Mal di testa
Gentilissimi dottori,
Io e la mia ragazza ci troviamo in quarantena in UK da 20 giorni (siamo usciti due vote per fare la spesa).
Al 16esimo giorno di quarantena io mi sveglio con febbre a 37.5-38.
0 e un po' di tosse e mal di testa di media entità
La febbre permane per un paio di giorni e poi passa.
La tosse va via via migliorando.
Il problema è che da ieri sera, sia io che la mia ragazza, presentiamo un forte mal di testa con dolore localizzato dietro agli occhi.
Inoltre la mia ragazza si sente molto debole e influenzata anche se priva di febbre.
Il mal di testa non risponde ad anti-infiammatori.
Anche se i sintomi non coincidono perfettamente, è possibile che si tratti di COVID?
Inoltre, cosa si potrebbe fare per alleviare questo debilitante mal di testa?
VI ringrazio di cuore.
Io e la mia ragazza ci troviamo in quarantena in UK da 20 giorni (siamo usciti due vote per fare la spesa).
Al 16esimo giorno di quarantena io mi sveglio con febbre a 37.5-38.
0 e un po' di tosse e mal di testa di media entità
La febbre permane per un paio di giorni e poi passa.
La tosse va via via migliorando.
Il problema è che da ieri sera, sia io che la mia ragazza, presentiamo un forte mal di testa con dolore localizzato dietro agli occhi.
Inoltre la mia ragazza si sente molto debole e influenzata anche se priva di febbre.
Il mal di testa non risponde ad anti-infiammatori.
Anche se i sintomi non coincidono perfettamente, è possibile che si tratti di COVID?
Inoltre, cosa si potrebbe fare per alleviare questo debilitante mal di testa?
VI ringrazio di cuore.
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Egregio paziente,
una cefalea in corso di febbre, da qualunque causa sia questa scatenata, deve considerarsi un sintomo costante di accompagnamento. Se non è un disturbo preesistente, va trattato come tale, ossia come manifestazione sporadica senza necessità di approfondimenti diagnostici. La terapia può anche consistere nell'assumere il semplice paracetamolo, che è comunque necessario per controllare la temperatura febbrile.
Cordialmente
una cefalea in corso di febbre, da qualunque causa sia questa scatenata, deve considerarsi un sintomo costante di accompagnamento. Se non è un disturbo preesistente, va trattato come tale, ossia come manifestazione sporadica senza necessità di approfondimenti diagnostici. La terapia può anche consistere nell'assumere il semplice paracetamolo, che è comunque necessario per controllare la temperatura febbrile.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 03/04/2020.
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