Bernoccoli al lato della testa da 5 anni
Salve, ho delle domande da fare per quanto riguarda una forte botta alla testa che ho dato quando avevo quasi 15 anni, 5 anni fa.
La botta è stata molto forte, ma il dolore è diminuito già dopo 10 minuti, cosa che ha tranquillizzato tutti i miei familiari e che ci ha portato a mettere solo del ghiaccio.
Nei giorni successivi sentivo ancora un lieve dolore (lieve ma fastidioso) e dopo un mese mi sono accorta di avere dei bernoccoli che inizialmente sottovalutavo (due grandi e uno molto piccolo) tutti nella zona della botta.
Da lì ho iniziato ad avere piccoli giramenti di testa sporadici (tipo perdita dell’equilibrio) e, solo nei mesi successivi, casi di nausea.
Non sono sicura che la nausea che ho provato qualche volta quell’anno (e forse anche durante quello successivo, non ricordo bene) sia collegata a quell’episodio, ma lo sono sicuramente i giramenti di testa (che ancora oggi riscontro).
Dopo due anni feci una tac e una radiografia per un altro motivo e il dottore che le guardò mi disse che questi bernoccoli (che nella tac si presentavano con una massa liquida che deformava il cranio, lì molto assottigliato) non sono stati causati da nessun trauma ma che sono semplici cisti con cui sono nata, perché una massa del genere non può generarsi da un momento all’altro (e nonostante mia madre insistette per dire che non avevo mai avuto quei bernoccoli prima del trauma, il dottore non cambiò idea) e disse che ci saremmo rivisti dopo due anni per constatare che i bernoccoli non stessero crescendo (mi fidai del dottore e non feci più caso alla cosa).
Dopo due anni, così, feci di nuovo tac e radiografia, ma le feci guardare da un altro neurologo che constatò che erano uguali alle precedenti.
Questo neurologo aggiunse poi che i bernoccoli erano stati causati sicuramente da una frattura e che il mio cranio, nel punto del trauma, fosse molto sottile perché deformato dal liquido che si è venuto a formare tra due membrane dopo il trauma.
Rimasi molto stupita da questo cambio di diagnosi improvviso e inoltre il neurologo fu davvero sgarbato e frettoloso.
Nel caos non ho pensato minimamente a parlare dei sintomi del periodo successivo al trauma o a quelli che ancora ora riscontro, così quando lui mi disse beh, se non ti fanno male e non crescono direi che va tutto bene, tirai un sospiro di sollievo e me ne andai (anche se in realtà, la zona è sensibile - ok, non dolorante, ma penso che lo avrei dovuto dire- a moderata pressione).
Ora però mi chiedo davvero se da una lastra vista frettolosamente si possa appurare che non ci sia stato nessun minimo cambiamento dei bernoccoli (io ho il pensiero costante che stiano crescendo) e se così il mio cranio (in quel punto sottile come un bicchiere di vetro) non possa in qualche modo indebolirsi sempre di più, e se la pressione provocata dal liquido dopo il trauma tanto forte da deformare un osso, possa portare a danni neurologici (perché è strano avere vertigini, no?).
Spero mi possiate dare una risposta, grazie in antic.
La botta è stata molto forte, ma il dolore è diminuito già dopo 10 minuti, cosa che ha tranquillizzato tutti i miei familiari e che ci ha portato a mettere solo del ghiaccio.
Nei giorni successivi sentivo ancora un lieve dolore (lieve ma fastidioso) e dopo un mese mi sono accorta di avere dei bernoccoli che inizialmente sottovalutavo (due grandi e uno molto piccolo) tutti nella zona della botta.
Da lì ho iniziato ad avere piccoli giramenti di testa sporadici (tipo perdita dell’equilibrio) e, solo nei mesi successivi, casi di nausea.
Non sono sicura che la nausea che ho provato qualche volta quell’anno (e forse anche durante quello successivo, non ricordo bene) sia collegata a quell’episodio, ma lo sono sicuramente i giramenti di testa (che ancora oggi riscontro).
Dopo due anni feci una tac e una radiografia per un altro motivo e il dottore che le guardò mi disse che questi bernoccoli (che nella tac si presentavano con una massa liquida che deformava il cranio, lì molto assottigliato) non sono stati causati da nessun trauma ma che sono semplici cisti con cui sono nata, perché una massa del genere non può generarsi da un momento all’altro (e nonostante mia madre insistette per dire che non avevo mai avuto quei bernoccoli prima del trauma, il dottore non cambiò idea) e disse che ci saremmo rivisti dopo due anni per constatare che i bernoccoli non stessero crescendo (mi fidai del dottore e non feci più caso alla cosa).
