Dolori notturni alle caviglie con fitte fino alle ginocchia e estrema sudorazione
Gentili,
da un anno e più soffro di dolori notturni alle caviglie che sono diventati più frequenti.
colpiscono gia' alla sera con formicolio e hanno apice di notte con dolore lieve ma presente.
partono dalla caviglia ma si irraggiano verso i muscoli della zona tibiale.
ieri notte le fitte hanno preso anche le ginocchia.
la zona interessata diventa anche molto calda, estremamente calda tale da portarmi sudorazioni intense notturne.
un episodio di alta temperatura però mi è capitato qualche giorno fa anche di giorno, scottavo tipo febbre però poi passato dopo un'oretta.
in teoria ho un quadro ormonale sempre sotto controllo poichè soffro di iperplasia del surrene, per cui escludo che riguardi la tiroide, le ultime analisi complete le ho fatte a gennaio ed erano perfette.
può essere un effetto collaterale della terapia (decadron)?
prendo integratori vitaminici, non penso possa essere carenza di vitamina B.
a chi rivolgersi?
potrebbe essere solo un forte problema circolatorio a 32 anni?
da un anno e più soffro di dolori notturni alle caviglie che sono diventati più frequenti.
colpiscono gia' alla sera con formicolio e hanno apice di notte con dolore lieve ma presente.
partono dalla caviglia ma si irraggiano verso i muscoli della zona tibiale.
ieri notte le fitte hanno preso anche le ginocchia.
la zona interessata diventa anche molto calda, estremamente calda tale da portarmi sudorazioni intense notturne.
un episodio di alta temperatura però mi è capitato qualche giorno fa anche di giorno, scottavo tipo febbre però poi passato dopo un'oretta.
in teoria ho un quadro ormonale sempre sotto controllo poichè soffro di iperplasia del surrene, per cui escludo che riguardi la tiroide, le ultime analisi complete le ho fatte a gennaio ed erano perfette.
può essere un effetto collaterale della terapia (decadron)?
prendo integratori vitaminici, non penso possa essere carenza di vitamina B.
a chi rivolgersi?
potrebbe essere solo un forte problema circolatorio a 32 anni?
[#1]
La sintomatologia riferita è tale da non poter prescindere da un accurato esame obiettivo neurologico e vascolare, essendo evocativa di un ventaglio eziologico che include tutte le cause (in genere tossiche o dismetaboliche) che comportano una sofferenza distale delle vie lunghe.
Sul versante vascolare, l'implicito scetticismo nella richiesta, riguardante l'età, non è giustificato. Anche in età giovanile sintomatologie disestesiche possono accompagnare una vasculopatia iniziale.
Infine l'accenno a patologie concomitanti già diagnosticate e relative terapie in atto, nonché la manifesta propensione della paziente all'autodiagnosi, inducono a non sottovalutare una componente affettiva.
Sul versante vascolare, l'implicito scetticismo nella richiesta, riguardante l'età, non è giustificato. Anche in età giovanile sintomatologie disestesiche possono accompagnare una vasculopatia iniziale.
Infine l'accenno a patologie concomitanti già diagnosticate e relative terapie in atto, nonché la manifesta propensione della paziente all'autodiagnosi, inducono a non sottovalutare una componente affettiva.
Dr. Giovanni Roncallo
[#2]
Utente
Gentile,
Grazie della risposta.
Nessun scetticismo nella mia domanda, ho semplicemente chiesto se potesse essere che fosse un disturbo vascolare.
Ne tantomeno alcun desiderio di autodiagnosi, concludo chiedendo infatti a quale specialista rivolgersi.
Ma non posso fare finta di non essere del settore, e scrivere come se non sapessi nulla a riguardo. Se questo le fa leggere la mia voglia di autodiagnosi, beh è errata.
vivo all’estero e qui funziona leggermente differentemente, il medico personale non reindirizza verso specialisti se non è il paziente ad insistere. Per cui chiedo ancora, a che specialista dovrei farmi reindirizzare? Sono stata dal medico da poco e mi ha fatto le analisi per tutte le carenze, aggiungendo che se sono nella norma, devo solo conviverci con il dolore. Il freddo ho notato che migliora la sensazione.
Grazie della risposta.
Nessun scetticismo nella mia domanda, ho semplicemente chiesto se potesse essere che fosse un disturbo vascolare.
Ne tantomeno alcun desiderio di autodiagnosi, concludo chiedendo infatti a quale specialista rivolgersi.
Ma non posso fare finta di non essere del settore, e scrivere come se non sapessi nulla a riguardo. Se questo le fa leggere la mia voglia di autodiagnosi, beh è errata.
vivo all’estero e qui funziona leggermente differentemente, il medico personale non reindirizza verso specialisti se non è il paziente ad insistere. Per cui chiedo ancora, a che specialista dovrei farmi reindirizzare? Sono stata dal medico da poco e mi ha fatto le analisi per tutte le carenze, aggiungendo che se sono nella norma, devo solo conviverci con il dolore. Il freddo ho notato che migliora la sensazione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 03/05/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.