Si tratterebbe di un TIA?

Buonasera,
durante un esercizio con manubri da 15 kg (Arnold press) ho avuto un improvviso formicolio al polpaccio sx che successivamente si è irradiato a tutta la gamba e braccio sinistri.

Durante questo intorpidimento, che è durato più di cinque minuti, avevo la sensazione di avere difficoltà a muovermi e non riuscivo a tenere oggetti con la mano sx.

Fatte comunque le scale per tornare nel mio appartamento, ho notato che il formicolio si era esteso anche al labbro sinistro.

Soffro di ipertensione e assumo giornalmente Candesartan 8 mg.
Faccio molta attività sportiva (podismo) ed anche il lavoro è abbastanza pesante sia a livello fisico che emotivo.

Come faccio a capire se sono di fronte ad un episodio di TIA o di un effetto della compressione di un nervo a causa del peso dei manubri?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio Paziente,
cominciamo col dire che una parestesia che abbia interessato seppur per un tempo limitato l'intero emisoma sinistro (faccia, arto superiore ed inferiore) non può essere attribuibile ad un interessamento di qualsiasi natura a carico di un nervo periferico ma va comunque riferito ad un problema, seppur estremamente transitorio, a carico di un'area cerebrale. L'interpretazione più plausibile è che possa essersi trattato di un episodio ischemico transitorio. Le cause possono essere individuate nel contesto delle strutture cardio-vascolari che possono rappresentate la fonte di disseminazione di micro-emboli. Pertanto, le indagini da eseguire sono intese in tale ambito e sono costituite da eco-cardiogramma ed ecocolordoppler degli assi arteriosi sovra-aortici.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera,
il fatto che la parestesia abbia colpito prima una piccola zona del polpaccio e poi man mano si sia allargata ad altre parti del corpo, potrebbe essere stato causato da ipoglicemia (non avevo sensazione di fame ma comunque non mangiavo da più di 7 ore) o è un sintomo di micro-embolo che si spostava nei vasi sanguigni?
Attività sportive come la corsa vanno evitate fino a quando non avrò fatto gli esami consigliati o non hanno nessun effetto negativo?
Il problema potrebbe essere stato causato da una insufficienza mitralica minima che mi è stata riscontrata con eco(color)dopplergrafia cardiaca?
La cardiologa mi ha sempre rassicurato a riguardo dicendomi che non è una patologia problematica e che potevo fare qualsiasi attività sportiva. Anche i medici sportivi che ho consultato per avere il certificato per la pratica sportiva di atletica leggera mi hanno sempre dato l'idoneità.

Ringraziando per l'attenzione ricevuta, la saluto cordialmente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Chiedo scusa per il ritardo nella risposta. Il disturbo che ha descritto non può essere attribuibile ad ipoglicemia ma sembra piuttosto da riferire ad un interessamento, seppur transitorio, dell'area cerebrale della sensibilità (area somestesica). Tralasciando l'indicazione alla pratica sportiva, ritengo sia opportuno consultare un cardiologo esponendo il problema.
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Utente
Utente
Buonasera,
qualche giorno fa ho consultato il mio medico di base il quale mi ha prescritto esami del sangue,visita cardiologica e ecocolordoppler cardiaca, tutte cose che fo fatto ieri.
Dall'ecocolordoppler, dall'ECG e dalla visita il cardiologo ha refertato stabilità clinica con la solita lieve insufficienza mitralica.
Mi ha consigliato come lei ecodoppler TSA e anche test ergometrico per verificare che non ci siano picchi pressori durante gli sforzi. Effettivamente nel luglio del 2018 avevo fatto il test del cicloergometro dal medico sportivo, che mi disse che con i valori pressori ero idoneo ma a ridosso dei limiti.
Questi esami li ha programmati per il 19/02. Sarà mia premura aggiornare quando avrò i referti ed una eventuale diagnosi.

Saluto cordialmente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Attendo i risultati.
Cordiali saluti anche a lei