Da 10 giorni sono caduto in depressione per un infortunio ad un occhio, che è guarito, ma sto male
Gentili signori, sono un uomo di 74 anni in forma e normalmente di buon umore e facile all'entusiasmo.
Faccio sport, ho vari hobby che mi soddisfano, ho una moglie che mi vuole bene, un figlio e 3 nipotini bellissimi.
Sono contento della mia vita passata, della mia attività lavorativa (dirigente d'azienda in pensione) e della mia vita presente.
Mi trovo nella nostra villetta in Sardegna dove sto benissimo.
Vado a pesca e ho preso delle belle ricciole.
Faccio foto naturalistiche ed ho piazzato dei veri scoop e forse parteciperò alla stesura di un manuale entomologico.
Tutto alla grande.
Il 23 agosto ho deciso di potare i lecci nel nostro terreno e mi ci sono arrampicato con la sega alla cintura.
Li ho potati portando gli occhiali protettivi, ma al momento di raccogliere i rami, me li sono tolti.
Un ramo secco si è spezzato e mi ha colpito violentemente di punta nell'occhio sinistro procurandomi una lesione alla congiuntiva.
L'oculista mi ha prescritto pomata antibiotica e bendaggio.
Purtroppo, sono sostanzialmente monocolo e dall'occhio destro vedo appena dove metto i piedi.
Non potrei né leggere, né scrivere. Di guidare manco a parlarne.
Bendando il sinistro ho avuto la sensazione di come sarebbe stata la mia vita se quel ramo mi avesse accecato, e ho pensato che non sarebbe valsa la pena di vivere.
Dopo una giornata di pensieri nerissimi ho deciso di bendarmi solo quando andavo a letto, ma la frittata era fatta.
Avevo già i sintomi della depressione.
Avevo avuto un episodio senza cause apparenti 6 anni fa sempre in questo periodo e in Sardegna.
Ero stato abbastanza male per 2 settimane, poi ero rientrato a Roma e il mio medico mi aveva prescritto Sertralina 25 mg.
al giorno.
Fu una cura miracolosa.
Dopo una settimana la depressione era sparita.
Ho proseguito un'altra settimana e poi ho iniziato a diradare saltando prima un giorno ogni due, poi uno sì e uno fino a cessare la terapia nel giro di un mese.
In questi sei anni non ho avuto nessun altro episodio, ma tenevo una confezione di Sertralina di scorta.
Dopo un giorno di sintomi, inizialmente leggeri, ho deciso di iniziare da solo a prendere la Sertralina.
Inizialmente mi è sembrato che funzionasse, ma oggi, presa la nona dose, sto quasi peggio di prima.
Mi aspettavo un risultato rapido, visto che era un problema organico e non psicologico.
I problemi si erano risolti brillantemente e potrò tornare a fare la vita di prima.
Cosa posso fare?
A momenti è una sensazione difficile da sopportare.
Immagino sia simile alle crisi di astinenza dei drogati.
Posso associare un ansiolitico?
Prima bevevo un bicchiere di vino rosso a pasto e l'ho eliminato.
Potrei riprendere a berlo?
Mi spaventa affrontare un percorso terapeutico lungo e incerto quando, se non avessi avuto l'infortunio, ero un anziano felice e realizzato senza alcun problema psicologico.
Scusata la lunghezza del testo.
Vi ringrazio infinitamente di quanto mi suggerirete.
Un saluto cordiale.
Faccio sport, ho vari hobby che mi soddisfano, ho una moglie che mi vuole bene, un figlio e 3 nipotini bellissimi.
Sono contento della mia vita passata, della mia attività lavorativa (dirigente d'azienda in pensione) e della mia vita presente.
Mi trovo nella nostra villetta in Sardegna dove sto benissimo.
Vado a pesca e ho preso delle belle ricciole.
Faccio foto naturalistiche ed ho piazzato dei veri scoop e forse parteciperò alla stesura di un manuale entomologico.
Tutto alla grande.
