Strana sensazione di formicolio.
Dopo aver superato due mesi di fascicolazioni alla palpebra sinistra pensavo fosse tutto finito. Invece, passato questo problema ne è insorto un altro. Circa 5 giorni fa ho notato che tenendo il piede sinitro a riposo riesco ad avvertire all'estremità dell'alluce, dell'illice e del trillice una sorta di formicolio molto lieve, quasi impercettibile che è quasi costante. Inoltre ho un fastidio dietro al ginocchio, all'altezza della fossa poplitea. Premetto che questa gamba è quella che "muovo per ansia" con il classico movimento di "saltellamento" e metto come "perno" proprio quelle tre dita del piede. La sensazione che sento s'interrompe completamente quando non ci pongo caso ma anche al mattino al risveglio (fin quando non ricordo del problema e sembri comparire) e mentre cammino (in questa fase non ho nessun problema di deambulazione); è capitato invece che ho provato la sensazione di una "puntura di spillo" nel braccio destro anche se non ci ho dato peso avendola avvertita molto molto di rado negli anni passati. Essendo un soggetto molto ansioso purtroppo sono cascato nella trappola dell'auto-diagnosi e la mia ipocondria ha dunque trovato pane per i suoi denti. Essendo uno studente universitario sto preparando degli esami in questo periodo ed è proprio da due mesi che ho avuto un grande cambiamento nella mia vita (partendo dal fatto che ho completamente rimosso nicotina e qualsivoglia tipo di fumo dalla mia vita, ho incominciato la palestra, ecc.). Sono sempre stato un soggetto sano, l'unico fatto di rilevanza clinica è la mia allergia ai farmaci chinolonici. Grazie per il Vostro tempo.
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Gentile Utente,
non vedo elementi di particolare preoccupazione, la sintomatologia che riferisce potrebbe avere un’origine ansiosa, stia tranquillo. Se dovesse persistere si rivolga al medico curante per una valutazione diretta del caso.
Cordiali saluti
non vedo elementi di particolare preoccupazione, la sintomatologia che riferisce potrebbe avere un’origine ansiosa, stia tranquillo. Se dovesse persistere si rivolga al medico curante per una valutazione diretta del caso.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 04/06/2019.
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