Referto eeg
Buonasera, in seguito a probabili parasonnie (soprattutto ipersonnia) sono stato sottoposto a EEG che ha dato i seguenti esiti:
Attività elettrica cerebrale costituita da ritmo alfa 9 Hz, a basso voltaggio, abbastanza stabile e regolare, mal modulato, simmetrico e reagente.
Abbondante attività rapida diffusa.
Tracce di theta in anteriore.
Le prove attivatrici non modificano il tracciato di base.
CONCLUSIONI: attività elettrica cerebrale diffusamente attenuata.
Nei limiti della norma.
Volevo chiedervi gentilmente come interpretare il referto e se ritenete necessario eeg dopo derivazione da sonno.
Grazie mille.
P.
S. Sono in cura con duloxetina 60 mg e 20 gocce di en al giorno per depressione ansiosa.
Attività elettrica cerebrale costituita da ritmo alfa 9 Hz, a basso voltaggio, abbastanza stabile e regolare, mal modulato, simmetrico e reagente.
Abbondante attività rapida diffusa.
Tracce di theta in anteriore.
Le prove attivatrici non modificano il tracciato di base.
CONCLUSIONI: attività elettrica cerebrale diffusamente attenuata.
Nei limiti della norma.
Volevo chiedervi gentilmente come interpretare il referto e se ritenete necessario eeg dopo derivazione da sonno.
Grazie mille.
P.
S. Sono in cura con duloxetina 60 mg e 20 gocce di en al giorno per depressione ansiosa.
[#1]
Buonasera a Lei,
come deve interpretare il referto?
Come conclude chi ha refertato questo inutile EEG standard in sola veglia... ossia "nei limiti della norma".
L'esame strumentale neurofisiologico indicato è un
"EEG-Holter delle 24 ore" con referto, tracciato in visione ed in particolare un "ipnogramma".
L' ipnogramma è il grafico della architettura del suo sonno.
Lo studio del suddetto dato consentirà di individuare il vulnus ipnico e pertanto impostare un trattamento adeguato.
L'esame strumentale suddetto e l'ipnogramma andranno poi fatti esaminare ad un Neurologo esperto in Medicina del Sonno.
Cordialmente.
come deve interpretare il referto?
Come conclude chi ha refertato questo inutile EEG standard in sola veglia... ossia "nei limiti della norma".
L'esame strumentale neurofisiologico indicato è un
"EEG-Holter delle 24 ore" con referto, tracciato in visione ed in particolare un "ipnogramma".
L' ipnogramma è il grafico della architettura del suo sonno.
Lo studio del suddetto dato consentirà di individuare il vulnus ipnico e pertanto impostare un trattamento adeguato.
L'esame strumentale suddetto e l'ipnogramma andranno poi fatti esaminare ad un Neurologo esperto in Medicina del Sonno.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#4]
Utente
Ho preso escitalopram 10 mg dal 2010 per depressione ansiosa, sospeso nel giugno 2012 ho dovuto riprenderlo per nuovo episodio depressivo nel febbraio 2013. Risospeso nel 2018 ho avuto una terza ricaduta in gennaio 2019 ma l'escitalopram non ha avuto effetto e sono passato dopo alterne vicende dallo scorso ottobre alla duloxetina 60 mg al giorno più 15 gocce di En la sera e 5 al mattino con buoni risultati.
Vorrei però per l'appunto indagare la sfera del sonno per vedere o verificare se esiste un collegamento con le manifestazioni ansioso depressive. Da sempre, sin da bambino, non ho mai avuto il piacere di un sonno ristoratore, a prescindere dalla durata di 6-8-10-12 ore. Mi sveglio sempre sfinito, come se avessi passato la notte in bianco. A ciò si è sempre aggiunta una attività onirica molto intensa, che in un certo senso vedo come "stancante" essa stessa. È come se la sua intensità minasse la bontà del sonno. L'EEG era per verificare una possibile epilessia notturna ma a questo punto credo di avere fatto un esame non necessario (giustamente andava studiata la fase di sonno). Cosa ne pensa? Grazie per la lettura
Vorrei però per l'appunto indagare la sfera del sonno per vedere o verificare se esiste un collegamento con le manifestazioni ansioso depressive. Da sempre, sin da bambino, non ho mai avuto il piacere di un sonno ristoratore, a prescindere dalla durata di 6-8-10-12 ore. Mi sveglio sempre sfinito, come se avessi passato la notte in bianco. A ciò si è sempre aggiunta una attività onirica molto intensa, che in un certo senso vedo come "stancante" essa stessa. È come se la sua intensità minasse la bontà del sonno. L'EEG era per verificare una possibile epilessia notturna ma a questo punto credo di avere fatto un esame non necessario (giustamente andava studiata la fase di sonno). Cosa ne pensa? Grazie per la lettura
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 07/01/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.