Il 23 agosto ho deciso di potare i lecci nel nostro terreno e mi ci sono arrampicato con la sega alla cintura.
Li ho potati portando gli occhiali protettivi, ma al momento di raccogliere i rami, me li sono tolti.
Un ramo secco si è spezzato e mi ha colpito violentemente di punta nell'occhio sinistro procurandomi una lesione alla congiuntiva.
L'oculista mi ha prescritto pomata antibiotica e bendaggio.
Purtroppo, sono sostanzialmente monocolo e dall'occhio destro vedo appena dove metto i piedi.
Non potrei né leggere, né scrivere. Di guidare manco a parlarne.
Bendando il sinistro ho avuto la sensazione di come sarebbe stata la mia vita se quel ramo mi avesse accecato, e ho pensato che non sarebbe valsa la pena di vivere.
Dopo una giornata di pensieri nerissimi ho deciso di bendarmi solo quando andavo a letto, ma la frittata era fatta.
Avevo già i sintomi della depressione.
Avevo avuto un episodio senza cause apparenti 6 anni fa sempre in questo periodo e in Sardegna.
Ero stato abbastanza male per 2 settimane, poi ero rientrato a Roma e il mio medico mi aveva prescritto Sertralina 25 mg.
al giorno.
Fu una cura miracolosa.
Dopo una settimana la depressione era sparita.
Ho proseguito un'altra settimana e poi ho iniziato a diradare saltando prima un giorno ogni due, poi uno sì e uno fino a cessare la terapia nel giro di un mese.
In questi sei anni non ho avuto nessun altro episodio, ma tenevo una confezione di Sertralina di scorta.
Dopo un giorno di sintomi, inizialmente leggeri, ho deciso di iniziare da solo a prendere la Sertralina.
Inizialmente mi è sembrato che funzionasse, ma oggi, presa la nona dose, sto quasi peggio di prima.
Mi aspettavo un risultato rapido, visto che era un problema organico e non psicologico.
I problemi si erano risolti brillantemente e potrò tornare a fare la vita di prima.
Cosa posso fare?
A momenti è una sensazione difficile da sopportare.
Immagino sia simile alle crisi di astinenza dei drogati.
Posso associare un ansiolitico?
Prima bevevo un bicchiere di vino rosso a pasto e l'ho eliminato.
Potrei riprendere a berlo?
Mi spaventa affrontare un percorso terapeutico lungo e incerto quando, se non avessi avuto l'infortunio, ero un anziano felice e realizzato senza alcun problema psicologico.
Scusata la lunghezza del testo.
Vi ringrazio infinitamente di quanto mi suggerirete.
Un saluto cordiale.
[#1]
Gentile Utente,
innanzitutto Le faccio i complimenti per la sua vita attiva e piena di entusiasmo e di soddisfazioni.
Detto questo, la sertralina, come tutti gli antidepressivi, ha bisogno di alcune settimane (2/4) di latenza per manifestare i primi benefici. Dice bene Lei che la prima volta gli effetti sono stati miracolosi (una settimana, peraltro con farmaco ampiamente sottodosato) e senza alcuna recidiva nonostante l’assunzione per un brevissimo periodo.
A distanza, come Lei sa, è vietato dare indicazioni terapeutiche né loro dosaggi. Le consiglio di contattare il medico curante che ovviamente La conosce meglio di noi e Le può dare indicazioni terapeutiche corrette.
Cordiali saluti e auguri
innanzitutto Le faccio i complimenti per la sua vita attiva e piena di entusiasmo e di soddisfazioni.
Detto questo, la sertralina, come tutti gli antidepressivi, ha bisogno di alcune settimane (2/4) di latenza per manifestare i primi benefici. Dice bene Lei che la prima volta gli effetti sono stati miracolosi (una settimana, peraltro con farmaco ampiamente sottodosato) e senza alcuna recidiva nonostante l’assunzione per un brevissimo periodo.
