10 anni con l'emicrania
Gentili Dottori cerco di spiegare la mia situazione e ringrazio in anticipo chi riuscirà a dedicarmi qualche minuto.
Ho 31 anni e ormai da 10 soffro di emicrania senza aurea, ho circa 5 attacchi al mese (Si alternano tra lato dx e Sx, qualche volta partono dal collo) durano anche più giorni SOPRATTUTTO prima e dopo il periodo mestruale la cosa mi fece pensare ad un problema ormonale ma la ginecologa mi prescrisse solo del magnesio (non ho trovato molti miglioramenti).
A volte dopo un forte mal di testa ho un piccolo dolorino se premo in un punto specifico della testa più precisamente a dx all'altezza dell'orecchio "come quando c'è un livido" e spero sia solo un punto un pò infiammato dopo l'attacco perché poi passa (Anche se i miei pensieri sono drammatici, spero di aver reso l'idea e che non sia nulla di preoccupante).
Solo 1 attacco al mese posso definirlo "molto forte"con nausea e vomito rispetto al resto che posso definire "medi o forti".
Ho fatto vari esami tra cui una RM del cranio 3 anni fa (non so se è necessario ripeterla), visita cardiologica, esame prolattina, visita oculistica (astigm e miope -1, 50 dx e sx).
Analisi tiroidei (solo gli anticorpi tiroidei sono risultati molto alti) Non soffro di sinusite in quanto non ho sintomi legati.
In passato ho fatto una cura con Stugeron, poi con Inderal ma senza successo, un altro neurologo mi ha prescritto il Topomax (25mg sera per 1 sett poi mattina e sera) ma ho avuto paura di prenderlo per i tanti effetti collaterali che può portare, inoltre il neurologo mi disse che comunque non sarei mai guarita del tutto, forse avrei solo migliorato la situazione durante la cura, e che forse in menopausa "cioè tra 20 anni" avrei risolto, quindi ho pensato "piuttosto che prendere un farmaco così tutti i giorni, ne prendo uno al bisogno" Ma ormai l'ibuprofene non fa sempre effetto e nei casi gravi uso anche Toradol (lo stomaco ormai ne risente tanto che credo di essere diventata anche intollerante ad alcuni alimenti visti i forti dolori quando li mangio es.
pomodori).
Ora sono disperata ed ho il terrore ogni giorno di avere qualcosa e sono stanca di vivere una vita a metà.
Non faccio attività fisica ho paura che gli sforzi possano scatenare gli attacchi.
Mi limito in tanto pur di non averli cercando di condurre una vita tranquilla, basta un minimo stress che compaiono.
La mia alimentazione è nella norma.
(farò anche il DAO test per escludere il fattore istamina).
Sono spaesata e confusa come avrete capito, perché non so se rivolgermi ad un altro neurologo, ad un posturologo, ad un ginecologo o ad un endocrinologo.
O che altri esami fare, ho paura di iniziare un altra cura con un farmaco come il topomax perché non mi hanno mai dato certezze che la via neurologica con i suoi farmaci è davvero l'unico modo per combatterla.
Quindi non so che fare o se devo davvero imparare a conviverci! Aiutatemi a capire!
Vi ringrazio infinitamente e spero riusciate a trovare qualche minuto del vostro prezioso tempo per me.
Ho 31 anni e ormai da 10 soffro di emicrania senza aurea, ho circa 5 attacchi al mese (Si alternano tra lato dx e Sx, qualche volta partono dal collo) durano anche più giorni SOPRATTUTTO prima e dopo il periodo mestruale la cosa mi fece pensare ad un problema ormonale ma la ginecologa mi prescrisse solo del magnesio (non ho trovato molti miglioramenti).
A volte dopo un forte mal di testa ho un piccolo dolorino se premo in un punto specifico della testa più precisamente a dx all'altezza dell'orecchio "come quando c'è un livido" e spero sia solo un punto un pò infiammato dopo l'attacco perché poi passa (Anche se i miei pensieri sono drammatici, spero di aver reso l'idea e che non sia nulla di preoccupante).
Solo 1 attacco al mese posso definirlo "molto forte"con nausea e vomito rispetto al resto che posso definire "medi o forti".
Ho fatto vari esami tra cui una RM del cranio 3 anni fa (non so se è necessario ripeterla), visita cardiologica, esame prolattina, visita oculistica (astigm e miope -1, 50 dx e sx).
Analisi tiroidei (solo gli anticorpi tiroidei sono risultati molto alti) Non soffro di sinusite in quanto non ho sintomi legati.
In passato ho fatto una cura con Stugeron, poi con Inderal ma senza successo, un altro neurologo mi ha prescritto il Topomax (25mg sera per 1 sett poi mattina e sera) ma ho avuto paura di prenderlo per i tanti effetti collaterali che può portare, inoltre il neurologo mi disse che comunque non sarei mai guarita del tutto, forse avrei solo migliorato la situazione durante la cura, e che forse in menopausa "cioè tra 20 anni" avrei risolto, quindi ho pensato "piuttosto che prendere un farmaco così tutti i giorni, ne prendo uno al bisogno" Ma ormai l'ibuprofene non fa sempre effetto e nei casi gravi uso anche Toradol (lo stomaco ormai ne risente tanto che credo di essere diventata anche intollerante ad alcuni alimenti visti i forti dolori quando li mangio es.
pomodori).
