Temporanea difficoltà di lettura
Salve, scrivo per avere un consiglio su uno strano fenomeno che mi è capitato oggi.
Sono stata al mare per due o tre ore, faceva caldo e c'era vento e ho fatto meno bagni di quanti avrei voluto per via del mare agitato.
Com'è mia abitudine ho letto quasi per tutto il tempo, eccetto quando ero in acqua ovviamente.
Preciso che ho tenuto quasi sempre gli occhiali scuri.
A un certo punto ho cominciato ad avere un po' di mal di testa e a leggere un po' male le parole come se dovessi spostare lo sguardo per vederle interamente.
Dopo un po' infatti ho smesso di leggere perché facevo fatica a vedere le parole, come se la vista fosse un po' abbagliata.
Siccome il vento e il mal di testa aumentavano ho deciso di andarmene.
Mentre aspettavo l'autobus ho tirato di nuovo fuori il libro ma mi sono accorta che non riuscivo più a capire le parole.
Cioè le vedevo ma non riuscivo a leggerle come se non sapessi leggere.
Quando sono salita sull'autobus ho cercato di leggere le scritte presenti all'interno, che vedevo benissimo, senza più avere quella sensazione di abbagliamento, ma che non riuscivo a leggere.
Ci ho messo un po' per esempio per interpretare la scritta "uscita d'emergenza" (preceduta da qualche altra parola che non ricordo).
A un certo punto mi sono accorta per esempio che leggevo "c" al posto di "p".
La cosa mi ha dapprima stupita, perché in fondo non mi sembrava di sentirmi male, a parte un po' di mal di testa, poi mi ha spaventata.
Ho cominciato avere un vago senso di nausea.
In totale questa incapacità di capire le parole scritte sarà durata 5 minuti credo, o forse poco più.
Poco prima di scendere dall'autobus ho riprovato e stavolta riuscivo a leggere le parole quasi normalmente.
Una volta scesa, ho tirato fuori il libro e leggevo anche quello.
Il mal di testa era aumentato, non so se per lo spavento.
Adesso è passata qualche ora e non ho più mal di testa (ho preso un antidolorifico).
Leggo e scrivo normalmente.
Potrebbe essere una cosa dovuta soltanto al sole al vento e al mal di testa conseguente?
O c'è il rischio che sia qualcosa di più serio?
Ritenete che sarebbe meglio fare una visita neurologica o invece, se il problema non si ripresenta, non è necessario?
E nel caso lo riteniate necessario, è meglio farla d'urgenza o posso aspettare con calma di essere tornata in città?
Grazie
Sono stata al mare per due o tre ore, faceva caldo e c'era vento e ho fatto meno bagni di quanti avrei voluto per via del mare agitato.
Com'è mia abitudine ho letto quasi per tutto il tempo, eccetto quando ero in acqua ovviamente.
Preciso che ho tenuto quasi sempre gli occhiali scuri.
A un certo punto ho cominciato ad avere un po' di mal di testa e a leggere un po' male le parole come se dovessi spostare lo sguardo per vederle interamente.
Dopo un po' infatti ho smesso di leggere perché facevo fatica a vedere le parole, come se la vista fosse un po' abbagliata.
Siccome il vento e il mal di testa aumentavano ho deciso di andarmene.
Mentre aspettavo l'autobus ho tirato di nuovo fuori il libro ma mi sono accorta che non riuscivo più a capire le parole.
Cioè le vedevo ma non riuscivo a leggerle come se non sapessi leggere.
Quando sono salita sull'autobus ho cercato di leggere le scritte presenti all'interno, che vedevo benissimo, senza più avere quella sensazione di abbagliamento, ma che non riuscivo a leggere.
Ci ho messo un po' per esempio per interpretare la scritta "uscita d'emergenza" (preceduta da qualche altra parola che non ricordo).
A un certo punto mi sono accorta per esempio che leggevo "c" al posto di "p".
La cosa mi ha dapprima stupita, perché in fondo non mi sembrava di sentirmi male, a parte un po' di mal di testa, poi mi ha spaventata.
