Elettricità, danni ai tessuti
Salve dottori, volevo fare una domanda tecnica per riuscire a capire con chiarezza la provenienza di determinati sintomi.
Ieri stavo lavorando al computer, con lo stesso in carica nella presa.
Ad un certo punto ho cominciato a notare una specie di leggera vibrazione allo scorrere della mano sullo chassis in metallo del portatile.
Informandomi sembra essere una specie di ritorno della massa e/o bassa tensione scaricata sulla scocca.
Fatto sta che è da ieri stesso che avverto il braccio destro come indolenzito. Non sento dolore ma è come se i movimenti fossero leggermente più macchinosi e faticosi.
Mi è sorto quindi il dubbio che questa, all'apparenza innocua situazione, possa aver provocato dei danni ai tessuti del braccio avendo lavorato col computer in carica per più o meno 2 ore.
Sarei molto lieto se voi professori poteste delucidarmi sull'accaduto, e se sia il caso di verificare la cosa con uno specialista, o archiviarla come suggestione.
Ringrazio infinitamente per il servizio impeccabile e fondamentale che fornite alla comunità.
Ieri stavo lavorando al computer, con lo stesso in carica nella presa.
Ad un certo punto ho cominciato a notare una specie di leggera vibrazione allo scorrere della mano sullo chassis in metallo del portatile.
Informandomi sembra essere una specie di ritorno della massa e/o bassa tensione scaricata sulla scocca.
Fatto sta che è da ieri stesso che avverto il braccio destro come indolenzito. Non sento dolore ma è come se i movimenti fossero leggermente più macchinosi e faticosi.
Mi è sorto quindi il dubbio che questa, all'apparenza innocua situazione, possa aver provocato dei danni ai tessuti del braccio avendo lavorato col computer in carica per più o meno 2 ore.
Sarei molto lieto se voi professori poteste delucidarmi sull'accaduto, e se sia il caso di verificare la cosa con uno specialista, o archiviarla come suggestione.
Ringrazio infinitamente per il servizio impeccabile e fondamentale che fornite alla comunità.
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Egregio Paziente,
dal suo resoconto anamnestico si desume che la sensazione di "parestesia" da lei avvertita sia cronologicamente contestuale all'episodio che ha descritto e non fosse ad esso preesistente. Descritto come tale, anche se con un lieve indolenzimento, non ritengo che costituisca una vera ragione di preoccupazione, ma se dovesse verificarne una persistenza nel tempo, allora potrebbe essere opportuno consultare un neurologo per un esame più approfondito e per essere instradato verso eventuali ed appropriate indagini.
Cordialmente
dal suo resoconto anamnestico si desume che la sensazione di "parestesia" da lei avvertita sia cronologicamente contestuale all'episodio che ha descritto e non fosse ad esso preesistente. Descritto come tale, anche se con un lieve indolenzimento, non ritengo che costituisca una vera ragione di preoccupazione, ma se dovesse verificarne una persistenza nel tempo, allora potrebbe essere opportuno consultare un neurologo per un esame più approfondito e per essere instradato verso eventuali ed appropriate indagini.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 499 visite dal 09/11/2019.
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