Vuoti di memoria, dimenticanze, panico
Buonasera,
Sono una ragazza di 30 anni.
Lavoro, faccio attività fisica, esco con gli amici: insomma, tutto quello che una ragazza di 30 anni dovrebbe fare.
Sono da 6 anni sclerodermica, ma è tutto sotto controllo.
Non prendo farmaci, sono però sotto controllo.
Ma da un paio di mesi, ormai, ho sempre di più continui vuoti di memoria: non ricordo le parole, non ricordo la via di dove abito, il codice del conto.
A volte non ricordo nemmeno dove mi trovo.
E questa cosa quando mi accade mi agita.
Ogni tanto mi arrivano anche dei forti giramenti di testa.
Non proprio in concomitanza con l’accaduto, e non sempre.
L’ultima volta sono entrata in doccia e un secondo dopo sono dovuta uscita perché ero convinta di essere ancora vestita.
Quando in realtà non era vero.
Insomma, inizia a venirmi un po’ di ansietta.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie.
Sono una ragazza di 30 anni.
Lavoro, faccio attività fisica, esco con gli amici: insomma, tutto quello che una ragazza di 30 anni dovrebbe fare.
Sono da 6 anni sclerodermica, ma è tutto sotto controllo.
Non prendo farmaci, sono però sotto controllo.
Ma da un paio di mesi, ormai, ho sempre di più continui vuoti di memoria: non ricordo le parole, non ricordo la via di dove abito, il codice del conto.
A volte non ricordo nemmeno dove mi trovo.
E questa cosa quando mi accade mi agita.
Ogni tanto mi arrivano anche dei forti giramenti di testa.
Non proprio in concomitanza con l’accaduto, e non sempre.
L’ultima volta sono entrata in doccia e un secondo dopo sono dovuta uscita perché ero convinta di essere ancora vestita.
Quando in realtà non era vero.
Insomma, inizia a venirmi un po’ di ansietta.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie.
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Dr. Mauro Colangelo
Neurologo, Neurochirurgo
6.6k 358
Gentile Paziente,
Onestamente è alquanto difficile porre in correlazione la fenomenologia da lei descritta con la condizione clinica da cui dice di essere affetta e per la quale riferisce di non essere sottoposta ad alcun trattamento specifico. Il disturbo da lei lamentato può essere interpretato più che come espressione di un deterioramento cognitivo, impensabile alla sua giovane età, piuttosto come manifestazione di deficit di concentrazione che può essere ascritto ad un disturbo del tono dell’umore. Siamo ovviamente nel campo di ipotesi che possono essere solo verificate attraverso una valutazione specialistica da parte di un neurologo, cui le suggerisco di rivolgersi in caso di persistenza del fenomeno.
Cordialmente
Onestamente è alquanto difficile porre in correlazione la fenomenologia da lei descritta con la condizione clinica da cui dice di essere affetta e per la quale riferisce di non essere sottoposta ad alcun trattamento specifico. Il disturbo da lei lamentato può essere interpretato più che come espressione di un deterioramento cognitivo, impensabile alla sua giovane età, piuttosto come manifestazione di deficit di concentrazione che può essere ascritto ad un disturbo del tono dell’umore. Siamo ovviamente nel campo di ipotesi che possono essere solo verificate attraverso una valutazione specialistica da parte di un neurologo, cui le suggerisco di rivolgersi in caso di persistenza del fenomeno.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 17/11/2019.
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