Disturbo da ansia, cosa fare?
Salve gentili dottori, sono donna 46 anni e da sempre ansiosa e ipocondriaca (come da altri consulti).
Ovviamente questo è un periodo di tensione generale, sono chiusa a casa senza nemmeno la distrazione del lavoro e purtroppo mi ritrovo quasi tutto il giorno davanti al computer fino a fare ore piccole.
Queste ultime due notti, coricata alle 3, ho però avuto difficoltà ad addormentarmi, non per mancanza di sonno bensì per un forte disturbo.
Non appena sono nel momento di abbandonarmi, sopraggiunge una ondata di un qualcosa dalla nuca al centro della testa, come quando a testa in giù sale il sangue... Le orecchie si ovattano, mi sento la testa piena, tempie e fronte strizzate e un attimo di apnea.
Dura qualche secondo e poi regredisce, fino al tentativo seguente di addormentarmi... Si accompagna poi a difficoltà a deglutire.
Non è la prima volta che mi capita questo disturbo.
Ero molto più giovane e in seguito a due interventi con anestesia totale, mi accadde nei giorni seguenti.
Da allora l'ho provato per fortuna raramente quando sono molto stressata.
Come in questi giorni pieni di cattivi pensieri.
Se è così, cosa posso fare per eliminare il disturbo (ovviamente oltre a cercare di regolarizzare i miei orari)?
Ho paura di peggiorare perdendo il sonno.
Grazie mille
Ovviamente questo è un periodo di tensione generale, sono chiusa a casa senza nemmeno la distrazione del lavoro e purtroppo mi ritrovo quasi tutto il giorno davanti al computer fino a fare ore piccole.
Queste ultime due notti, coricata alle 3, ho però avuto difficoltà ad addormentarmi, non per mancanza di sonno bensì per un forte disturbo.
Non appena sono nel momento di abbandonarmi, sopraggiunge una ondata di un qualcosa dalla nuca al centro della testa, come quando a testa in giù sale il sangue... Le orecchie si ovattano, mi sento la testa piena, tempie e fronte strizzate e un attimo di apnea.
Dura qualche secondo e poi regredisce, fino al tentativo seguente di addormentarmi... Si accompagna poi a difficoltà a deglutire.
Non è la prima volta che mi capita questo disturbo.
Ero molto più giovane e in seguito a due interventi con anestesia totale, mi accadde nei giorni seguenti.
Da allora l'ho provato per fortuna raramente quando sono molto stressata.
Come in questi giorni pieni di cattivi pensieri.
Se è così, cosa posso fare per eliminare il disturbo (ovviamente oltre a cercare di regolarizzare i miei orari)?
Ho paura di peggiorare perdendo il sonno.
Grazie mille
Gentile Signora,
gli episodi da Lei riferiti sono verosimilmente di origine ansiosa.
Sta praticando terapia specifica per l’ansia?
Cordiali saluti
gli episodi da Lei riferiti sono verosimilmente di origine ansiosa.
Sta praticando terapia specifica per l’ansia?
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro

Utente
Grazie della risposta dr. Ferraloro. No, in realtà anche se ho episodi di crisi di panico e somatizzazioni ansiose da che ero ventenne, non ho mai seguito alcuna terapia. Ma già il fatto che qualcuno mi abbia confermato che all'origine del sintomo è l'ansia, mi tranquillizza. Si immagini, già mi vedevo con la sclerosi multipla, con ictus, e quant'altro...
Cordialità a lei e grazie!...
Cordialità a lei e grazie!...
Gentile Signora,
mi fa piacere averLa tranquillizzata ma spesso le rassicurazioni hanno breve durata e le preoccupazioni riemergono come prima.
In tal caso sarebbe opportuno affrontare adeguatamente il problema rivolgendosi ad uno psichiatra o ad uno psicologo.
Cordialmente
mi fa piacere averLa tranquillizzata ma spesso le rassicurazioni hanno breve durata e le preoccupazioni riemergono come prima.
In tal caso sarebbe opportuno affrontare adeguatamente il problema rivolgendosi ad uno psichiatra o ad uno psicologo.
Cordialmente

Utente
Ho cercato da sempre di evitare e farcela con le mie forze, ma a quanto pare non con grandi risultati. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 708 visite dal 08/04/2020.
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Approfondimento su Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.