Ipertensione endocranica
Buon Pomeriggio.
Mi è stata diagnosticata tramite Risonanza magnetica un'ipertensione endocranica.
Ecco, volevo chiedervi se questa patologia può essere curata, perché mi hanno detto che questa patologia non può essere curata, e che l'unica cosa che possono fare i medici è alleviare i sintomi.
Voi confermate quello che mi hanno detto?
Mi è stata diagnosticata tramite Risonanza magnetica un'ipertensione endocranica.
Ecco, volevo chiedervi se questa patologia può essere curata, perché mi hanno detto che questa patologia non può essere curata, e che l'unica cosa che possono fare i medici è alleviare i sintomi.
Voi confermate quello che mi hanno detto?
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Egregio Utente,
La diagnosi che lei riferisce è estremamente imprecisa. L’ipertensione endocranica è la conseguenza di una lesione espansiva oppure di un ostacolo alla circolazione del liquor cefalo-rachidiano che circola nel sistema ventricolare. Ma nell’un caso o nell’altro la Risonanza identifica la causa dell’ipertensione, per cui si parla di processo espansivo oppure di idrocefalo, che implica come effetto diretto un aumento della tensione intra-cranica. Esiste poi una condizione in cui non viene identificata alcuna causa, ossia la RM non rileva nulla, ma il paziente presenta i segni clinici dell’ipertensione endocranica (cefalea, vomito, edema papillare). In tal caso di parla di ipertensione endocranica idiopatica detta anche pseudotumor cerebri, cioè il paziente presenta i segni clinici di una lesione espansiva pur non avendola. Ritengo che del pari sia inappropriata la considerazione che lei riferisce di aver ricevuto di essere una condizione non curabile. Sia che consegua ad una lesione espansiva o ad un disturbo del circolo liquorale oppure se si tratti di ipertensione endocranica idiopatica esiste sempre la possibilità di curarla.
La diagnosi che lei riferisce è estremamente imprecisa. L’ipertensione endocranica è la conseguenza di una lesione espansiva oppure di un ostacolo alla circolazione del liquor cefalo-rachidiano che circola nel sistema ventricolare. Ma nell’un caso o nell’altro la Risonanza identifica la causa dell’ipertensione, per cui si parla di processo espansivo oppure di idrocefalo, che implica come effetto diretto un aumento della tensione intra-cranica. Esiste poi una condizione in cui non viene identificata alcuna causa, ossia la RM non rileva nulla, ma il paziente presenta i segni clinici dell’ipertensione endocranica (cefalea, vomito, edema papillare). In tal caso di parla di ipertensione endocranica idiopatica detta anche pseudotumor cerebri, cioè il paziente presenta i segni clinici di una lesione espansiva pur non avendola. Ritengo che del pari sia inappropriata la considerazione che lei riferisce di aver ricevuto di essere una condizione non curabile. Sia che consegua ad una lesione espansiva o ad un disturbo del circolo liquorale oppure se si tratti di ipertensione endocranica idiopatica esiste sempre la possibilità di curarla.
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#4]
Utente
Certamente. Ho fatto la risonanza magnetica perché accusavo (e accuso anche ora) dei lievissimi mal di testa che apparivano più volte nell'arco della giornata (attacchi di breve durata, sempre nello stesso punto della testa). Poi ho inziato ad avere anche dei movimenti involontari che avvenivano solo quando io mi ritrovavo a riposo (ad esempio capitava che, quando stavo seduto o disteso a rilassarmi, il dito della mia mano si muovesse in avanti per poi tornare immediatamente nella posizione in cui stava prima). E per ultimo ho avuto per qualche giorno una leggera nausea (non mi ha mai provocato vomito). Ho da poco avuto un lutto in famiglia, una mia parente è venuta a mancare per via di un tumore al cervello, quindi alcuni di questi sintomi potrebbero essere provocati dall'ansia (credo)
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10.3k visite dal 23/06/2020.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.