Disturbi generalizzati dopo herpes zoster

Salve dottori, vi scrivo per avere più pareri in merito ad una situazione che non mi coinvolge direttamente, ma che tratta del mio compagno che ha 29 anni.
Un anno fa dopo una febbre alta sparita nell'arco di 24h, dopo circa 1 mese si è rivelato un herpes zoster (la presenza delle eruzioni cutanee che ha permesso la diagnosi è stata minima, circa 4 puntini) dopo cura effettuata con aciclovir ecc cominciano alcuni dolori al petto lancinanti, senso di formicolio al braccio, dolore alla testa che si irradia dalla cervicale appunto fino alle tempie.
Andiamo dal neurologo, responso della visita: nevralgia post herpetica e somatizzazioni, dunque cura con lyrica da 25mg, mattina e sera inizialmente, fino ad arrivare ad un dosaggio di 75mg mattina e sera.
Dopo 2-3 mesi nessun miglioramento, torniamo dal neurologo diminuiamo il dosaggio di lyrica e prescrive pregalin gocce, e daparox per un 10 giorni a dosaggio minimo, dopo 4 giorni ha cominciato a sentirsi sempre più male così decide il mio compagno di voler staccare la cura (gradualmente come previsto).
Pensiamo possa avere qualcosa ai nervi, effettuiamo elettromiografia ma è tutto nella norma, si pensa che dopo aver fatto lavori pesanti che richiedono sforzi di schiena possa avere qualcosa alla schiena, così facciamo radiografia completa della colonna.
Risultato: raddrizzamento cervicale, c5-c7 con spazi ridotti, scoliosi, lordosi, ecc accentuate, inizio di spoliandrosi.
Così ci rivolgiamo a un ortopedico, che dopo una visita asserisce che non ha nulla e che ha bisogno di un neuropsichiatra.
I dolori persistono, il medico generico ritiene non opportuno un neuropsichiatra, e successivamente circa 1 e mezzo fa rispunta l'herpes.
Eruzione cutanea sempre minima, cura con aciclovir, punture di dobetin 5000 ecc.
Adesso i dolori continuano persistere e sembrano principalmente concentrati più sulla testa, al collo, descrive il tutto come scosse, fitte, così decidiamo di fare una risonanza all'encefalo e al midollo cervicale: risultato nessun problema.
Adesso la mia domanda dottori è la seguente: Dopo tanto dolore per tanto tempo, può il cervello aver registrato quei dolori fissi?
Può davvero far stare così male fisicamente?
Ormai anche gli antidolorifici classici fanno ben poco, lyrica non ne prende più.
A chi è più giusto rivolgersi per poter risolvere questo problema e che cos'è?
La qualità della vita viene compromessa, i dolori sono così forti che lo costringono a non poter svolgere le sue attività quotidiane normalmente, e dopo un anno io mi metto nei suoi panni e capisco che è stanco ed è anche normale demoralizzarsi.
Possono essere un insieme di cose chd si sono ingarbugliate tra loro?
A quale specialista è piu giusto rivolgersi?
Aspetto una risposta, e vi ringrazio infinitamente in anticipo, e mi scuso se il mio discorso possa risultare un po' confuso e troppo schematico, ma è difficile riassumere tutto un anno alla perfezione.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

ovviamente a distanza non è possibile stabilire l’origine della sintomatologia, comunque ben descritta.
Come prima impressione verrebbe da pensare ad una possibile nevralgia post-erpetica associata a possibili disturbi psicosomatici. In ogni caso tale ipotesi lascia il tempo che trova.
Il consiglio che Le posso dare è di rivolgersi ad un centro specializzato in terapia del dolore dove potrà eseguire eventuali esami diagnostici, avere una diagnosi corretta e, soprattutto, un’adeguata terapia.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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