Ho cominciato avere un vago senso di nausea.
In totale questa incapacità di capire le parole scritte sarà durata 5 minuti credo, o forse poco più.
Poco prima di scendere dall'autobus ho riprovato e stavolta riuscivo a leggere le parole quasi normalmente.
Una volta scesa, ho tirato fuori il libro e leggevo anche quello.
Il mal di testa era aumentato, non so se per lo spavento.
Adesso è passata qualche ora e non ho più mal di testa (ho preso un antidolorifico).
Leggo e scrivo normalmente.
Potrebbe essere una cosa dovuta soltanto al sole al vento e al mal di testa conseguente?
O c'è il rischio che sia qualcosa di più serio?
Ritenete che sarebbe meglio fare una visita neurologica o invece, se il problema non si ripresenta, non è necessario?
E nel caso lo riteniate necessario, è meglio farla d'urgenza o posso aspettare con calma di essere tornata in città?
Grazie
[#1]
Gentile Signora,
l'episodio descritto sembrerebbe un attacco di emicrania con aura visiva, ovviamente con tutti i famosi limiti del consulto a distanza.
Da quanto capisco, è la prima volta che si verifica.
Il sole e il vento? Lo ritengo poco probabile, a meno che non siano stati dei fattori scatenanti su un terreno predisposto.
Una visita neurologica andrebbe fatta in quanto come regola generale una cefalea che insorge per la prima volta o con caratteristiche diverse dal solito va indagata per avere una corretta diagnosi. Nel Suo caso si è associato anche il disturbo visivo. Urgenza non c'è considerato che l'episodio è regredito completamente, se dovesse ripetersi però è razionale anticipare i tempi della visita.
Cordiali saluti
l'episodio descritto sembrerebbe un attacco di emicrania con aura visiva, ovviamente con tutti i famosi limiti del consulto a distanza.
Da quanto capisco, è la prima volta che si verifica.
Il sole e il vento? Lo ritengo poco probabile, a meno che non siano stati dei fattori scatenanti su un terreno predisposto.
Una visita neurologica andrebbe fatta in quanto come regola generale una cefalea che insorge per la prima volta o con caratteristiche diverse dal solito va indagata per avere una corretta diagnosi. Nel Suo caso si è associato anche il disturbo visivo. Urgenza non c'è considerato che l'episodio è regredito completamente, se dovesse ripetersi però è razionale anticipare i tempi della visita.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile dott. Ferraloro,
la ringrazio moltissimo per la risposta tempestiva. Quanto alla sua domanda, ho sofferto talvolta di forti emicranie (senza aura), anzi più forti di quella di ieri. Quello che non mi era mai capitato, e che mi ha spaventata era non tanto il disturbo propriamente visivo (iniziale), quanto quello subentrato dopo, quando vedevo benissimo le parole, le lettere, ma non riuscivo più a leggerle, a farle corrispondere a dei suoni e a un significato, come se non sapessi leggere. Con un enorme sforzo ho letto una scritta sull'autobus sillaba per sillaba, o peggio. A un certo punto riuscivo finalmente a intuire la parola. Non so spegarlo, ma è stata una sensazione orribile. Anche questo può dipendere dall'emicrania?
Grazie ancora e buona giornata
la ringrazio moltissimo per la risposta tempestiva. Quanto alla sua domanda, ho sofferto talvolta di forti emicranie (senza aura), anzi più forti di quella di ieri. Quello che non mi era mai capitato, e che mi ha spaventata era non tanto il disturbo propriamente visivo (iniziale), quanto quello subentrato dopo, quando vedevo benissimo le parole, le lettere, ma non riuscivo più a leggerle, a farle corrispondere a dei suoni e a un significato, come se non sapessi leggere. Con un enorme sforzo ho letto una scritta sull'autobus sillaba per sillaba, o peggio. A un certo punto riuscivo finalmente a intuire la parola. Non so spegarlo, ma è stata una sensazione orribile. Anche questo può dipendere dall'emicrania?
Grazie ancora e buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 20/06/2020.
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