Aura visiva persistente da quattro mesi?

Buongiorno, ringrazio anticipatamente i medici che avranno la bontà di leggere la mia storia.

Sono una ragazza di 21 anni che ha sempre (e fortunatamente) goduto di un’ottima salute.
Il primo maggio di quest’anno ho avuto il mio primo - e per ora unico - episodio di emicrania con aura visiva con dolore molto intenso al capo, distorsione delle immagini e vomito.
I sintomi si sono esauriti nel giro di poche ore e documentandomi nei giorni successivi mi sono tranquillizzata circa l’accaduto, capendone la scarsa gravità.
Purtroppo a distanza di una settimana ho cominciato ad avvertire delle vertigini soggettive molto intense che non mi hanno dato tregua per circa un mese.
L’associazione con l’evento di emicrania sopra citato è stata fatta dopo aver escluso patologie dell’orecchio e dopo aver effettuato una RM tronco-encefalo, risultata negativa.

In concomitanza con il sintomo vertiginoso ho cominciato a notare la comparsa di acufeni (che ad oggi ho ancora), oltre ad una forte fotofobia che si è intensificata nelle settimane successive, insieme alla comparsa di lampi luminosi e mosche volanti.
Ad oggi, a distanza di quasi quattro mesi permangono gli acufeni, vertigini (anche se attenuate), ma specialmente disturbi visivi che si fanno più evidenti quando guardo oggetti a righe o a quadretti che vedo sfarfallare (anche banalmente una ringhiera o un pavimento mi danno questa sensazione).
La specialista alla quale mi sono rivolta mi ha prescritto un elettroencefalogramma che è risultato negativo, mi ha quindi parlato di aura visiva persistente senza però propormi una terapia.
La mia domanda è: ma è possibile l’aura visiva duri da quattro mesi senza aver avuto altri attacchi di cefalea?
Esistono terapie in merito?

Sono ben consapevole che ci siano patologie peggiori, ma questi sintomi mi stanno privando della qualità della vita, impedendomi alcune normali attività quotidiane.
Ringrazio per l’attenzione.
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Buonasera.
Aure emicraniche persistenti molto a lungo, come sembra essere il suo caso, sono molto rare ma documentate. In ambiente anglo-americano vengono definite con l'acronimo PAWOI (Persistent Aura Withouth Infarction).
Non è stata ancora definita una terapia specifica, ma sembra che gli anticonvulsivanti possano essere efficaci.
Naturalmente deve consultare uno specialista.
Auguri.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta.
Mi sono rivolta pochi giorni fa ad uno specialista che mi ha prescritto Lamictal 25 mg una volta al giorno (penso che rientri fra gli anticonvulsivanti da lei precedentemente citati). Oggi è il terzo giorno di terapia e non noto alcun cambiamento nei sintomi e purtroppo non ho chiesto al neurologo in quanto tempo avrei dovuto avvertire miglioramenti; per la sua esperienza è ancora troppo presto per giudicarne l’efficacia?
Mi rendo conto che probabilmente lo sarà, ma dopo diverse diagnosi non corrette e terapie inefficaci in questi mesi, sono un po’ spaventata dal fatto che questo problema possa persistere.
[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
La lamotrigina (Lamictal) è uno dei farmaci da provare in casi come il suo. La dose efficace è di regola alquanto superiore ai 25 mg, quindi deve avere pazienza. Probabilmente il suo specialista le ha indicato come deve procedere per l'incremento graduale della dose (si aumenta di 1/2 o 1 cp ogni settimana).
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio molto per il suo consulto.
Lo specialista mi ha consigliato di iniziare con i 25 mg per prestare attenzione ad eventuali effetti collaterali (in particolare ad un possibile rash cutaneo) per almeno 10 gg e che solo in seguito avrebbe valutato l’aumento di dose a 50 mg nel caso non dovessi avere alcun miglioramento.

Se posso chiedere, è quindi improbabile che io possa avvertire nelle prossime settimane un miglioramento con soli 25 mg?
I futuri 50 mg potrebbero essere invece sufficienti?
Sempre considerato che capisco sia doveroso aumentare gradualmente partendo da questa dose minima.

Spero davvero di constatare qualche cambiamento fra qualche tempo perché purtroppo, come già detto in precedenza, questi disturbi stanno in parte condizionando la mia vita quotidiana e vorrei tornare ai miei studi e a vivere serenamente.
La ringrazio ancora.
Acufeni

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