Parestesia gamba destra, indice destro e mignolo sinistro
Buonasera, scusate il disturbo ma vorrei il parere di uno specialista prima di prenotare visite o esami "superflui" visto l'attuale disagio nazionale.
Nove mesi fa ho iniziato ad avere mal di schiena e più precisamente dolori lombari "centrali", che all'epoca ho ricondotto alla postura errata durante lo studio.
Dopo tre mesi la situazione è peggiorata: il fastidio e la zona interessata si sono estesi a tutta la fascia della schiena (altezza L4-L5) e ho iniziato ad avere parestesie alla gamba destra, con forti dolori del nervo crurale, di diverso calibro (a volte interessavano solo il piede, altre volte la coscia, altre il polpaccio e a volte l'intera gamba) e della durata massima di 5 ore.
Dopo pochi giorni ho iniziato ad avere fastidi anche alla gamba sinistra (di lieve entità), cosa che mi ha spaventata.
Ho eseguito una RM lombosacrale che ha evidenziato una piccolissima protusione discale L4-L5 sn (definita irrilevante).
Successivamente sono stata da un neurologo che ha ricondotto il tutto ad un irrigidimento della muscolatura lombare e che mi ha indirizzata da una fisiatra, la quale mi ha prescritto 5 sedute di tecar, 10 sedute di tens e un ciclo di fisioterapia.
A dicembre, due giorni dopo aver completato il trattamento riabilitativo, i disturbi affievolitisi nell'arco delle due settimane di trattamento sono tornati punto a capo.
Quattro giorni fa, quindi dopo altri tre mesi, ho iniziato ad avere una parestesia all'indice della mano destra che perdura tuttora.
Inizialmente interessava unicamente la punta del dito, il giorno dopo però si è estesa a falange distale e intermedia.
La stessa cosa é avvenuta tre giorni fa al mignolo della mano sinistra, anche se con entità minore.
Attualmente il formicolio provocato dal contatto fra le dita interessate, in particolar modo l'indice, e qualsiasi altra cosa è veramente spiacevole, anche se a preoccuparmi è il perdurare nel tempo della parestesia.
Dando per buono ciò che mi è stato precedentemente diagnosticato, l'unica cosa differente dal solito che ho fatto è stata ritagliare le tessere di un puzzle, ma non so se sia plausibile ricondurre a questo la colpa delle parestesie.
E non so se mettere in discussione quanto mi è stato detto finora.
Potreste darmi un parere sulle possibili cause e sul da farsi?
Grazie dell'attenzione.
Cordiali saluti
Nove mesi fa ho iniziato ad avere mal di schiena e più precisamente dolori lombari "centrali", che all'epoca ho ricondotto alla postura errata durante lo studio.
Dopo tre mesi la situazione è peggiorata: il fastidio e la zona interessata si sono estesi a tutta la fascia della schiena (altezza L4-L5) e ho iniziato ad avere parestesie alla gamba destra, con forti dolori del nervo crurale, di diverso calibro (a volte interessavano solo il piede, altre volte la coscia, altre il polpaccio e a volte l'intera gamba) e della durata massima di 5 ore.
Dopo pochi giorni ho iniziato ad avere fastidi anche alla gamba sinistra (di lieve entità), cosa che mi ha spaventata.
Ho eseguito una RM lombosacrale che ha evidenziato una piccolissima protusione discale L4-L5 sn (definita irrilevante).
Successivamente sono stata da un neurologo che ha ricondotto il tutto ad un irrigidimento della muscolatura lombare e che mi ha indirizzata da una fisiatra, la quale mi ha prescritto 5 sedute di tecar, 10 sedute di tens e un ciclo di fisioterapia.
A dicembre, due giorni dopo aver completato il trattamento riabilitativo, i disturbi affievolitisi nell'arco delle due settimane di trattamento sono tornati punto a capo.
Quattro giorni fa, quindi dopo altri tre mesi, ho iniziato ad avere una parestesia all'indice della mano destra che perdura tuttora.
Inizialmente interessava unicamente la punta del dito, il giorno dopo però si è estesa a falange distale e intermedia.
La stessa cosa é avvenuta tre giorni fa al mignolo della mano sinistra, anche se con entità minore.
Attualmente il formicolio provocato dal contatto fra le dita interessate, in particolar modo l'indice, e qualsiasi altra cosa è veramente spiacevole, anche se a preoccuparmi è il perdurare nel tempo della parestesia.
Dando per buono ciò che mi è stato precedentemente diagnosticato, l'unica cosa differente dal solito che ho fatto è stata ritagliare le tessere di un puzzle, ma non so se sia plausibile ricondurre a questo la colpa delle parestesie.
E non so se mettere in discussione quanto mi è stato detto finora.
Potreste darmi un parere sulle possibili cause e sul da farsi?
Grazie dell'attenzione.
Cordiali saluti
[#1]
È molto probabilmente ansia accentuata dalla situazione attuale di stress.
Prima o poi programmerei una RM encefalo-cervicale e una visita neurologica per terapia, se continuasse, proprio per tranquillità assoluta.
Prima o poi programmerei una RM encefalo-cervicale e una visita neurologica per terapia, se continuasse, proprio per tranquillità assoluta.
D. Orsucci (Toscana, anche a domicilio)
Neurologo - Esperto Elaborazione Diete
Consulenze e diete on-line: orsuccid@gmail.com, 328-7524598
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 11/04/2020.
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