Dolore improvviso e di breve durata a caviglia e piede
Buona sera, sono una mamma di 38 anni molto preoccupata per un misterioso sintomo che mi angoscia da quasi un mese.
In generale godo di buona salute se escludiamo il fatto che a volte soffro di attacchi di emicrania in concomitanza con l'arrivo e la fine delle mestruazioni ma non ho altri problemi di salute rilevanti...non sono nemmeno un soggetto ansioso né ipocondriaco ma questo sintomo mi sta mandando fuori di testa: un dolore mai provato prima difficile da descrivere e soprattutto che va e viene anche a distanza di giorni.
Mi spiego brevemente: un giorno mentre camminavo mi è venuto all'improvviso un dolore intenso e inaspettato come una scossa al piede sinistro.
Durato pochi secondi mi ha lasciato incredula perché una volta scomparso non avevo nessun indolenzimento.
Quindi inizialmente non vi ho dato molto peso.
La mattina seguente mentre ero ancora a letto l'episodio si è ripetuto e nei giorni successivi ancora fino a tre quattro volte al giorno sia a riposo che mentre camminavo.
Ho consultato il medico di famiglia che mi ha consigliato di sottopormi a un esame vascolare: ecocolor doppler degli arti inferiori... Visto che ancora si poteva uscire di casa quasi un mese fa mi son sottoposta a questa ecografia che ha evidenziato solo che vene e arterie sono in perfetta salute.
L'angiologo mi ha consigliato di assumere un integratore, Assonal, perché secondo lui si tratta di una infiammazione delle terminazioni nervose.
Molto fiduciosa ho cominciato ad assumere una bustina al giorno di Assonal ed effettivamente all'inizio i sintomi si sono attenuati e per qualche giorno scomparsi per poi ripresentarsi in forma lieve ogni tanto.
Passano anche tre giorni senza questo fastidioso disturbo ma oggi sono veramente al limite perché mi è capitato di sentire frequentemente queste ondate di dolore intenso che dalla caviglia si irradiano al piede senza coinvolgere le dita.
Vorrei sottolineare che il tipo di dolore non è paragonabile a un bruciore e non è localizzato sulla pianta del piede come mi aveva chiesto il mio medico di famiglia forse per escludere il tunnel tarsale... È un dolore intenso e improvviso come una scossa che al massimo dura 10 secondi e poi sparisce... Mi è stato chiesto se ho avuto un trauma al piede ed effettivamente quest'estate ho preso una storta ma non mi ricordo con certezza se il piede interessato era il destro o il sinistro...L'integratore mi è stato prescritto per 4 settimane terminate le quali non so cosa fare visto che per adesso approfondire la cosa è difficilissimo a causa dell'isolamento da coronavirus.
Ma vorrei cominciare ad organizzarmi per sottopormi a qualche esame che mi consenta di giungere a una diagnosi.
Vorrei capire se si tratta di un problema comune e curabile o se devo cominciare a preoccuparmi...
Grazie per l'eventuale risposta
In generale godo di buona salute se escludiamo il fatto che a volte soffro di attacchi di emicrania in concomitanza con l'arrivo e la fine delle mestruazioni ma non ho altri problemi di salute rilevanti...non sono nemmeno un soggetto ansioso né ipocondriaco ma questo sintomo mi sta mandando fuori di testa: un dolore mai provato prima difficile da descrivere e soprattutto che va e viene anche a distanza di giorni.
Mi spiego brevemente: un giorno mentre camminavo mi è venuto all'improvviso un dolore intenso e inaspettato come una scossa al piede sinistro.
Durato pochi secondi mi ha lasciato incredula perché una volta scomparso non avevo nessun indolenzimento.
Quindi inizialmente non vi ho dato molto peso.
La mattina seguente mentre ero ancora a letto l'episodio si è ripetuto e nei giorni successivi ancora fino a tre quattro volte al giorno sia a riposo che mentre camminavo.
Ho consultato il medico di famiglia che mi ha consigliato di sottopormi a un esame vascolare: ecocolor doppler degli arti inferiori... Visto che ancora si poteva uscire di casa quasi un mese fa mi son sottoposta a questa ecografia che ha evidenziato solo che vene e arterie sono in perfetta salute.
L'angiologo mi ha consigliato di assumere un integratore, Assonal, perché secondo lui si tratta di una infiammazione delle terminazioni nervose.
