Opinioni sul disturbo emicranico
Buonasera, ho aperto questo profilo per chiedere in un separato consulto una delucidazione sull'ansia da Coronavirus e poiché ho visto che siete tutti professionisti gentili nel rispondere ho deciso di chiedere consiglio anche riguardo altri aspetti della mia salute che vorrei risolvere.
Da circa tre anni ho iniziato a soffrire di mal di testa sporadici molto forti, spesso notturni, che mi facevano svegliare in preda al forte dolore e nel giro di qualche ora si attenuavano.
Essendo sporadici ho lasciato passare del tempo prima di parlarne con il medico.
Circa un anno fa invece, mentre ero a lavoro, ho avvertito un violento mal di testa improvviso con disturbi visivi (vedevo tutto luminosissimo), senso di confusione, debolezza a braccia e gambe, dolore al collo (come se il collo mi tirasse la testa all'indietro), nausea e vertigini.
Spaventata sono uscita da lavoro (sono operaia) e sono tornata a casa, dove il mal di testa è continuato fino alla sera.
Dormendo si è attenuato ed il giorno dopo ero molto intontita.
Nel giro di 5 mesi ho avuto 3 attacchi simili e il mio dottore ha deciso di mandarmi al centro cefalee, dove sono stata ricevuta circa 7 mesi dopo la prenotazione, continuando ad avere un attacco circa ogni mese e mezzo.
Qui un dottore giovanissimo (purtroppo la dottoressa di ruolo quel giorno non era presente ma c'era il sostituto) mi ha tenuta un'ora in studio facendomi descrivere i sintomi e sottoponendomi a diverse prove di equilibrio, coordinazione e forza.
Alla fine della visita mi ha diagnosticato un'emicrania primaria, non mi ha prescritto ulteriori esami e mi ha consigliato di assumere durante l'attacco una supposta di antidolorifico (dimenticavo di dire che non ho mai assunto farmaci neppure durante gli attacchi più violenti perché il forte senso di nausea mi impediva proprio di introdurre in bocca qualsiasi cosa) e per gli attacchi notturni mi ha detto di farmi prescrivere dal medico di base dei triptani, da assumere appunto al bisogno.
Volevo chiedervi, col limite del consulto a distanza, posso quindi star tranquilla sulla diagnosi fatta?
Ho notato che i mal di testa non sono collegati al ciclo, non ho familiarità, giusto soffro di pressione minima al limite (sui 90), ho una leggera lordosi cervicale, non fumo, non bevo, non prendo la pillola e mi tengo in forma.
Soffro lo stress ma non ho avuto attacchi in un momento particolarmente stressante.
Mi spaventa molto la violenza con cui l'attacco arriva, ed il fatto che sia improvviso (di punto in bianco sto male), la debolezza la avverto egualmente ai lati destro e sinistro ed ho forti vertigini.
Purtroppo non sempre ho beneficio dallo stare a letto al buio, anzi, a volte il dolore tende a farmi stendere e a volte invece mi rende irrequieta e devo muovermi.
Che ne pensate della terapia datami, ovvero supposte durante l'attacco diurno e triptani per gli attacchi notturni?
Grazie per l'attenzione e scusate il papiro.
Buona serata e buon 25 Aprile.
Da circa tre anni ho iniziato a soffrire di mal di testa sporadici molto forti, spesso notturni, che mi facevano svegliare in preda al forte dolore e nel giro di qualche ora si attenuavano.
Essendo sporadici ho lasciato passare del tempo prima di parlarne con il medico.
Circa un anno fa invece, mentre ero a lavoro, ho avvertito un violento mal di testa improvviso con disturbi visivi (vedevo tutto luminosissimo), senso di confusione, debolezza a braccia e gambe, dolore al collo (come se il collo mi tirasse la testa all'indietro), nausea e vertigini.
Spaventata sono uscita da lavoro (sono operaia) e sono tornata a casa, dove il mal di testa è continuato fino alla sera.
Dormendo si è attenuato ed il giorno dopo ero molto intontita.