Ora sono disperata ed ho il terrore ogni giorno di avere qualcosa e sono stanca di vivere una vita a metà.
Non faccio attività fisica ho paura che gli sforzi possano scatenare gli attacchi.
Mi limito in tanto pur di non averli cercando di condurre una vita tranquilla, basta un minimo stress che compaiono.
La mia alimentazione è nella norma.
(farò anche il DAO test per escludere il fattore istamina).
Sono spaesata e confusa come avrete capito, perché non so se rivolgermi ad un altro neurologo, ad un posturologo, ad un ginecologo o ad un endocrinologo.
O che altri esami fare, ho paura di iniziare un altra cura con un farmaco come il topomax perché non mi hanno mai dato certezze che la via neurologica con i suoi farmaci è davvero l'unico modo per combatterla.
Quindi non so che fare o se devo davvero imparare a conviverci! Aiutatemi a capire!
Vi ringrazio infinitamente e spero riusciate a trovare qualche minuto del vostro prezioso tempo per me.
[#1]
Gentile Signora,
la diagnosi di emicrania mi pare l'abbia fatta un neurologo, per cui diamo per scontato che sia corretta.
Considerata la frequenza degli attacchi, una terapia di prevenzione è quella più indicata.
Queste terapie si fanno a cicli di alcuni mesi con periodi di riposo.
Qualsiasi farmaco può causare effetti collaterali ma questi non si possono prevedere in quanto sono altamente individuali..
La terapia di prevenzione è indicata anche per evitare danni da antidolorifici e soprattutto le cefalee da abuso di questi farmaci.
Il consiglio di rivolgersi ad un neurologo esperto in cefalee è sempre il migliore.
Cordiali saluti
la diagnosi di emicrania mi pare l'abbia fatta un neurologo, per cui diamo per scontato che sia corretta.
Considerata la frequenza degli attacchi, una terapia di prevenzione è quella più indicata.
Queste terapie si fanno a cicli di alcuni mesi con periodi di riposo.
Qualsiasi farmaco può causare effetti collaterali ma questi non si possono prevedere in quanto sono altamente individuali..
La terapia di prevenzione è indicata anche per evitare danni da antidolorifici e soprattutto le cefalee da abuso di questi farmaci.
Il consiglio di rivolgersi ad un neurologo esperto in cefalee è sempre il migliore.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Spett.le Dott. Ferraloro,
Innanzitutto La ringrazio per la risposta.
Sì la diagnosi di emicrania è stata fatta dal neurologo.
Comprendo che gli effetti sono soggettivi ma ho letto pazienti che durante e dopo il Topomax hanno avuto seri problemi di concentrazione o perdita eccessiva di peso o altro che già sà ovviamente...
Quindi nel caso in cui trovassi (nella disperazione) il "coraggio" di provare la cura e se si dovessero presentare effetti collaterali posso sospenderla subito o può essere pericoloso anche staccarla?
Perdoni la mia ignoranza ma pensi che ho addirittura paura che possano compromettere la concentrazione o altro in maniera irreversibile... È una cosa possibile? O è solo una mia paranoia?
Inoltre davvero non esistono farmaci più "leggeri" o con effetti meno seri che possono comunque aiutare?
Grazie ancora in anticipo per la sua disponibilità.
Innanzitutto La ringrazio per la risposta.
Sì la diagnosi di emicrania è stata fatta dal neurologo.
Comprendo che gli effetti sono soggettivi ma ho letto pazienti che durante e dopo il Topomax hanno avuto seri problemi di concentrazione o perdita eccessiva di peso o altro che già sà ovviamente...
Quindi nel caso in cui trovassi (nella disperazione) il "coraggio" di provare la cura e se si dovessero presentare effetti collaterali posso sospenderla subito o può essere pericoloso anche staccarla?
Perdoni la mia ignoranza ma pensi che ho addirittura paura che possano compromettere la concentrazione o altro in maniera irreversibile... È una cosa possibile? O è solo una mia paranoia?
Inoltre davvero non esistono farmaci più "leggeri" o con effetti meno seri che possono comunque aiutare?
Grazie ancora in anticipo per la sua disponibilità.
[#3]
Gentile Signora,
una terapia di prevenzione dell'emicrania non è pericoloso sospenderla, sospensione che con gli antiepilettici però va fatta gradualmente.
Eventuali effetti collaterali sono reversibili alla sospensione del farmaco.
Esistono anche, oltre il topamax, altri farmaci ma non possono essere consigliati da questa postazione.
Le rinnovo il consiglio a rivolgersi ad un collega esperto in cefalee.
Cordialmente
una terapia di prevenzione dell'emicrania non è pericoloso sospenderla, sospensione che con gli antiepilettici però va fatta gradualmente.
Eventuali effetti collaterali sono reversibili alla sospensione del farmaco.
Esistono anche, oltre il topamax, altri farmaci ma non possono essere consigliati da questa postazione.
Le rinnovo il consiglio a rivolgersi ad un collega esperto in cefalee.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 26/08/2020.
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Approfondimento su Emicrania
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