Molto fiduciosa ho cominciato ad assumere una bustina al giorno di Assonal ed effettivamente all'inizio i sintomi si sono attenuati e per qualche giorno scomparsi per poi ripresentarsi in forma lieve ogni tanto.
Passano anche tre giorni senza questo fastidioso disturbo ma oggi sono veramente al limite perché mi è capitato di sentire frequentemente queste ondate di dolore intenso che dalla caviglia si irradiano al piede senza coinvolgere le dita.
Vorrei sottolineare che il tipo di dolore non è paragonabile a un bruciore e non è localizzato sulla pianta del piede come mi aveva chiesto il mio medico di famiglia forse per escludere il tunnel tarsale... È un dolore intenso e improvviso come una scossa che al massimo dura 10 secondi e poi sparisce... Mi è stato chiesto se ho avuto un trauma al piede ed effettivamente quest'estate ho preso una storta ma non mi ricordo con certezza se il piede interessato era il destro o il sinistro...L'integratore mi è stato prescritto per 4 settimane terminate le quali non so cosa fare visto che per adesso approfondire la cosa è difficilissimo a causa dell'isolamento da coronavirus.
Ma vorrei cominciare ad organizzarmi per sottopormi a qualche esame che mi consenta di giungere a una diagnosi.
Vorrei capire se si tratta di un problema comune e curabile o se devo cominciare a preoccuparmi...
Grazie per l'eventuale risposta
[#1]
Buongiorno, è veramente difficile fornirle un orientamento diagnostico.
Sarebbe opportuno valutare l'appoggio del piede sia in statica che in dinamica per capire se vi è qualche vizio nell'interazione piede terreno che possa determinare sindromi da compressione nervosa.
Forse sottoporsi ad un esame baropodometrico potrebbe essere un inizio, esame non invasivo finalizzato alla valutazione dell'appoggio plantare e all'eventuale costruzione di un'ortesi plantare.
Ci faccia sapere
Auguri
Sarebbe opportuno valutare l'appoggio del piede sia in statica che in dinamica per capire se vi è qualche vizio nell'interazione piede terreno che possa determinare sindromi da compressione nervosa.
Forse sottoporsi ad un esame baropodometrico potrebbe essere un inizio, esame non invasivo finalizzato alla valutazione dell'appoggio plantare e all'eventuale costruzione di un'ortesi plantare.
Ci faccia sapere
Auguri
Dr. Francesco Chiaravalloti
[#2]
Utente
Grazie per l'immediata risposta. Appena potrò uscire di casa, speriamo presto, mi muoverò in questa direzione. Vorrei essere rassicurata sul fatto che questo mio sintomo non sia riconducibile anche lontanamente a qualche malattia neurodegenerativa di cui ho il terrore. Cerco di non farmi prendere dall'ansia ma il perdurare di questo misterioso disturbo mi fa pensare a gravi patologie...
Questo fatto che il disturbo duri poco e che sia così altalenante puo' considerarsi compatibile con una compressione di un nervo? E se così fosse c'è una cura farmacologica o un rimedio?
Grazie
Questo fatto che il disturbo duri poco e che sia così altalenante puo' considerarsi compatibile con una compressione di un nervo? E se così fosse c'è una cura farmacologica o un rimedio?
Grazie
[#3]
Buongiorno, stia tranquilla.
La paura di una problematica neurodegenerativa è come lanciare un sasso in uno stagno, un solo sintomo non associato ad altri dovrebbe far pensare a problematiche compressive di nervo periferico piuttosto che a patologie diverse.
Sicuramente il suo peso è un problema che può determinare sovraccarichi a strutture funzionali (colonna L/S, compartimento laterale di caviglia, ect.) ed esporla a compressioni nervose e dolore per cui se non vi sono altri sintomi mi sentirei di escludere una patologia neurodegenerativa.
La paura di una problematica neurodegenerativa è come lanciare un sasso in uno stagno, un solo sintomo non associato ad altri dovrebbe far pensare a problematiche compressive di nervo periferico piuttosto che a patologie diverse.
Sicuramente il suo peso è un problema che può determinare sovraccarichi a strutture funzionali (colonna L/S, compartimento laterale di caviglia, ect.) ed esporla a compressioni nervose e dolore per cui se non vi sono altri sintomi mi sentirei di escludere una patologia neurodegenerativa.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 24/03/2020.
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