A distanza, come Lei sa, è vietato dare indicazioni terapeutiche né loro dosaggi. Le consiglio di contattare il medico curante che ovviamente La conosce meglio di noi e Le può dare indicazioni terapeutiche corrette.
Cordiali saluti e auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
La ringrazio molto.
Tra qualche giorno rientrerò a Roma (ora sto in un insediamento turistico lontano da tutto) e contatterò il mio medico curante (che ora è in ferie) e andrò da uno specialista. Secondo lei devo andare da un neurologo o da uno psichiatra?
Le cose che ho scritto non erano per vantarmi della buona sorte che ho avuto finora, ma per spiegare che mi sembra molto improbabile aver avuto un qualche problema psicologico pregresso che è esploso. Detto questo, è così difficile far regredire una depressione iniziata all'improvviso da pochi giorni? E' un meccanismo maledetto che una volta partito si autoalimenta e non è reversibile? L'approccio di lungo termine è l'unico praticabile? Non può essere che io abbia qualche predisposizione organica e si possa intervenire lì?
Grazie ancora e cordiali saluti
Tra qualche giorno rientrerò a Roma (ora sto in un insediamento turistico lontano da tutto) e contatterò il mio medico curante (che ora è in ferie) e andrò da uno specialista. Secondo lei devo andare da un neurologo o da uno psichiatra?
Le cose che ho scritto non erano per vantarmi della buona sorte che ho avuto finora, ma per spiegare che mi sembra molto improbabile aver avuto un qualche problema psicologico pregresso che è esploso. Detto questo, è così difficile far regredire una depressione iniziata all'improvviso da pochi giorni? E' un meccanismo maledetto che una volta partito si autoalimenta e non è reversibile? L'approccio di lungo termine è l'unico praticabile? Non può essere che io abbia qualche predisposizione organica e si possa intervenire lì?
Grazie ancora e cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
ovviamente ho capito il senso della Sua premessa nel primo post di questo consulto.
Per quanto riguarda la depressione vera la terapia è farmacologica e deve protrarsi a lungo, diversi mesi e segue solitamente alcune tappe in maniera costante, per es. inizio con basso dosaggio, poi aumento alla dose terapeutica, eventuali effetti collaterali nelle prime settimane, benefici dopo 3-4 settimane, poi diversi mesi di terapia e infine sospensione graduale.
Questa è la sequenza "scolastica" ma purtroppo non accade sempre così e ci possono essere svariate varianti individuali.
A meno che nel Suo caso non si tratta di disturbo depressivo vero ma solo di uno stato d’animo transitorio.
L’episodio di anni fa farebbe propendere per quest’ultima ipotesi.
Corretta comunque la Sua impostazione, rivolgersi al medico curante e poi allo psichiatra.
Cordialmente
ovviamente ho capito il senso della Sua premessa nel primo post di questo consulto.
Per quanto riguarda la depressione vera la terapia è farmacologica e deve protrarsi a lungo, diversi mesi e segue solitamente alcune tappe in maniera costante, per es. inizio con basso dosaggio, poi aumento alla dose terapeutica, eventuali effetti collaterali nelle prime settimane, benefici dopo 3-4 settimane, poi diversi mesi di terapia e infine sospensione graduale.
Questa è la sequenza "scolastica" ma purtroppo non accade sempre così e ci possono essere svariate varianti individuali.
A meno che nel Suo caso non si tratta di disturbo depressivo vero ma solo di uno stato d’animo transitorio.
L’episodio di anni fa farebbe propendere per quest’ultima ipotesi.
Corretta comunque la Sua impostazione, rivolgersi al medico curante e poi allo psichiatra.
Cordialmente
[#6]
Utente
Scusi se continuo a rimuginare sulla mia situazione.
L'idea di andare incontro ad una terapia antidepressiva classica, lunga, incerta e limitante della qualità della vita non mi piace.
Lei accenna che il fatto di 6 anni fa, esendosi risolto così velocemente e senza ricadute, poteva non essere vera depressione.
La situazione attuale, essendo simile come sintomi, ed essendosi scatenata all'improvviso per un fatto traumatico, potrebbe analogamente non essere depressione.
