Nevralgia del trigemino?
Buongiorno, vi scrivo per ricevere un aiuto nei limiti di una consulenza a distanza.
Circa 15 giorni fa, mentre stavo masticando, ho avvertito una forte fitta al lato destro della testa, più o meno a livello della tempia.
Il dolore è durato uno/due secondi e si è esteso all'occhio omolaterale.
Episodi come questo si sono ripetuti nella stessa giornata, senza alcun preavviso, interessando sempre lo stesso lato della testa e sono stati sempre di breve durata.
Questi sintomi sono andati avanti per circa 7 giorni, a volte in maniera più intensa, con fitte anche ogni 5 minuti, altre molto meno, la costante era però la sensazione di avere degli spilli infilati nel cranio che arrivassero fin dietro l'occhio.
Ho trovato giovamento applicando una borsa dell'acqua calda e stando a riposo, ma non con i farmaci (ibuprofene 600).
Alle fitte si è associata la sensazione di naso chiuso e la necessità di soffiarlo senza che però ne fuoriuscisse del muco.
Quando soffiavo il naso, inaspettatamente lacrimava l'occhio destro e soltanto quello.
Dopo circa una settimana i dolori sono passati e così non ho più dato peso alla cosa e per una decina di giorni sono stata bene.
Da ieri purtroppo sono tornate queste fitte, delle vere e proprie stilettate che durano uno o due secondi e che sono più intense e numerose, al punto di avvertirle anche durante il sonno.
Rispetto alle precedenti si irradiano maggiormente all'occhio ma non avverto più la necessità di soffiare il naso.
In nessun caso questo dolore si è associato a vomito, rigidità dei muscoli o altri sintomi particolari.
Sono un soggetto ansioso (non in terapia farmacologica) e vivo un momento di stress psicofisico.
Il mio medico di base attraverso l'esame dei sintomi descritti e dopo una valutazione neurologica (equilibrio, riflessi, toccare il naso con la punta delle dita...) suppone si tratti di una forma nevralgica attribuibile forse ad una malocclusione che non ho mai curato e mi ha consigliato il riposo, un controllo odontoiatrico e la terapia analgesica che però, come già detto, non funziona pertanto non ho più assunto.
Ho prenotato di mia iniziativa una RMN con contrasto, ma nel frattempo la mia ansia aumenta e la cosa di certo non aiuta.
Alle volte ho vere e proprie crisi di pianto pensando al peggio.
Ringrazio in anticipo chi vorrà esprimere un suo parere a riguardo.
Circa 15 giorni fa, mentre stavo masticando, ho avvertito una forte fitta al lato destro della testa, più o meno a livello della tempia.
Il dolore è durato uno/due secondi e si è esteso all'occhio omolaterale.
Episodi come questo si sono ripetuti nella stessa giornata, senza alcun preavviso, interessando sempre lo stesso lato della testa e sono stati sempre di breve durata.
Questi sintomi sono andati avanti per circa 7 giorni, a volte in maniera più intensa, con fitte anche ogni 5 minuti, altre molto meno, la costante era però la sensazione di avere degli spilli infilati nel cranio che arrivassero fin dietro l'occhio.
Ho trovato giovamento applicando una borsa dell'acqua calda e stando a riposo, ma non con i farmaci (ibuprofene 600).
Alle fitte si è associata la sensazione di naso chiuso e la necessità di soffiarlo senza che però ne fuoriuscisse del muco.
Quando soffiavo il naso, inaspettatamente lacrimava l'occhio destro e soltanto quello.
Dopo circa una settimana i dolori sono passati e così non ho più dato peso alla cosa e per una decina di giorni sono stata bene.
Da ieri purtroppo sono tornate queste fitte, delle vere e proprie stilettate che durano uno o due secondi e che sono più intense e numerose, al punto di avvertirle anche durante il sonno.
Rispetto alle precedenti si irradiano maggiormente all'occhio ma non avverto più la necessità di soffiare il naso.
In nessun caso questo dolore si è associato a vomito, rigidità dei muscoli o altri sintomi particolari.
Sono un soggetto ansioso (non in terapia farmacologica) e vivo un momento di stress psicofisico.
Il mio medico di base attraverso l'esame dei sintomi descritti e dopo una valutazione neurologica (equilibrio, riflessi, toccare il naso con la punta delle dita...) suppone si tratti di una forma nevralgica attribuibile forse ad una malocclusione che non ho mai curato e mi ha consigliato il riposo, un controllo odontoiatrico e la terapia analgesica che però, come già detto, non funziona pertanto non ho più assunto.
Ho prenotato di mia iniziativa una RMN con contrasto, ma nel frattempo la mia ansia aumenta e la cosa di certo non aiuta.
Alle volte ho vere e proprie crisi di pianto pensando al peggio.
Ringrazio in anticipo chi vorrà esprimere un suo parere a riguardo.
[#1]
Buonasera
Il consiglio più pragmatico fornibile ritengo essere quello di effettuare un Visita Neurologica con esperto in Terapia del Dolore di persona.
Cordialmente.
Il consiglio più pragmatico fornibile ritengo essere quello di effettuare un Visita Neurologica con esperto in Terapia del Dolore di persona.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Buongiorno
oltre all'ovvio consiglio circa la Terapia del Dolore rileggendo quanto scritto "...Sono un soggetto ansioso (non in terapia farmacologica) e vivo un momento di stress psicofisico..." il consiglio è quello di individuare un professionista per il trattamento della sua ansia.
Certamente uno stato ansioso peggiora la qualità di vita ed amplifica la "percezione soggettiva" della intensità del dolore.
Esistono stretti rapporti tra dolore cronico, stato emotivo/affettivo e qualità del sonno che possono creare un circolo vizioso il quale va assolutamente interrotto.
Allego breve scritto sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/2807-dolore-cronico-severo-e-comorbilita.html
Se crede una volta effettuata la RM scriva la risposta.
Cordialmente
oltre all'ovvio consiglio circa la Terapia del Dolore rileggendo quanto scritto "...Sono un soggetto ansioso (non in terapia farmacologica) e vivo un momento di stress psicofisico..." il consiglio è quello di individuare un professionista per il trattamento della sua ansia.
Certamente uno stato ansioso peggiora la qualità di vita ed amplifica la "percezione soggettiva" della intensità del dolore.
Esistono stretti rapporti tra dolore cronico, stato emotivo/affettivo e qualità del sonno che possono creare un circolo vizioso il quale va assolutamente interrotto.
Allego breve scritto sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/2807-dolore-cronico-severo-e-comorbilita.html
Se crede una volta effettuata la RM scriva la risposta.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.5k visite dal 19/01/2020.
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