Dopo due anni, così, feci di nuovo tac e radiografia, ma le feci guardare da un altro neurologo che constatò che erano uguali alle precedenti.
Questo neurologo aggiunse poi che i bernoccoli erano stati causati sicuramente da una frattura e che il mio cranio, nel punto del trauma, fosse molto sottile perché deformato dal liquido che si è venuto a formare tra due membrane dopo il trauma.
Rimasi molto stupita da questo cambio di diagnosi improvviso e inoltre il neurologo fu davvero sgarbato e frettoloso.
Nel caos non ho pensato minimamente a parlare dei sintomi del periodo successivo al trauma o a quelli che ancora ora riscontro, così quando lui mi disse beh, se non ti fanno male e non crescono direi che va tutto bene, tirai un sospiro di sollievo e me ne andai (anche se in realtà, la zona è sensibile - ok, non dolorante, ma penso che lo avrei dovuto dire- a moderata pressione).
Ora però mi chiedo davvero se da una lastra vista frettolosamente si possa appurare che non ci sia stato nessun minimo cambiamento dei bernoccoli (io ho il pensiero costante che stiano crescendo) e se così il mio cranio (in quel punto sottile come un bicchiere di vetro) non possa in qualche modo indebolirsi sempre di più, e se la pressione provocata dal liquido dopo il trauma tanto forte da deformare un osso, possa portare a danni neurologici (perché è strano avere vertigini, no?).
Spero mi possiate dare una risposta, grazie in antic.
[#1]
Gentile Paziente,
darle una risposta esaustiva, per quanto la sua descrizione sia stata ricca di particolari, risulta davvero difficile. Le ipotesi che possono essere formulate, attraverso un consulto online sono due: o si tratta di cisti sebacee oppure di lipomi formatisi nel sottocute oppure, ma questo davvero non si capisce dalla sua descrizione, potrebbe trattarsi di raccolte liquorali. Questa è, a parere mio, una ipotesi molto remota. La cisti liquorale è a contenuto fluido, è molle, facilmente compressibile ed è del tutto indolente, ma è una cosa abbastanza seria che deve essere verificata e definita senza dubbi. Le suggerisco di rivolgersi ad un neurochirurgo, magari meglio eseguendo previamente una risonanza magnetica del cranio.
Mi informi pure dei risultati, perché è un caso inusuale che vorrei seguire.
Cordialmente
darle una risposta esaustiva, per quanto la sua descrizione sia stata ricca di particolari, risulta davvero difficile. Le ipotesi che possono essere formulate, attraverso un consulto online sono due: o si tratta di cisti sebacee oppure di lipomi formatisi nel sottocute oppure, ma questo davvero non si capisce dalla sua descrizione, potrebbe trattarsi di raccolte liquorali. Questa è, a parere mio, una ipotesi molto remota. La cisti liquorale è a contenuto fluido, è molle, facilmente compressibile ed è del tutto indolente, ma è una cosa abbastanza seria che deve essere verificata e definita senza dubbi. Le suggerisco di rivolgersi ad un neurochirurgo, magari meglio eseguendo previamente una risonanza magnetica del cranio.
Mi informi pure dei risultati, perché è un caso inusuale che vorrei seguire.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Grazie dottore! Escluderei la cisti liquoriale perché ciò che si sente al tatto è l’osso,quindi non molle.Aggiungo che entrambi i dott che hanno guardato le mie lastre hanno detto che il liquido(o le cisti)si trova tra due delle tre membrane del cervello(e quindi non sottocutaneo)ed il primo dottore aveva diagnosticato una cisti subaracnoidea .I loro referti sono più precisi, li dovrei riprendere
[#3]
Utente
Inoltre volevo correggermi (avevo finito lo spazio per scrivere) dicendo che non ho fatto tac e radiografia, ma tac e risonanza magnetica per due volte. Ultima cosa: sono sicura che il mio cranio si sia deformato con quel trauma e non a causa di una cisti subaracnoidea con cui sono nata. La rigranzio ancora, spero di aver dato dettagli utili. Seguirò il suo consiglio di fare un’altra visita.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.1k visite dal 30/08/2020.
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