Il problema non è solo il pessimismo, la mancanza di interessi, l'abulia. Questi sintomi li sopporterei pazientemente. Il problema è una sensazione di nausea dolorosa che a volte diventa tale che farei qualsiasi cosa per farla cessare.
Ho notato che, quando sto peggio, prendere l'asiolitico benzodiazepinico mi fa stare meglio (anche solo 5 gtt).
Sei anni fa l'antidepressivo non aveva risolto, ma stavo benino e la notte dormivo.
E se provassi a interrompere la Sertralina per verificare se è vera depressione?
In fondo ne ho presa solo 9 dosi da 25 mg e forse non avrei contraccolpi importanti.
Se riuscissi a sostituirla con l'ansiolitico sarebbe una pacchia, almeno per quanto riguarda gli effetti collaterali.
Può valere la pena di provare?
Fermo restando che giovedì, arrivato a Roma, mi metterò nelle mani del mio medico curante e di uno specialista.
Grazie e saluti cordiali
P.S.: aggiungo che la notte inizialmente ho caldo e sudo, mentre verso le 6 mi viene un gran freddo. Gli indicatori della tiroide, fino ad ora erano risultati normali, anche se questo fenomeno mi capitava già in passato (meno intenso). Inoltre al momento che è iniziato questo disturbo stavo facendo una terapia con antibiotico intestinale (Rifaximina). Ci può essere relazione?
L'idea di andare incontro ad una terapia antidepressiva classica, lunga, incerta e limitante della qualità della vita non mi piace.
Lei accenna che il fatto di 6 anni fa, esendosi risolto così velocemente e senza ricadute, poteva non essere vera depressione.
La situazione attuale, essendo simile come sintomi, ed essendosi scatenata all'improvviso per un fatto traumatico, potrebbe analogamente non essere depressione.
Il problema non è solo il pessimismo, la mancanza di interessi, l'abulia. Questi sintomi li sopporterei pazientemente. Il problema è una sensazione di nausea dolorosa che a volte diventa tale che farei qualsiasi cosa per farla cessare.
Ho notato che, quando sto peggio, prendere l'asiolitico benzodiazepinico mi fa stare meglio (anche solo 5 gtt).
Sei anni fa l'antidepressivo non aveva risolto, ma stavo benino e la notte dormivo.
E se provassi a interrompere la Sertralina per verificare se è vera depressione?
In fondo ne ho presa solo 9 dosi da 25 mg e forse non avrei contraccolpi importanti.
Se riuscissi a sostituirla con l'ansiolitico sarebbe una pacchia, almeno per quanto riguarda gli effetti collaterali.
Può valere la pena di provare?
Fermo restando che giovedì, arrivato a Roma, mi metterò nelle mani del mio medico curante e di uno specialista.
Grazie e saluti cordiali
P.S.: aggiungo che la notte inizialmente ho caldo e sudo, mentre verso le 6 mi viene un gran freddo. Gli indicatori della tiroide, fino ad ora erano risultati normali, anche se questo fenomeno mi capitava già in passato (meno intenso). Inoltre al momento che è iniziato questo disturbo stavo facendo una terapia con antibiotico intestinale (Rifaximina). Ci può essere relazione?
[#7]
Gentile Utente,
da questa postazione, come Le dicevo sopra, non è possibile dare indicazioni terapeutiche né dosaggi per cui non posso dirLe di sospendere l’antidepressivo e di assumere soltanto l’ansiolitico. Giovedì è tra pochi giorni, quindi potrà rivolgersi al medico curante e allo specialista.
Sei anni fa, a mio avviso, non è stata una vera depressione o ha avuto un grosso effetto placebo.
Come Le dicevo, anche uno stato d’animo transitorio non è da escludere per cui la "guarigione" in pochi giorni con metà dose di antidepressivo è stata solo una coincidenza, sempre a livello di ipotesi però.
Escluderei una correlazione con la rifaximina.
