Fastidi alla nuca, senso di sonnolenza e di debolezza continuo

Salve a tutti,
Premetto che sono nuovo e pertanto spero di non aver sbagliato sezione.


Non sono qui per una diagnosi online in quanto ovviamente non la ritengo possibile, piuttosto sono alla ricerca di una strada da prendere per ricevere delle risposte da questo problema che nell'ultimo anno mi perseguita.


Da circa un anno a questa parte convivo con dei continui mal di testa, fastidi soprattutto nella zona della nuca e un continuo senso di debolezza.


Questi fastidi sono molto frequenti, capita raramente che in una settimana mi sento al 100%.
Di solito il tutto inizia con un fastidio nella zona della nuca e senso di spossatezza che mi rende difficile proseguire le mie attività quotidiane quali studio, lavoro al pc ecc.
I sintomi che accompagnano questo sintomo "principale" sono un elevata irritabilità, soprattutto a rumori forti e urla, senso di sonnolenza (e se provo a dormire neanche riesco), e più provo a "convivere" con questo fastidio alla nuca continuando a studiare e più il fastidio aumenta fino a trasformarsi in una sorta di fastidio che raggiunge entrambi i lati del cranio.


Spero di poter ricevere un riscontro in modo da individuare la strada giusta per effettuare controlli e cercare le origini di questo disturbo.


Elenco una serie di altre informazioni (cambiamenti che ho riscontrato in me nell'ultimo anno) che forse potrebbero essere utili:
- notevole perdita di massa muscolare al bicipite;
- circonferenza del polso ridotta notevolmente (prima non riuscivo a "chiuderlo" con il pollice e l'indice, mentre ora il pollice raggiunge l'unghia dell'indice);
- a volte insonnia;
- l'anno scorso ho praticato ciclismo in modo forse non proprio adeguato, nel senso che facevo uscite in cui stavo molto nella zona di battiti da 180 in su senza nutrirmi adeguatamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Paziente,
rispondo al suo quesito riguardante la cefalea: dalla sua descrizione sembra trattarsi di una cefalea di tipo tensivo che se persiste così a lungo come viene riferito nell'anamnesi, è opportuno farla diagnosticare correttamente da uno specialista in modo da avviare un trattamento adeguato. L'errore che più frequentemente si commette è di tentare la terapia con l'automedicazione mediante antidolorifici correndo il rischio di cronicizzare il disturbo sotto forma di cefalea da abuso di antalgici.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

Cefalea

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