Difficoltà a ricordare nome di una cosa specifica ed associarlo alla provenienza

Buongiorno, vi scrivo per mio padre, anni 67, attualmente lavoratore libero prof.
, dati di altezza e peso simili ai miei che potete vedere.
L'episodio che mi ha messo in allarme è il seguente: parlando della mia partenza per un comune viaggio di lavoro, mi chiede " parti da malpensa o da... brescia...?
" l'aeroporto a Brescia non esiste, ho capito subito che lui intendeva Bergamo - Orio al serio, ma invece di correggerlo gli ho fatto l'appunto e quando gli ho chiesto di dirmi il nome corretto dell'aeroporto, ridendo mi ha detto di non ricordarselo, dopo un minuto circa gliel ho richiesto e ha ribadito che non se lo ricordava...allora facendogli notare che la cosa non era normale gli ho chiesto "beh che città ci sono vicino a brescia scusa?
" a quel punto lui mi fa: c'è Bergamo... e beh brescia/bergamo non sono lontante...e quindi gli ho detto oh finalmente...si Bergamo.

La domanda è: questa cosa, capitata oggi per la prima volta, può essere un segnale allarmante di alzheimer o altre patologie gravi connesse?
Forse non gli veniva Orio e si è bloccato con Brescia...mah...
premetto che a volte gli capita, come a tutti noi, di avere dei normali lapsus, che poi corregge... o comunque su cose che poi gli vengono in mente o che, anche se non vengono, non sono importanti nel contesto o scontate da sapere...
questa mi ha un po allarmato, per tutti gli altri discorsi fatti invece tutto è filato liscio.
Aggiungo che in questi giorni sta utilizzando un auto completamente nuova e tecnologica, rispetto alla precedente, per cui sta imparando senza fatica anche nuove abitudini di guida e di funzioni, tasti posizionati in modo diverso ecc ecc... non so se questo possa essere un bene o un male (più stress che causa altri problemi)...o se sia una cosa ininfluente...
il tutto solo per dire che gli altri "parametri" standard di comportamento ecc mi sembrano i soliti...
vorrei sapere cosa ne pensate e se ci fossero domande sono qui...grazie!
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 359
Egregio Paziente,
dal racconto dell'episodio occorso al suo babbo emerge che potrebbe essersi trattato solo di una "anomia", ossia una difficoltà a rievocare il nome appropriato nel contesto del discorso. Quando ciò si inserisce nell'ambito di un corretto funzionamento della routine quotidiana, in un soggetto che abbia superato i 65 anni, il fenomeno può inquadrarsi nel declino cognitivo lieve in una sua fase incipiente. Non è predittivo di conseguenza gravi, ma deve essere sottoposto ad un attento follow-up da parte dei familiari. Nel caso di una sua persistenza o peggio di aggravamento, allora è indicato far sottoporre il soggetto ad una valutazione neuro-psicologica. Se vuole avere ulteriori ragguagli, le indico il link per un mio recente articolo sull'argomento.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/241-malattia-di-alzheimer.html

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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