Disturbi neurologici

Buonana Dottori, da oltre due mesi ho cominciato ad accusare disturbi di debolezza alle braccia e alle gambe, con sensazione di bruciore muscolare ai quadricipiti, sensazione di contrattura ai femorali (quando mi piego sul lavandino per lavarmi i denti sento tirare i muscoli o forse il nervo delle gambe posteriori), sensazione della pianta del piede sx addormentata,.
Durante il giorno sento una sensazione di intenso fastidio/pizzicore dalle vertebre cervicali fino alle prime vertebre toraciche che si intensifica verso sera, con sensazione di spossatezza che aumenta in modo corrispondente.
A seguito di un peggioramento della sintomatologia mi sono recato in pronto soccorso, ne è seguito il ricovero per sospetta mielopatia.
Durante il ricovero ho effettuato i potenziali evocati, i quali hanno evidenziato un rallentamento del segnale nella parte dx.
Sono stato dimesso con una diagnosi di compressione midollare causata da due ernie, una in C3-C4, l'altra in C5-C6.
Il neurochirurgo mi ha messo in lista di attesa per operare l'ernia in C3-C4.
Mi è stata prescritta una terapia cortisonica che ha attenuato la sintomatologia che però continua a persistere.
Ho fatto un consulto presso un secondo neurochirurgo, il quale si è dimostrato molto più cauto nei confronti dell'operazione perché non vede in queste compressioni midollare la causa certa della mia sintomatologia.
Lui ha detto che è essenziale prima di tutto escludere patologie neurologiche prima di valutare possibili operazioni.
In questo periodo ho fatto 4 visite neurologiche (tra visite private e ospedaliere) risultate tutte negative.
Negli ultimi giorni ho fatto un'elettromiografia, risultata negativa, per fare poi un quinta visita neurologica, risultata anch'essa negativa.
Il neurologo mi ha detto che avrei potuto fare un'elettroneurografia, ma che essendo i riflessi perfetti non sarebbe poi così necessaria.
Preciso che ho fatto una risonanza magnetica con contrasto all'encefalo con esiti negativi, e una risonanza alla cervicale con e senza contrasto.
Quella con contrasto non ha evidenziato altre patologie, quella senza contrasto le due ernie.
A questo punto avrei bisogno di capire se è necessario fare altro a livello di indagini neurologiche per escludere patologie diverse da quelle provocate dalla compressione midollare.
Se posso quindi focalizzarmi sul tronco come causa della mia sintomatologia.
Cosa ne pensate?

(ho 51 anni di sesso maschile)
Vi ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Buongiorno a Lei,

premesso che:
-io non la ho visitata nè ho preso visione della sua
documentazione sanitaria,
-questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituirsi ad una buona visita specialistica effettuata di persona,
...possiamo parlare di quel che scrive.

Scrive di aver effettuato una RM Rachide Cervicale tant'è che la diagnosi di dimissione recita "...compressione midollare causata da due ernie, una in C3-C4, l'altra in C5-C6..."; quanto scritto in diagnosi parla "evidence based" ossia sulla base di quanto documentato da RM Rachide Cervicale e da Potenziali Evocati.

Allora se le cose stanno come ho scritto i suoi disturbi ossia "...da oltre due mesi ho cominciato ad accusare disturbi di debolezza alle braccia e alle gambe, con sensazione di bruciore... sensazione di contrattura..." sono causati dalle compressioni sul midollo cervicale.

Perchè il tronco-encefalico?
Scrive "...focalizzarmi sul tronco come causa della mia sintomatologia....".

Inoltre sappia che una RM Encefalo esplora i due emisferi cerebrali, il cervelletto ed il tronco-encefalico che nell'insieme costituiscono l'Encefalo.

Ma sono incuriosito dal suo dubbio ossia il tronco come causa dei disturbi.
A cosa pensa?
E perchè non chiede al secondo neurochirurgo a cosa pensava lui, poichè qualcosa dovrà aver pensato, quando le ha detto di escludere altre patologie neurologiche.

Se crede mi faccia sapere.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Dr. Otello, la ringrazio moltissimo per la risposta.
Mi scusi, ma ho fatto confusione nel menzionare il tronco, intendevo dire se mi potevo concentrare sul rachide e più in particolare il tratto cervicale.
Purtroppo non ho modo di chiedere al secondo neurochirurgo qual era il suo sospetto diagnostico, mi ha ricevuto privatamente e dovrei effettuare una nuova visita per poterci parlare. Lui mi ha detto che l'intervento alla cervicale presenta possibili complicazioni e che prima di operare bisogna esser certi che non ci siano possibili patologie neurologiche. Mi ha dato il nominativo del neurologo di riferimento della sua struttura ospedaliera, dicendomi di prendere appuntamento con lui dopo aver fatto EMG ENG e potenziali evocati, qualora il Neurologo l'avesse ritenuto opportuno mi avrebbe riportato da lui. Questo Neurologo però non ha disponibilità a visitarmi prima di febbraio, ma io sarò operato proprio in quel mese, per questo motivo ho fatto EMG e ENG (risultate negative) e ho fissato un appuntamento con altro Neurologo. Il fine era quello di chiedere allo specialista se potevo avere possibili patologie neurologiche e, in caso contrario, entrare nell'ordine delle idee che fosse opportuno essere operato.
Questo è il referto della risonanza magnetica cervicale: Indagine eseguita nelle sole condizioni di base utilizzando sequenze ottenute sui piani di scansione sagittali ed assiali.
A livello C3-C4 si segnala la presenza di grossolana protrusione erniaria in sede posteriore paramediana destra con marcata impronta sul sacco durale, con segni compressivi e iniziale impegno del forame di coniugazione corrispondente . Utile videat specialistico.
A livello C5-C6 si apprezza marcata protrusione del disco intersomatico in sede posteriore mediana, paramediana destra con associate barre disco-osteofitarie che determinano impronta sul sacco durale e riduzione in ampiezza del forame di coniugazione corrispondente. I dischi intersomatici compresi tra C4-C5 e C6-C7 sono assottigliati, protrusi in sede posteriore mediana-paramediana bilaterale. Diffusi segni di artropatia degenerativa specie al tratto distale.
Questa quanto riportato nel foglio di dimissioni dell'ospedale dopo il ricovero: "dato il reperto dei potenziali evocati, può essere indicato intervento per compressione midollare C3-C4".
Quello che non ho chiesto al dottore durante l'ultima visita neurologica è che altro potevo fare per escludere patologie neurologiche. Ci sono malattie che potrebbero sfuggire alle viste/esami già fatti?
Nel ringraziarla ancora per l'attenzione la saluto cordialmente.