Asimmetriche cisterne dell'angolo ponto-cerebellare per prevalenza volumetrica della sinistra
A Novembre ho incominciato ad avere un fastidio all'orecchio sinistro (acufene, fastidio dei suoni), che attualmente ho ancora, e poichè non era sparito con le normali gocce otalgiche ho prenotato una visita presso l'otorino.
Egli mi ha diagnosticato una ipoacusia di tipo percettiva limitata alle basse frequenze e mi ha prescritto una TAC.
Nell'esito della TAC è stato indicato che si necessitava di RM con MDC delle rocche petrose nel sospetto diagnostico di neurinoma
dell'acustico.
Inoltre è indicata la seguente dicitura:
- Asimmetriche le cisterne dell'angolo ponto-cerebellare per prevalenza volumetrica della sinistra, dove sembra apprezzarsi, entro i limiti tecnici derivanti dagli artefatti di indurimento del fascio dovuti alle rocche, obliterazione del canale acustico interno, che presenta aditus svasato ed appare di calibro aumentato rispetto al controlaterale, che presenta calibro e decorso conservati.
Dopo aver visionato la TAC l'otorino mi ha quindi prescritto la RM con MDC.
L'ho fatta e nel referto è indicato quanto segue:
- Asimmetriche le cisterne dell'angolo ponto-cerebellare per prevalenza volumetrica della sinistra cui si associa lieve incremento di calibro con aspetto svasato dell'aditus del CUI omolaterale; non visibilità tuttavia di definite formazioni espansive di pari livello.
Ho contattato l'otorino in questi giorni e, data l'emergenza coronavirus, gli ho mandato via email il referto e lui mi ha semplicemente detto che c'è una dilatazione non urgente per cui appena è superato il periodo di emergenza devo contattare un neurotologo.
Mi ritrovo a scrivere per una consulenza poichè in primis l'otorino non è che mi abbia fatto capire molto (forse perchè non del ramo quindi nemmeno lui ha potuto fare una diagnosi precisa) e poi per capire effettivamente quale è la diagnosi del mio problema, se effettivamente non c'è urgenza (perchè visto il problema del coronavirus se posso evitare di girare per ospedali lo preferirei) e che specialista contattare (intendo quale settore specialistico è vicino al mio problema), perchè quello indicatomi dall'otorino non esercita nella mia città mentre io preferirei, causa lavoro, poter affrontare eventualmente un percorso clinico ma anche solo di visite mediche vicino casa.
Sicuro di una vostra risposta, ringrazio anticipatamente.
Egli mi ha diagnosticato una ipoacusia di tipo percettiva limitata alle basse frequenze e mi ha prescritto una TAC.
Nell'esito della TAC è stato indicato che si necessitava di RM con MDC delle rocche petrose nel sospetto diagnostico di neurinoma
dell'acustico.
Inoltre è indicata la seguente dicitura:
- Asimmetriche le cisterne dell'angolo ponto-cerebellare per prevalenza volumetrica della sinistra, dove sembra apprezzarsi, entro i limiti tecnici derivanti dagli artefatti di indurimento del fascio dovuti alle rocche, obliterazione del canale acustico interno, che presenta aditus svasato ed appare di calibro aumentato rispetto al controlaterale, che presenta calibro e decorso conservati.
Dopo aver visionato la TAC l'otorino mi ha quindi prescritto la RM con MDC.
L'ho fatta e nel referto è indicato quanto segue:
- Asimmetriche le cisterne dell'angolo ponto-cerebellare per prevalenza volumetrica della sinistra cui si associa lieve incremento di calibro con aspetto svasato dell'aditus del CUI omolaterale; non visibilità tuttavia di definite formazioni espansive di pari livello.
Ho contattato l'otorino in questi giorni e, data l'emergenza coronavirus, gli ho mandato via email il referto e lui mi ha semplicemente detto che c'è una dilatazione non urgente per cui appena è superato il periodo di emergenza devo contattare un neurotologo.
Mi ritrovo a scrivere per una consulenza poichè in primis l'otorino non è che mi abbia fatto capire molto (forse perchè non del ramo quindi nemmeno lui ha potuto fare una diagnosi precisa) e poi per capire effettivamente quale è la diagnosi del mio problema, se effettivamente non c'è urgenza (perchè visto il problema del coronavirus se posso evitare di girare per ospedali lo preferirei) e che specialista contattare (intendo quale settore specialistico è vicino al mio problema), perchè quello indicatomi dall'otorino non esercita nella mia città mentre io preferirei, causa lavoro, poter affrontare eventualmente un percorso clinico ma anche solo di visite mediche vicino casa.
Sicuro di una vostra risposta, ringrazio anticipatamente.
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Egregio Paziente,
dal suo resoconto anamnestico e dal referto allegato della Risonanza si desume che lei sia portatore di un neurinoma del nervo acustico in fase intra-canalicolare, quando cioè il tumore è ancora molto piccolo ed interamente contenuto nel contesto del canale uditivo interno. I sintomi che ha riferito (ipoacusia e tinnito) sono dovuti alla compressione dell'VIII nervo cranico (nervo vestibolo-cocleare). Nel caso che lei espone, il neurinoma è stato individuato in una fase clinica abbastanza precoce prima della fase cisternale quando il tumore estrude dal canale osseo sconfinando nelle cisterne basali dell’angolo ponto-cerebellare. La diagnosi precoce è associata ad una riduzione significativa della morbilità, che raggiunge il picco allorquando si realizza la compressione del tronco encefalico, e ovviamente ad un outcome migliore. Lo specialista di riferimento è il Neurochirurgo.
Cordialmente
dal suo resoconto anamnestico e dal referto allegato della Risonanza si desume che lei sia portatore di un neurinoma del nervo acustico in fase intra-canalicolare, quando cioè il tumore è ancora molto piccolo ed interamente contenuto nel contesto del canale uditivo interno. I sintomi che ha riferito (ipoacusia e tinnito) sono dovuti alla compressione dell'VIII nervo cranico (nervo vestibolo-cocleare). Nel caso che lei espone, il neurinoma è stato individuato in una fase clinica abbastanza precoce prima della fase cisternale quando il tumore estrude dal canale osseo sconfinando nelle cisterne basali dell’angolo ponto-cerebellare. La diagnosi precoce è associata ad una riduzione significativa della morbilità, che raggiunge il picco allorquando si realizza la compressione del tronco encefalico, e ovviamente ad un outcome migliore. Lo specialista di riferimento è il Neurochirurgo.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 29/03/2020.
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