Aura più intensa durante sport ?

Salve dottori
Pongo questa domanda solo a titolo informativo.

Volevo chiedere se L’ aura emicranica (Parlo di Quella visiva) aumenta come intensità in modo direttamente proporzionale all’ innalzamento della pressione arteriosa Dovuta ad esercizio fisico.

Facendo un esempio: se ipoteticamente mi venisse un episodio di aura emicranica, Durante una sessione di allenamento (corsa, nuoto o pesistica) i sintomi sarebbero esacerbati dalla pressione sanguigna dovuta allo sforzo fisico?
Sto parlando solo della parte dell’AURA e non del dolere successivo.

Buona serata e buon lavoro
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

l'aura visiva è indipendente dalla pressione arteriosa per cui non aumenta la sua entità nel caso dovesse insorgere durante un rialzo pressorio dovuto ad attività fisica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Grazie mille per la sua grande disponibilità, rapidità e professionalità.
Mi era venuto un dubbio che vi potesse essere una qualche correlazione fra intensità dell’aura emicranica e pratica sportiva...
Dio la benedica
Volevo inoltre chiederle se durante lo sforzo fisico si ha una situazione di vasocostrizione a livello cerebrale che potrebbe esacerbare i sintomi dell’ aura emicranica.
Buonasera e buon lavoro
[#3]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
In poche parole volevo chiederle se in qualche modo l’attività sportiva da me praticata ( nuoto corsa e pesistica ) può esacerbare I sintomi di una aura emicranica se, dio non voglia, essa facesse incursione durante una seduta di allenamento.
[#4]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

no, l'aura visiva emicranica non è correlata con l’entità dell’attività sportiva, esiste però una cefalea associata ad attività fisica che colpisce un numero molto ristretto di soggetti ma non c’entra con l'aura.

Cordialmente
[#5]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
La ringrazio per la sua disponibilità e professionalità
Distinti saluti.
Grazie
[#6]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Di nulla.

Buon fine settimana
[#7]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Buongiorno
Una ultima cosa: siccome in estate sono solito recarmi in montagna ( massimo intorno 3000 m) ma di solito intorno 1000/2000 m di altitudine, la ridotta quantità di ossigeno presente a tali altitudini potrebbe incidere sulla sintomatologia dell’ Aura?
La ringrazio di nuovo
Le auguro buon fine settimana
Cordiali saluti
[#8]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
L'altitudine non influenza l'aura. Un possibile fattore scatenante potrebbe essere lo stress psicofisico ma sull'emicrania con aura, non sull’entità dell’aura.

Cordialità
[#9]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Grazie per la risposta
Ultima cosa poi smetto di occupare il suo prezioso tempo.
Ne i pochi attacchi che ho avuto (3) l’aura iniziava sempre con il tipo visivo e successivamente ( solo una volta ) ho avuto una specie di formicolio alle punte delle falangi della mano.
Ciò che voglio chiedere è se ad un paziente che ha avuto aure sempre con esordio visivo ( mai avuto afasia ), tale esordio Di aura possa aver inizio con sintomi tipo formicolii o afasia
La ringrazio di nuovo per il tempo che ha impiegato per me.
Le auguro un buon fine settimana
Grazie
[#10]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
"Ciò che voglio chiedere è se ad un paziente che ha avuto aure sempre con esordio visivo ( mai avuto afasia ), tale esordio Di aura possa aver inizio con sintomi tipo formicolii o afasia" è possibile ma non è molto frequente.

Cordiali saluti
[#11]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Grazie
Vedendo i consulti da lei rilasciati ad altri pazienti ho notato che più volte ha affermato che fra un attacco e l’altro di emicrania con aura possono passare anche decenni:
Quindi Mi è parso di capire che una persona che ha avuto qualche attacco non per forza potrebbe avere ulteriori attacchi nel corso Della propria vita ?
Cordiali saluti
La ringrazio ancora e non mi dilungo più in domande.
[#12]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Certamente, il decorso è estremamente variabile ed imprevedibile. A periodi in cui possono insorgere attacchi frequenti possono seguire lunghi periodi liberi, di anni o addirittura di decenni.

Cordialmente
[#13]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Grazie ancora
Cordiali saluti
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