sindrome psico organica 1 tipo frontale
Salve, desideravo sapere se fosse possibile guarire dalla sindrome psico organica 1 tipo frontale.
Questa è la diagnosi effettuata a mia madre dopo svariate visite neuropsichiatriche e dopo i risultati della RM.
Mia madre ha 70 anni e dall'essere una donna iperattiva adesso vedo che si spegne giorno dopo giorno.
Tutto è accaduto circa 2 anni fa quando è stata affetta da glaucoma, dopo aver effettuato un intervento abbastanza invasivo il terzo giorno dall'intervento è ritornata a lavorare, ed è stata licenziata dopo 25 anni di operatività.
Giorno dopo giorno ho visto che si spegne a sempre di più, pensavo fosse depressione quindi consultando uno specialista mi ha consigliato di aspettare qualche tempo per potersi riprendere da sola (pensava fosse una fase), invece non è stato così. Ha cominciato ad avere movimenti rallentati e chiudersi in se stessa, non riusciva a fare quello che è nel quotidiano (alzarsi dalla sedia, portare il bicchiere alla bocca). Quindi ho deciso di fargli fare una RM encefalo, riporto la diagnosi.
Sistema ventricolare in asse. Strutture mediane in asse. Corpo calloso e regione infundibilo-ipofisiaria nei limiti della norma. siscreto ampliamento degli spazi subaracnoidei celebrarlo prevalentemente nei versanti frontali e parietali in senso atrofico. Apprezzabili multile gliorichr nel contesto della sostanza bianca cerebrale sottocorticali e periventricolare prevalentemente lungo i versanti giunzionale a carattere microangiopatico con associata tenue ioerintensita' periventricolare a cappuccio di tipo leucoaraiosico in assenza di focolai di restrizione della diffusita' molecolare al bilancio DWI/ADC
Paradiso logico ampliamento degli spazi perivascolari in sede di commisurato anteriore.
Diffusa ioerotosi Recale frontale interna.
Dopo svariate terapie a base principalmente di citocolina, ad oggi prende come farmaci il brintellix ed il madopar. Devi essere sincera che da quando fa questa cura ho visto molti progressi, soprattutto a livello motorio. Il problema persistere a carattere dell'umore, ha perso interesse verso tutto e tutti, non pensa due volte a ciò che deve dire e vive in fasi altalenanti, ci sono giorni che è chiusa in se stessa.
La mia domanda è solo una. . . È possibile guarire dalla sindrome psico organica o mi dovrò rassegnare ad avere una mamma diversa da quella che ho sempre conosciuto.
Grazie in anticipo
Questa è la diagnosi effettuata a mia madre dopo svariate visite neuropsichiatriche e dopo i risultati della RM.
Mia madre ha 70 anni e dall'essere una donna iperattiva adesso vedo che si spegne giorno dopo giorno.
Tutto è accaduto circa 2 anni fa quando è stata affetta da glaucoma, dopo aver effettuato un intervento abbastanza invasivo il terzo giorno dall'intervento è ritornata a lavorare, ed è stata licenziata dopo 25 anni di operatività.
Giorno dopo giorno ho visto che si spegne a sempre di più, pensavo fosse depressione quindi consultando uno specialista mi ha consigliato di aspettare qualche tempo per potersi riprendere da sola (pensava fosse una fase), invece non è stato così. Ha cominciato ad avere movimenti rallentati e chiudersi in se stessa, non riusciva a fare quello che è nel quotidiano (alzarsi dalla sedia, portare il bicchiere alla bocca). Quindi ho deciso di fargli fare una RM encefalo, riporto la diagnosi.
Sistema ventricolare in asse. Strutture mediane in asse. Corpo calloso e regione infundibilo-ipofisiaria nei limiti della norma. siscreto ampliamento degli spazi subaracnoidei celebrarlo prevalentemente nei versanti frontali e parietali in senso atrofico. Apprezzabili multile gliorichr nel contesto della sostanza bianca cerebrale sottocorticali e periventricolare prevalentemente lungo i versanti giunzionale a carattere microangiopatico con associata tenue ioerintensita' periventricolare a cappuccio di tipo leucoaraiosico in assenza di focolai di restrizione della diffusita' molecolare al bilancio DWI/ADC
Paradiso logico ampliamento degli spazi perivascolari in sede di commisurato anteriore.
Diffusa ioerotosi Recale frontale interna.
Dopo svariate terapie a base principalmente di citocolina, ad oggi prende come farmaci il brintellix ed il madopar. Devi essere sincera che da quando fa questa cura ho visto molti progressi, soprattutto a livello motorio. Il problema persistere a carattere dell'umore, ha perso interesse verso tutto e tutti, non pensa due volte a ciò che deve dire e vive in fasi altalenanti, ci sono giorni che è chiusa in se stessa.
La mia domanda è solo una. . . È possibile guarire dalla sindrome psico organica o mi dovrò rassegnare ad avere una mamma diversa da quella che ho sempre conosciuto.
Grazie in anticipo
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Gentile Utente,
dal suo resoconto anammnestico si deduce che la sua mamma sia affetta dalla variante comportamentale della demenza fronto-temporale, essendo prevalentemente coinvolto il lobo frontale e che si distingue dalla variante afasia progressiva in cui è maggiormente interessato il lobo temporale.
La demenza frontotemporale di solito progredisce gradualmente ma la velocità di progressione è variabile; purtroppo non esiste una terapia specifica ed il trattamento è generalmente di supporto. Tuttavia, a completamento delle indagini sinora eseguite, io riterrei indicato suggerire l’esecuzione di una PET con desossiglucosio marcato con fluoro-18 (18F) (fluorodeossiglucosio) che è fondamentale per differenziare la malattia di Alzheimer dalla demenza frontotemporale.
Cordialmente
dal suo resoconto anammnestico si deduce che la sua mamma sia affetta dalla variante comportamentale della demenza fronto-temporale, essendo prevalentemente coinvolto il lobo frontale e che si distingue dalla variante afasia progressiva in cui è maggiormente interessato il lobo temporale.
La demenza frontotemporale di solito progredisce gradualmente ma la velocità di progressione è variabile; purtroppo non esiste una terapia specifica ed il trattamento è generalmente di supporto. Tuttavia, a completamento delle indagini sinora eseguite, io riterrei indicato suggerire l’esecuzione di una PET con desossiglucosio marcato con fluoro-18 (18F) (fluorodeossiglucosio) che è fondamentale per differenziare la malattia di Alzheimer dalla demenza frontotemporale.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 12/09/2019.
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