Vertigini sbandamento e confusione nel focalizzare
Ciao sono Carlo ho 33 anni è da parecchio tempo soffro di vertigini sbandamento accompagnati da ansia e raramente attacchi di panico... Mi è capitato spesso anche di avere alcune volte la vista annebbiata accompagnata in seguito da un fortissimo mal di testa e diciamo che questo fenomeno da quando faccio fisioterapia manipolativa non mi è più venuto dopo mille visite fatte nessuno mi ha dato una causa precisa... Qualcuno dice che è solo ansia qualcuno che è emicrania con aura qualcuno che è cervicale... Solo che io ho sempre vertigini e sbandamento e oggi un dolore al lato destro della nuca in alto... Non so che fare vorrei ripartire da zero... A chi devo rivolgermi?
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Caro Carlo,
nel suo resoconto anamnestico vi è la commistione di un insieme di disturbi che orientano sia verso l'emicrania con aura che verso la cefalea di tipo tensivo, in soggetto con disturbo d'ansia. Il fenomeno che lei denuncia come quello forse più invalidante, ossia le vertigini, deve essere attentamente considerato, in quanto è molto probabile che non sia una vera vertigine ma ciò che viene definito pseudo-vertigine, e che rientra nel corteo sintomatologico della somatizzazione dell'ansia. Ad ogni modo, lo specialista di riferimento dev'essere il Neurologo che possa distinguere ed etichettare i suoi disturbi per ricondurli possibilmente ad un'unica fonte patogenetica, per avviare una terapia appropriata.
Cordialmente
nel suo resoconto anamnestico vi è la commistione di un insieme di disturbi che orientano sia verso l'emicrania con aura che verso la cefalea di tipo tensivo, in soggetto con disturbo d'ansia. Il fenomeno che lei denuncia come quello forse più invalidante, ossia le vertigini, deve essere attentamente considerato, in quanto è molto probabile che non sia una vera vertigine ma ciò che viene definito pseudo-vertigine, e che rientra nel corteo sintomatologico della somatizzazione dell'ansia. Ad ogni modo, lo specialista di riferimento dev'essere il Neurologo che possa distinguere ed etichettare i suoi disturbi per ricondurli possibilmente ad un'unica fonte patogenetica, per avviare una terapia appropriata.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 31/03/2020.
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