Referto tac all'encefalo: patologia vascolare o di altro tipo?

Buonasera Dottore,
sulla base dei seguenti sintomi: lieve difficoltà dell'eloquio e qualche giramento di testa nei giorni precedenti mia madre di anni 63 ha eseguito una TAC all'encefalo senza mezzo di contrasto.
Cosa ne pensa all'esito del referto qui di seguito trascritto?

Grazie, cordiali saluti.


Indagine eseguita senza somministrazione di mezzo di contrasto iodato per via endovenosa.
L'esame dell'encefalo mostra, rispetto ad un recente analogo controllo eseguito in data 07.04.
2019, la comparsa di un'area di ipodensità parenchimale di aspetto pseudo- nodulariforme del diametro massimo di 1.5 cm circa in sede capsulo-nucleare sinistra delimitata da un orletto periferico tenuemente iperdenso, reperto meritevole di completamento diagnostico mediante esame di Risonanza Magnetica Nucleare dell'encefalo con somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico per via endovenosa.

Concomita una diffusa ipodensità della sostanza bianca peri-ventricolare biemisferica e delle corone radiate come per una iniziale quadro di vasculopatia.

Subordinatamente alla mancata somministrazione di mezzo di contrasto iodato per via endovenosa non sembrano rilevarsi processi espansivi sotto-tentoriali nel contesto del parenchima cerebellare.

Lieve accentuazione su base involutiva degli spazi liquorali cisternali, ventricolari e peri- encefalici.

Non sono evidenti segni di sanguinamento cerebro-meningeo in atto.
Linea mediana in asse.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Utente,

alla TC, a parte un'iniziale vasculopatia cerebrale causata da deficit di ossigenazione, è stata riscontrata un'area di ipodensità che non ha caratteristiche particolari tali da definire il problema, pertanto il neuroradiologo consiglia giustamente e correttamente un approfondimento diagnostico mediante una RM encefalica con mezzo di contrasto. Altro non si può aggiungere non avendo nemmeno dato un giudizio il radiologo che ha avuto l’indubbio vantaggio di visionare accuratamente le immagini dell’esame.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro