Dolore costante al rachide cervicale e vertigini
Buon pomeriggio.
Non sono sicuro di aver individuato il settore medico di competenza per il quesito che pongo.
Sono tre anni che avverto dolori e dolorini vari che spaziano tra rachide cervicale, lato sinistro del collo, trapezio, braccio sinistro (bicipite, tricipite e raramente avambraccio) e più raramente sterno e torace. Tre anni fa ebbi anche alcuni episodi di forte tachicardia.
In un primo momento, attribuendo i sintomi a problematiche di natura cardiaca, ho dato inizio ad una lunga serie di controlli (ecg, ecg da sforzo, ecocardiogramma e holter), gli ultimi dei quali eseguiti nei mesi di aprile e maggio del 2019.
Tali controlli non hanno mai rilevato anomalie.
Il vero problema adesso è la qualità della mia vita, decisamente peggiorata.
Il collo, che sento sempre molto rigido, mi fa sempre più male e riesco a ruotarlo con grande fatica (tra scricchiolii vari), soprattutto a sinistra (dove sento sempre dolore).
A ciò si è aggiunto da almeno un mese un senso di pesantezza alla testa e di stanchezza degli occhi.
Da almeno tre settimane percepisco frequenti vertigini, un senso di sbandamento con annessa nausea e spesso mi sveglio con un senso di affaticamento alle mandibole (a volte anche dolore).
Penso che il quadro descritto renda in modo efficace il disagio che provo, sul quale credo si stia innestando anche un senso di ansia quasi costante.
All'esito di una recente visita fisiatrica, mi è stata riscontrata una cervicobrachialgia ed una severa maloccusione di seconda classe (retrognatismo).
A giorni eseguirò una RM del rachide cervicale e del rachide lombosacrale.
Ciò premesso, secondo voi ci sono elementi per poter arrivare ad una diagnosi attendibile e risolutiva?
La cosa mi sarebbe di gran conforto.
Vi ringrazio sin d'ora per il tempo che vorrete dedicare al mio quesito
Non sono sicuro di aver individuato il settore medico di competenza per il quesito che pongo.
Sono tre anni che avverto dolori e dolorini vari che spaziano tra rachide cervicale, lato sinistro del collo, trapezio, braccio sinistro (bicipite, tricipite e raramente avambraccio) e più raramente sterno e torace. Tre anni fa ebbi anche alcuni episodi di forte tachicardia.
In un primo momento, attribuendo i sintomi a problematiche di natura cardiaca, ho dato inizio ad una lunga serie di controlli (ecg, ecg da sforzo, ecocardiogramma e holter), gli ultimi dei quali eseguiti nei mesi di aprile e maggio del 2019.
Tali controlli non hanno mai rilevato anomalie.
Il vero problema adesso è la qualità della mia vita, decisamente peggiorata.
Il collo, che sento sempre molto rigido, mi fa sempre più male e riesco a ruotarlo con grande fatica (tra scricchiolii vari), soprattutto a sinistra (dove sento sempre dolore).
A ciò si è aggiunto da almeno un mese un senso di pesantezza alla testa e di stanchezza degli occhi.
Da almeno tre settimane percepisco frequenti vertigini, un senso di sbandamento con annessa nausea e spesso mi sveglio con un senso di affaticamento alle mandibole (a volte anche dolore).
Penso che il quadro descritto renda in modo efficace il disagio che provo, sul quale credo si stia innestando anche un senso di ansia quasi costante.
All'esito di una recente visita fisiatrica, mi è stata riscontrata una cervicobrachialgia ed una severa maloccusione di seconda classe (retrognatismo).
A giorni eseguirò una RM del rachide cervicale e del rachide lombosacrale.
Ciò premesso, secondo voi ci sono elementi per poter arrivare ad una diagnosi attendibile e risolutiva?
La cosa mi sarebbe di gran conforto.
Vi ringrazio sin d'ora per il tempo che vorrete dedicare al mio quesito
[#1]
Gentile Utente,
la diagnosi di cervicobrachialgia, dai sintomi che riferisce, è concreta, ovviamente bisogna risalire alla causa e la RM è il migliore esame in tal senso, per cui faccia le RM e, se vuole, può farci sapere l’esito.
Secondo elemento, la malocclusione, Le consiglio di rivolgersi ad uno gnatologo per avere un parere diretto ed un’eventuale adeguata terapia.
Cordiali saluti
la diagnosi di cervicobrachialgia, dai sintomi che riferisce, è concreta, ovviamente bisogna risalire alla causa e la RM è il migliore esame in tal senso, per cui faccia le RM e, se vuole, può farci sapere l’esito.
Secondo elemento, la malocclusione, Le consiglio di rivolgersi ad uno gnatologo per avere un parere diretto ed un’eventuale adeguata terapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Utente
Buongiorno dottore.
Ho rititato i referti delle due risonanze.
Settimana prossima li sottopporro' al fisiatra che mi sta seguendo, ma gradirei tanto una Sua valutazione, anche se basata solo su quanto riesco qui a riferire.
Riporto gli esiti:
Rachide lombo sacrale
Riduzione fisiologica lordosi
Segni di atropatia degenerativa prevalentemente interapofisaria.
Protrusione focale posteriore mediana del disco intersomatico L5 - S1 che impronta la banda subaracnoidea anteriore. Il relativo disco intersomatico presenta segni di disidratazione.
La spongiosa delle limitanti somatiche affrontate presenta alterazione del segnale da manifestazioni osteocondrosiche di tipo misto.
Normale morfologia, volume e segnale del midollo spinale e del cono midollare.
Normale ampiezza del canale vertebrale.
Rachide cervicale
Riduzione della fisiologica lordosi. Segni di cervicouncoatrosi.
Protrusione posteriore mediana del disco intersomatico C5 - C6 con lieve impronta sulla banda subaracnoidea anteriore.
I dischi intersomatici esaminati presentano segni di disidratazione.
Normale morfologia, volume e segnale del midollo spinale.
Normale ampiezza del canale vertebrale.
Attendo una Sua valutazione.
Ho rititato i referti delle due risonanze.
Settimana prossima li sottopporro' al fisiatra che mi sta seguendo, ma gradirei tanto una Sua valutazione, anche se basata solo su quanto riesco qui a riferire.
Riporto gli esiti:
Rachide lombo sacrale
Riduzione fisiologica lordosi
Segni di atropatia degenerativa prevalentemente interapofisaria.
Protrusione focale posteriore mediana del disco intersomatico L5 - S1 che impronta la banda subaracnoidea anteriore. Il relativo disco intersomatico presenta segni di disidratazione.
La spongiosa delle limitanti somatiche affrontate presenta alterazione del segnale da manifestazioni osteocondrosiche di tipo misto.
Normale morfologia, volume e segnale del midollo spinale e del cono midollare.
Normale ampiezza del canale vertebrale.
Rachide cervicale
Riduzione della fisiologica lordosi. Segni di cervicouncoatrosi.
Protrusione posteriore mediana del disco intersomatico C5 - C6 con lieve impronta sulla banda subaracnoidea anteriore.
I dischi intersomatici esaminati presentano segni di disidratazione.
Normale morfologia, volume e segnale del midollo spinale.
Normale ampiezza del canale vertebrale.
Attendo una Sua valutazione.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.5k visite dal 27/05/2019.
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