Nel giro di 5 mesi ho avuto 3 attacchi simili e il mio dottore ha deciso di mandarmi al centro cefalee, dove sono stata ricevuta circa 7 mesi dopo la prenotazione, continuando ad avere un attacco circa ogni mese e mezzo.
Qui un dottore giovanissimo (purtroppo la dottoressa di ruolo quel giorno non era presente ma c'era il sostituto) mi ha tenuta un'ora in studio facendomi descrivere i sintomi e sottoponendomi a diverse prove di equilibrio, coordinazione e forza.
Alla fine della visita mi ha diagnosticato un'emicrania primaria, non mi ha prescritto ulteriori esami e mi ha consigliato di assumere durante l'attacco una supposta di antidolorifico (dimenticavo di dire che non ho mai assunto farmaci neppure durante gli attacchi più violenti perché il forte senso di nausea mi impediva proprio di introdurre in bocca qualsiasi cosa) e per gli attacchi notturni mi ha detto di farmi prescrivere dal medico di base dei triptani, da assumere appunto al bisogno.
Volevo chiedervi, col limite del consulto a distanza, posso quindi star tranquilla sulla diagnosi fatta?
Ho notato che i mal di testa non sono collegati al ciclo, non ho familiarità, giusto soffro di pressione minima al limite (sui 90), ho una leggera lordosi cervicale, non fumo, non bevo, non prendo la pillola e mi tengo in forma.
Soffro lo stress ma non ho avuto attacchi in un momento particolarmente stressante.
Mi spaventa molto la violenza con cui l'attacco arriva, ed il fatto che sia improvviso (di punto in bianco sto male), la debolezza la avverto egualmente ai lati destro e sinistro ed ho forti vertigini.
Purtroppo non sempre ho beneficio dallo stare a letto al buio, anzi, a volte il dolore tende a farmi stendere e a volte invece mi rende irrequieta e devo muovermi.
Che ne pensate della terapia datami, ovvero supposte durante l'attacco diurno e triptani per gli attacchi notturni?
Grazie per l'attenzione e scusate il papiro.
Buona serata e buon 25 Aprile.
[#2]
Utente
Gentile Dottor Ferraloro, grazie mille per l'attenzione. Il disturbo visivo si presenta solo durante gli attacchi più intensi e durante la fase dolorosa, né prima né dopo. Il disturbo visivo non dura tanto quanto la cefalea, inizia appena il mal di testa si presenta e nel giro di un'oretta si esaurisce, anche quando il mal di testa continua. La cefalea finora è sempre passata da sola, non ho ancora mai assunto farmaci. A volte è durata poco, a volte si è protratta con senso di stordimento un paio di giorni. La terapia prescrittami le sembra valida, sembra anche a lei una forma di emicrania primaria? Grazie ancora.
[#3]
Gentile Utente,
potrebbe anche essere un’emicrania con aura, aura visiva che si manifesta non prima del mal di testa ma contemporaneamente.
Quando invece il problema visivo è assente potrebbe essere un’emicrania senz'aura.
Entrambe le forme fanno parte delle cefalee primarie.
Non vedo però la differenza terapeutica tra attacchi diurni e attacchi notturni, nel senso che sono stati prescritti due tipologie di farmaci, questo lo trovo curioso. Altrettanto poco comune è demandare la prescrizione del triptano al medico curante.
Lei però faccia come detto dal neurologo.
Cordialmente
potrebbe anche essere un’emicrania con aura, aura visiva che si manifesta non prima del mal di testa ma contemporaneamente.
Quando invece il problema visivo è assente potrebbe essere un’emicrania senz'aura.
Entrambe le forme fanno parte delle cefalee primarie.
Non vedo però la differenza terapeutica tra attacchi diurni e attacchi notturni, nel senso che sono stati prescritti due tipologie di farmaci, questo lo trovo curioso. Altrettanto poco comune è demandare la prescrizione del triptano al medico curante.
Lei però faccia come detto dal neurologo.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 25/04/2020.
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