Cordialità
da questa postazione, come Le dicevo sopra, non è possibile dare indicazioni terapeutiche né dosaggi per cui non posso dirLe di sospendere l’antidepressivo e di assumere soltanto l’ansiolitico. Giovedì è tra pochi giorni, quindi potrà rivolgersi al medico curante e allo specialista.
Sei anni fa, a mio avviso, non è stata una vera depressione o ha avuto un grosso effetto placebo.
Come Le dicevo, anche uno stato d’animo transitorio non è da escludere per cui la "guarigione" in pochi giorni con metà dose di antidepressivo è stata solo una coincidenza, sempre a livello di ipotesi però.
Escluderei una correlazione con la rifaximina.
Cordialità
[#8]
Utente
Il dr. Ferraloro mi aveva insinuato un dubbio: che il mio problema non fosse una vera depressione, ma qualcosa di più semplice e transitorio dovuto allo stress dell'infortunio. Così ho deciso di smettere l'assunzione di Sertralina per vedere cosa succedeva.
L'ultima dose, di 25 mg, risale a ieri mattina.
Per ora - incrocio le dita - sto molto meglio e non ho avuto nessuno degli effetti ipotetici dell'interruzione del trattamento.
Del resto avevo preso solo 9 dosi da 25 mg.
Sembrerebbe che il mio malessere fosse provocato proprio dal medicinale stesso. Possibile?
A cena ho mangiato con appetito, la pressione arteriosa è scesa. Sono meno preoccupato per il seguito di questa disavventura e probabilmente anche questo mi aiuta.
Spero di non peccare di eccessivo ottimismo. Comunque, oggi pomeriggio ho provato dopo tanti giorni la sensazione piacevole di stare bene con me stesso, senza quel magone lancinante.
In fondo, nessuno mi aveva diagnosticato la depressione e nessuno mi aveva prescritto la Sertralina. Era stato un fai da te conseguente al fatto che mi trovavo un un posto sperduto e con il mio medico curante via per ferie. E la sensazione che provavo era molto brutta e difficile da sopportare, e sembrava proprio depressione.
Se, come mi auguro, non avrò ricadute, forse sarebbe un caso clinicamente interessante: una falsa depressione.
L'ultima dose, di 25 mg, risale a ieri mattina.
Per ora - incrocio le dita - sto molto meglio e non ho avuto nessuno degli effetti ipotetici dell'interruzione del trattamento.
Del resto avevo preso solo 9 dosi da 25 mg.
Sembrerebbe che il mio malessere fosse provocato proprio dal medicinale stesso. Possibile?
A cena ho mangiato con appetito, la pressione arteriosa è scesa. Sono meno preoccupato per il seguito di questa disavventura e probabilmente anche questo mi aiuta.
Spero di non peccare di eccessivo ottimismo. Comunque, oggi pomeriggio ho provato dopo tanti giorni la sensazione piacevole di stare bene con me stesso, senza quel magone lancinante.
In fondo, nessuno mi aveva diagnosticato la depressione e nessuno mi aveva prescritto la Sertralina. Era stato un fai da te conseguente al fatto che mi trovavo un un posto sperduto e con il mio medico curante via per ferie. E la sensazione che provavo era molto brutta e difficile da sopportare, e sembrava proprio depressione.
Se, come mi auguro, non avrò ricadute, forse sarebbe un caso clinicamente interessante: una falsa depressione.
[#9]
Utente
Ieri mattina ho saltato la sertralina e ieri sera stavo benissimo, quasi normale, ma oggi sto di nuovo un po' peggio. Certo è una bella cosa non avere gli effetti collaterali, come salivazione scarsa, ipertensione, diarrea, flautolenza, ma non sono più tanto sicuro di poter fare a meno della sertralina. Se stasera non miglioro ne prendo ancora 25 mg. Forse ho fatto male a interrompere di colpo.
[#15]
Utente
A 10 giorni dall'interruzione della terapia con Sertralina la depressione non è tornata in forma pesante. Ho alti e bassi, ma non ho più avuto quei momenti tipo crisi di astinenza che mi avevano costretto a prendere l'antidepressivo.
