Paura Inizio terapia per cefalea tensiva
Salve,
penso che potrete leggere gli altri consulti, attualmente sono in cura con Rivotril (18gocce), la diagnosi è di cefalea muscolo tensiva
dovrei iniziare una terapia cosi' impostata:
8ml desametasone per 3 gg
4ml desametasone per 2gg
10 gg compresse deltacortene a scalare con mezza dopo 5gg per poi terminarla
pantoprazolo come protettore gastrico
Scalare le gocce di rivotril due gocce a settimana fino ad arrivare a 8, e nello stesso tempo inserire il laroxyl 5 gocce al mattino la prima settimana, per poi passare a una dose di 10 (mattina) +5 (sera) tutti i giorni
massoterapia
Le due cose che mi fanno paura di questa terapia sono i possibili effetti collaterali del desametasone, del laroxyl, e l'utilizzo contemporaneo di Rivotril e Laroxyl, e non vorrei che si passi da una dipendenza da rivotril, a una dipendenza da rivotril e laroxyl.
La sostituzione del Rivotril è stata indicata perchè per la neurologa è piu' indicato il laroxyl, e il rivotril mi produce un effetto miorilassante (per lei 18 gocce sono troppe e a lungo andare il rivotril, da problemi di memoria ecc.. )
volevo avere un parere in merito
Grazie
penso che potrete leggere gli altri consulti, attualmente sono in cura con Rivotril (18gocce), la diagnosi è di cefalea muscolo tensiva
dovrei iniziare una terapia cosi' impostata:
8ml desametasone per 3 gg
4ml desametasone per 2gg
10 gg compresse deltacortene a scalare con mezza dopo 5gg per poi terminarla
pantoprazolo come protettore gastrico
Scalare le gocce di rivotril due gocce a settimana fino ad arrivare a 8, e nello stesso tempo inserire il laroxyl 5 gocce al mattino la prima settimana, per poi passare a una dose di 10 (mattina) +5 (sera) tutti i giorni
massoterapia
Le due cose che mi fanno paura di questa terapia sono i possibili effetti collaterali del desametasone, del laroxyl, e l'utilizzo contemporaneo di Rivotril e Laroxyl, e non vorrei che si passi da una dipendenza da rivotril, a una dipendenza da rivotril e laroxyl.
La sostituzione del Rivotril è stata indicata perchè per la neurologa è piu' indicato il laroxyl, e il rivotril mi produce un effetto miorilassante (per lei 18 gocce sono troppe e a lungo andare il rivotril, da problemi di memoria ecc.. )
volevo avere un parere in merito
Grazie
[#1]
Buongiorno
se il cortisonico le è stato prescritto per la cefalea evidentemente la neurologa ritiene che non sia, o non sia solo una forma muscolo-tensiva. In quest'ottica il Laroxyl appare più indicato del Rivotril. In ogni caso l'associazione tra i due farmaci non è controindicata. Potrebbe solo esserci un potenziamento dell'effetto sedativo.
Auguri
se il cortisonico le è stato prescritto per la cefalea evidentemente la neurologa ritiene che non sia, o non sia solo una forma muscolo-tensiva. In quest'ottica il Laroxyl appare più indicato del Rivotril. In ogni caso l'associazione tra i due farmaci non è controindicata. Potrebbe solo esserci un potenziamento dell'effetto sedativo.
Auguri
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Gentile Paziente, poichè per la prescrizione di tipo specialistico ritengo abbia già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare un'ipotesi che spesso non viene presa in considerazione: il ruolo che nell'insorgenza della cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola.
Le è stata diagnosticata una Cefalea Primaria, (le principali cefalee primarie sono l’Emicrania e la Cefalea di tipo Tensivo; consideri che il termine muscolo-tensiva è stato cancellato da tempo). Si tratta di cefalee di cui non si conosce la causa: questa diagnosi dovrebbe preliminarmente aver escluso la possibilità che si tratti invece di una cefalea secondaria, quale é appunto la Cefalea derivante da problemi alla masticazione e all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
La terapia di questo tipo di cefalea non è farmacologica.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet, alla pagina Patologie trattate- Cefalea , e leggendo gli articoli che si aprono con questi link: se si riconosce nella problematica che illustrano, eventualmente mi faccia sapere.
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.studiober.com/cms/ckfinder/userfiles/files/04%20L'orientamento%20nella%20ricerca(1).pdf
Per tutto quanto sopra, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza neurologica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM e Cefalea.
Cordiali saluti ed auguri
Le è stata diagnosticata una Cefalea Primaria, (le principali cefalee primarie sono l’Emicrania e la Cefalea di tipo Tensivo; consideri che il termine muscolo-tensiva è stato cancellato da tempo). Si tratta di cefalee di cui non si conosce la causa: questa diagnosi dovrebbe preliminarmente aver escluso la possibilità che si tratti invece di una cefalea secondaria, quale é appunto la Cefalea derivante da problemi alla masticazione e all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
La terapia di questo tipo di cefalea non è farmacologica.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet, alla pagina Patologie trattate- Cefalea , e leggendo gli articoli che si aprono con questi link: se si riconosce nella problematica che illustrano, eventualmente mi faccia sapere.
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.studiober.com/cms/ckfinder/userfiles/files/04%20L'orientamento%20nella%20ricerca(1).pdf
Per tutto quanto sopra, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza neurologica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM e Cefalea.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.6k visite dal 30/10/2019.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.