Formicolio e intorpidimento alle dita anulare e mignolo delle mani
Salve, sono uno studente di 21 anni.
Sono sempre stato un ragazzo sportivo e non ho mai sofferto di gravi problemi fisici se non asma e allergie.
Ultimamente la mia vita è diventata più monotona dato che frequento il 2 anno della facoltà di medicina e sto preparando l'esame di anatomia.
Non posso negare che, studiando il braccio, (nervo ulnare e fossa cubitale) ho iniziato a notare diverse cose circa la mia persona che mi hanno fatto insospettite.
Da tempo non riesco più a dormire sul fianco dx/sx con il braccio sotto il cuscino perché la mattina mi sveglio con le dita completamente addormentate; quando studio e mi accingo a sottolineare dei testi (in cui le braccia sono flesse) per diverse ore consecutivamente mi ritrovo nella stessa sensazione di intorpidimento; da sempre, in palestra, non ho mai potuto fare esercizi particolari di estensione dell'avambraccio perché accusavo un dolore in corrispondenza della porzione posteriore (e mediale in maniera minore) del gomito prossimale; quando la sera mi stendo sul letto e metto le braccia quasi ad angolo retto per vedere un film sul telefono dopo mezz'ora mi si addormentano le dita (anche scrivendo questo messaggio sto accusando dei fastidi); la maggior parte delle volte che fletto il braccio in maniera prolungata accuso un dolore simile a quello descritto precedentemente.
Il mio sospetto è che io soffra di una condizione di compressione del nervo ulnare a entrambi gli arti superiori e prima di rendere questa cosa ufficiale coinvolgendo il medico di base ecc ecc vorrei carpire qualche indicazione da chi ne sa più di me, ragion per cui mi rivolgo a voi specialisti.
Il mio obbiettivo è realizzarmi come chirurgo e il solo pensiero che qualcosa possa impedirmelo, scaturisce in me numerose preoccupazioni.
So di essermi dilungato più del dovuto ma sono sicuro di avere la vostra comprensione, grazie mille della disponibilità.
Sono sempre stato un ragazzo sportivo e non ho mai sofferto di gravi problemi fisici se non asma e allergie.
Ultimamente la mia vita è diventata più monotona dato che frequento il 2 anno della facoltà di medicina e sto preparando l'esame di anatomia.
Non posso negare che, studiando il braccio, (nervo ulnare e fossa cubitale) ho iniziato a notare diverse cose circa la mia persona che mi hanno fatto insospettite.
Da tempo non riesco più a dormire sul fianco dx/sx con il braccio sotto il cuscino perché la mattina mi sveglio con le dita completamente addormentate; quando studio e mi accingo a sottolineare dei testi (in cui le braccia sono flesse) per diverse ore consecutivamente mi ritrovo nella stessa sensazione di intorpidimento; da sempre, in palestra, non ho mai potuto fare esercizi particolari di estensione dell'avambraccio perché accusavo un dolore in corrispondenza della porzione posteriore (e mediale in maniera minore) del gomito prossimale; quando la sera mi stendo sul letto e metto le braccia quasi ad angolo retto per vedere un film sul telefono dopo mezz'ora mi si addormentano le dita (anche scrivendo questo messaggio sto accusando dei fastidi); la maggior parte delle volte che fletto il braccio in maniera prolungata accuso un dolore simile a quello descritto precedentemente.
Il mio sospetto è che io soffra di una condizione di compressione del nervo ulnare a entrambi gli arti superiori e prima di rendere questa cosa ufficiale coinvolgendo il medico di base ecc ecc vorrei carpire qualche indicazione da chi ne sa più di me, ragion per cui mi rivolgo a voi specialisti.
Il mio obbiettivo è realizzarmi come chirurgo e il solo pensiero che qualcosa possa impedirmelo, scaturisce in me numerose preoccupazioni.
So di essermi dilungato più del dovuto ma sono sicuro di avere la vostra comprensione, grazie mille della disponibilità.
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Ciao, nelle situazioni che riferisci vi è un'ischemia transitoria sul nervo che causa le parestesie che sono un sintomo normale che ci allerta di cambiare posizione.
Nelle lesioni nervose vere le parestesie sono persistenti.
Non ci darei peso a meno che il disturbo non aumenti.
Nelle lesioni nervose vere le parestesie sono persistenti.
Non ci darei peso a meno che il disturbo non aumenti.
D. Orsucci (Toscana, anche a domicilio)
Neurologo - Esperto Elaborazione Diete
Consulenze e diete on-line: orsuccid@gmail.com, 328-7524598
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.1k visite dal 03/04/2020.
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