Insonnia ingravescente - utile neurologo, psichiatra o psicoterapeuta?
Buongiorno,
ho 30 anni e non ho mai avuto buoni rapporti con il sonno durante la mia vita.
Salvo per alcuni periodi particolarmente complicati (intorno ai 18 ebbi una lunga fase di sonno disturbato per lo più correlata a pensieri ossessivi ed ansia legata al sonno in relazione probabilmente alla perdita improvvisa di un amico e coetaneo), sono sempre riuscito a gestire il problema.
In ogni caso sono sempre stato molto suscettibile alla cosa.
Da ca.
2 - 3 anni mi capitano episodi di alcuni giorni di aumentata difficoltà di addormentamento e/o aumento risvegli notturni.
Quando accadono questi episodi, spesso sono sostenuti da circoli viziosi di pensiero, per cui una volta a letto inizio a riflettere sulla mia incapacità di dormire e a prendere atto del fatto che non riesco a farlo, maturando crescenti ansia e frustrazione rispetto al futuro.
Cerco di mantenere una corretta igiene del sonno.
Gli ultimi due weekend sono stati caratterizzati da due degli episodi di cui sopra (da tempo non coinvolgevano due fine settimana consecutivi).
L'ultimo episodio è ancora in corso ed è stato innescato da un leggero malanno che mi ha disturbato il sonno venerdì scorso e ha innescato i circoli viziosi mentali di cui facevo menzione in precedenza.
Questa notte ho preso sonno intorno alle 5 e ho dormito sino alle 8 30 ca, dopo una notte trascorsa in preda ad una forte angoscia.
Solitamente ero abituato ad assumere saltuariamente 1/2 c di stilnox con beneficio, ma ultimante tale beneficio sembra andato perso.
Sento che la situazione mi sta sfuggendo di mano.
Inoltre, da tempo conosco l'esistenza di una terribile per quanto rarissima malattia (insonnia fatale sporadica).
Tutti i miei episodi di insonnia negli anni si sono accompagnati al profondo timore di avere questo male, che alimentava notevoli livelli di ansia e ruminazioni mentali.
Mi rendo conto si tratti probabilmente di un quadro ansioso-ossessivo, tuttavia vi chiedo cortesemente aiuto perché ormai mi corico nel letto e appena sembro assopirmi un poco, giunge un sentimento ansioso che mi risveglia.
Vi chiedo aiuto perché ho davvero il tanto profondo quanto irrazionale timore di essere affetto da insonnia sporadica fatale (sto iniziando a interpretare altri eventi in tal senso: sono inciampato per strada e ho pensato ai primi segni di deficit motori, ho avuto una notte di febbre e ho pensato a termoregolazione alterata etc...).
vi chiedo aiuto perché non desidero diventare dipendente da farmaci sedativi.
Spesso tento di rassicurarmi dicendomi che se avessi davvero la terribile malattia di cui sopra dovrei essere già deceduto (considerata la mia storia di insonnia).
Tuttavia irrazionalmente penso ogni volta che si tratti dell'inizio della malattia e non riesco ad uscirne.
Grazie in anticipo a chiunque vorrà rispondermi
cordiali saluti
ho 30 anni e non ho mai avuto buoni rapporti con il sonno durante la mia vita.
Salvo per alcuni periodi particolarmente complicati (intorno ai 18 ebbi una lunga fase di sonno disturbato per lo più correlata a pensieri ossessivi ed ansia legata al sonno in relazione probabilmente alla perdita improvvisa di un amico e coetaneo), sono sempre riuscito a gestire il problema.
In ogni caso sono sempre stato molto suscettibile alla cosa.
Da ca.
2 - 3 anni mi capitano episodi di alcuni giorni di aumentata difficoltà di addormentamento e/o aumento risvegli notturni.
Quando accadono questi episodi, spesso sono sostenuti da circoli viziosi di pensiero, per cui una volta a letto inizio a riflettere sulla mia incapacità di dormire e a prendere atto del fatto che non riesco a farlo, maturando crescenti ansia e frustrazione rispetto al futuro.
Cerco di mantenere una corretta igiene del sonno.
Gli ultimi due weekend sono stati caratterizzati da due degli episodi di cui sopra (da tempo non coinvolgevano due fine settimana consecutivi).
L'ultimo episodio è ancora in corso ed è stato innescato da un leggero malanno che mi ha disturbato il sonno venerdì scorso e ha innescato i circoli viziosi mentali di cui facevo menzione in precedenza.
Questa notte ho preso sonno intorno alle 5 e ho dormito sino alle 8 30 ca, dopo una notte trascorsa in preda ad una forte angoscia.
Solitamente ero abituato ad assumere saltuariamente 1/2 c di stilnox con beneficio, ma ultimante tale beneficio sembra andato perso.
Sento che la situazione mi sta sfuggendo di mano.
Inoltre, da tempo conosco l'esistenza di una terribile per quanto rarissima malattia (insonnia fatale sporadica).
Tutti i miei episodi di insonnia negli anni si sono accompagnati al profondo timore di avere questo male, che alimentava notevoli livelli di ansia e ruminazioni mentali.
Mi rendo conto si tratti probabilmente di un quadro ansioso-ossessivo, tuttavia vi chiedo cortesemente aiuto perché ormai mi corico nel letto e appena sembro assopirmi un poco, giunge un sentimento ansioso che mi risveglia.
Vi chiedo aiuto perché ho davvero il tanto profondo quanto irrazionale timore di essere affetto da insonnia sporadica fatale (sto iniziando a interpretare altri eventi in tal senso: sono inciampato per strada e ho pensato ai primi segni di deficit motori, ho avuto una notte di febbre e ho pensato a termoregolazione alterata etc...).
vi chiedo aiuto perché non desidero diventare dipendente da farmaci sedativi.
Spesso tento di rassicurarmi dicendomi che se avessi davvero la terribile malattia di cui sopra dovrei essere già deceduto (considerata la mia storia di insonnia).
Tuttavia irrazionalmente penso ogni volta che si tratti dell'inizio della malattia e non riesco ad uscirne.
Grazie in anticipo a chiunque vorrà rispondermi
cordiali saluti
[#1]
Egregio paziente,
da come descrive la sua sintomatologia, si tratterebbe di insonnia iniziale ed intermedia, che avrebbe oramai assunto il carattere di forma cronica. Il fattore che emerge dal suo resoconto anamnestico ed a cui può patogeneticamente ricollegarsi il disturbo del sonno è costituito da una condizione di disturbo ansioso che andrebbe meglio indagato ed avviato in modo appropriato a terapia. Se vuole ulteriori ragguagli sull'argomento può consultare questo mio articolo di cui le accludo il link.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/200-disturbi-sonno.html
da come descrive la sua sintomatologia, si tratterebbe di insonnia iniziale ed intermedia, che avrebbe oramai assunto il carattere di forma cronica. Il fattore che emerge dal suo resoconto anamnestico ed a cui può patogeneticamente ricollegarsi il disturbo del sonno è costituito da una condizione di disturbo ansioso che andrebbe meglio indagato ed avviato in modo appropriato a terapia. Se vuole ulteriori ragguagli sull'argomento può consultare questo mio articolo di cui le accludo il link.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/200-disturbi-sonno.html
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 05/02/2020.
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Approfondimento su Insonnia
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