutto e di altri eventi, ho scoperto di avere una familiarità rilevante con patologie cardiache (un genitore morto di Aneurisma Cerebrale all'età di 50 anni e suo padre, mio nonno, in cura per Aneurisma Addominale, in ottimo stato, monitorato per evitarne la rottura, secondo le indicazioni del medici).
La mia domanda è: un uso prolungato di Antidepressivi, in questo caso di Daparox, può essere collegato all'insorgenza di patologie simili?
E nel caso sia già presente una tale patologia, usando Antidepressivi si corre il rischio di farla peggiorare (nel caso di Aneurismi, di romperli)?
Visto che sia mia madre che mio nonno ne hanno sofferto/ne soffrono, dovrei eseguire esami specifici prima di riprendere ad usare il Daparox o le due cose non c'entrano niente?
Se può risultare utile: sono normopeso, non fumo, non bevo con abitudine, non bevo caffè da 4 anni e ho una forte repulsione verso la caffeina (non la assumo mai in nessun modo, dolci, bevande, niente).
Purtroppo a causa della forte depressione sto spesso a letto o in casa, ma per fortuna vado a correre, o uso la bici o cammino per un paio di ore al giorno, una delle poche attività che riesco a fare e che in qualche modo "bilanciano" la sedentarietà dovuta dalla malattia.
Tengo monitorato il battito, ed è di 51 battiti al minuto a riposo.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 29/09/2020.
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