Stanchezza cronica?
Ho 33 anni, lavoro come impiegato in una pubblica amministrazione. Volevo porre alla vostra attenzione un quesito. Dall'età di 17 anni ho cominciato ad avvertire un senso di stanchezza mentale. Dopo nemmeno dieci minuti di studio era come se non riuscissi a "immagazzinare" più nulla. Tutto ciò che cercavo di memorizzare spariva completamente. Con molto sacrificio ho conseguito il diploma di ragioniere. Questo problema però si è manifestato negli anni dell'università in maniera più marcata tanto che un anno dopo essermi iscritto decisi di abbandonare gli studi. Indipendentemente dalla piacevolezza o meno di ciò che andavo a studiare era (è) come se il cervello si rifiutasse di acquisirlo. Ai pochi minuti di studio seguiva un senso di stanchezza sia mentale che fisica. Oggi, a 33 anni, continuo ad avvertire questa sensazione. Anche quando seguo dei corsi di formazione, dopo 10-15 minuti mi prende una sonnolenza tale da costringermi ad allontanarmi. In ufficio, inoltre, non riesco a dialogare con un collega di questioni relative al lavoro, la mia testa chiude l'audio e avverto un'avvisaglia di sonnolenza.
Non so se sono stato sufficientemente chiaro in questa esposizione. Un ultimo dettaglio: non sono riuscito francamente (tornando indietro nel tempo) ad individuare eventi tali da giustificare in qualche modo la comparsa dei sintomi descritti. Nessun trauma (ne fisico, ne psicologico), nessuna carenza vitaminica, esami regolari.
Sperando di ricevere un vostro parere, vi porgo cordiali saluti
Non so se sono stato sufficientemente chiaro in questa esposizione. Un ultimo dettaglio: non sono riuscito francamente (tornando indietro nel tempo) ad individuare eventi tali da giustificare in qualche modo la comparsa dei sintomi descritti. Nessun trauma (ne fisico, ne psicologico), nessuna carenza vitaminica, esami regolari.
Sperando di ricevere un vostro parere, vi porgo cordiali saluti
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Gentile utente,
La sindrome che lei descrive potrebbe rientrare nella diagnosi di sindrome da stanchezza cronica, tuttavia si tratta di una diagnosi che si fa dopo averne escluso altre, che condividono stessi sintomi e limiti prestazionali, la più comune è la depressione minore (o distimia). In entrambi i casi comunque si tratta di forme trattabili farmacologicamente, con terapie simili.
La sindrome che lei descrive potrebbe rientrare nella diagnosi di sindrome da stanchezza cronica, tuttavia si tratta di una diagnosi che si fa dopo averne escluso altre, che condividono stessi sintomi e limiti prestazionali, la più comune è la depressione minore (o distimia). In entrambi i casi comunque si tratta di forme trattabili farmacologicamente, con terapie simili.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 23/02/2009.
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