Gli effetti collaterali sono scomparsi, tranne la sudorazione eccessiva.
In compenso, a terapia conclusa, è comparso un disturbo che non ho mai avuto fino a pochi giorni fa: la pirosi gastrica notturna (di giorno sto bene). In effetti, mi era stata diagnosticata ernia iatale e reflusso già 30 anni fa, ma in questo periodo non avevo mai avuto pirosi notturna. Solo raucedine.
Può dipendere dall'antidepressivo? O dalla depressione che non è ancora risolta del tutto?
Grazie!
Gli effetti collaterali sono scomparsi, tranne la sudorazione eccessiva.
In compenso, a terapia conclusa, è comparso un disturbo che non ho mai avuto fino a pochi giorni fa: la pirosi gastrica notturna (di giorno sto bene). In effetti, mi era stata diagnosticata ernia iatale e reflusso già 30 anni fa, ma in questo periodo non avevo mai avuto pirosi notturna. Solo raucedine.
Può dipendere dall'antidepressivo? O dalla depressione che non è ancora risolta del tutto?
Grazie!
[#18]
Utente
La pirosi notturna è sparita con Pantoprazolo 20 mg, prima mattina e sera, e negli ultimi 2 giorni solo al mattino. Degli effetti collaterali mi è rimasta solo la sudorazione eccessiva. Però, avere tutti questi effetti per 9 pastiglie da 25 mg penso sia insolito. Sei anni fa non avevo avuto nessun effetto pesante. Devo essere diventato particolarmente sensibile.
A questo punto mi domando se sia stata vera depressione o qualcosa di diverso. Come si distingue la depressione? Io non avevo pensieri strani, a parte le preoccupazioni e le incertezze giustamente legate all'infortunio e ai rischi che avevo corso. Ero assolutamente convinto, a livello razionale, che con buone probabilità la mia vita non era pregiudicata e sarei tornato a fare quello che facevo prima.
Però, specialmente in certi momenti, sentivo una smania, un'angoscia fisica dolorosa che sembrava diventare insopportabile, che mi faceva desiderare di uscire dal mio corpo, e avrei fatto qualunque cosa per farla smettere. Quando sento parlare delle crisi di astinenza dei drogati mi riconosco in quei sintomi.
Sono questi i sintomi della depressione o è qualcos'altro?
A questo punto mi domando se sia stata vera depressione o qualcosa di diverso. Come si distingue la depressione? Io non avevo pensieri strani, a parte le preoccupazioni e le incertezze giustamente legate all'infortunio e ai rischi che avevo corso. Ero assolutamente convinto, a livello razionale, che con buone probabilità la mia vita non era pregiudicata e sarei tornato a fare quello che facevo prima.
Però, specialmente in certi momenti, sentivo una smania, un'angoscia fisica dolorosa che sembrava diventare insopportabile, che mi faceva desiderare di uscire dal mio corpo, e avrei fatto qualunque cosa per farla smettere. Quando sento parlare delle crisi di astinenza dei drogati mi riconosco in quei sintomi.
Sono questi i sintomi della depressione o è qualcos'altro?
[#19]
Gentile Utente,
come più volte ho scritto sopra, è possibile che la Sua non sia stata una depressione vera e propria ma uno stato d'animo particolare che si è manifestato episodicamente ed è stato scatenato dalla paura di aver potuto subire danni irreversibili.
Se il problema dovesse persistere si rivolga ad uno psichiatra.
Cordialmente Le auguro buona domenica
come più volte ho scritto sopra, è possibile che la Sua non sia stata una depressione vera e propria ma uno stato d'animo particolare che si è manifestato episodicamente ed è stato scatenato dalla paura di aver potuto subire danni irreversibili.
Se il problema dovesse persistere si rivolga ad uno psichiatra.
Cordialmente Le auguro buona domenica
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 2.6k visite dal 06/09/2020.
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