Senso di stordimento e malessere indefinibile
Non so se sia la sezione giusta perché obbiettivamente non so bene che cosa ho. So che può sembrare paradossale ma in effetti io non riesco a descrivere i sintomi nemmeno a me stessa. Faccio un resoconto affinché magari possiate aiutarmi a capire. Circa tre settimane fa ho avuto un improvviso "calo", mi sentivo "stordita", mi sentivo come svenire e lo spavento aumentava la sensazione. Avevo forte nausea e ho vomitato. Ho pensato fosse indigestione dato che era una settimana che stando a casa di parenti mangiavo più del mio abituale e in più avevo esagerato con gli alcolici (tendenza abituale che almeno qui in anonimo posso ammettere). Solo che nonostante avessi rimesso quella sensazione di "vertigine" non passava, mi sentivo morire, ero pallida, sudavo, poi freddo, insomma, un incubo per almeno mezzora, poi mi ripresi un po'. Nei giorni seguenti ad ogni pasto non riuscivo a mangiare, nausea forte e se mangiavo tornava quella sensazione di "calo e stordimento", per poi passare. Avevo anche acidità e mi è stato prescritto un gastroprotettore e gaviscon. Il gastroprotettore ha aumentato la sensazione di stordimento, amplificandola, quindi lo evitai e continuai il gaviscon. Nel giro di una settimana stavo meglio e ripresi a mangiare, sebbene spesso subito dopo il pasto avessi attacchi di diarrea, cosa che comunque mi capita spesso (l'impulso di andar subito in bagno dopo mangiato), quindi non ci diedi troppo peso. Ora a distanza di qualche settimana pur avendo curato l'alimentazione introducendi più verdure, pur avendo eliminato gli alcolici (ero solita bere almeno 3, 4 bicchieri di rosso dopo cena), pur avendo introdotto esercizio fisico, ora è ugualmente tornato questo malessere. In questi giorni mi è capitato la prima volta 4 giorni fa, mi sveglio, vado in bagno e dopo la defecazione avverto doloretti al ventre simili al ciclo (che io soffro molto ma ero a metà mese). Dopo questa sensazione parte il senso di stordimento, nausea e calo. Idem nei giorni dopo ma direttamente al risveglio. Oggi invece mi è venuto in macchina, stavo per andare a cena fuori. Ho pensato a qualcosa di psicologico dato che temo molto di star male in pubblico ma anche a casa poi in parte ha continuato. I sintoni sono debolezza, senso di testa vuota, sensazione alle orecchie come quando senti musica forte e il silenzio fischia, vista un po' strana, dilatata e poco nitida. Ho pensato
alla pressione, alla cervicale, agli ormoni del mio ciclo, a qualcosa di gastrico intestinale e ovviamente a cose peggiori o di carattere psicosomatico. Per ora ho solo fatto una visita cardiologica e sto bene. Sono confusa, scoraggiata e preoccupata e mi sento in colpa per chi ho attorno dato che se sto male divento un peso. Aggiungo che talvolta in passato mi era capitato di aver cali se entravo in luoghi caldi o avere vampate improvvise o senso di "stordimento", ma rari. Ora molto di più e mi sembra di essere lontana dalla realtà e malessere, così ho sempre "paura". Non so che fare.
alla pressione, alla cervicale, agli ormoni del mio ciclo, a qualcosa di gastrico intestinale e ovviamente a cose peggiori o di carattere psicosomatico. Per ora ho solo fatto una visita cardiologica e sto bene. Sono confusa, scoraggiata e preoccupata e mi sento in colpa per chi ho attorno dato che se sto male divento un peso. Aggiungo che talvolta in passato mi era capitato di aver cali se entravo in luoghi caldi o avere vampate improvvise o senso di "stordimento", ma rari. Ora molto di più e mi sembra di essere lontana dalla realtà e malessere, così ho sempre "paura". Non so che fare.
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Gentile Paziente,
dalla sua accurata descrizione anamnestica emergono almeno due aspetti che a mio avviso vanno considerati. Il primo è di un verosimile coinvolgimento epato-intestinale, anche in relazione all'abuso di alcoolici, che andrebbe indagato nella sede opportuna. Il secondo aspetto è fortemente orientato verso la amplificazione emotiva del disturbo fisico che lei ha descritto. A parere mio, occorre innanzitutto escludere un coinvolgimento epatico ed intestinale e poi, ma solo dopo aver acclarato che non vi sia nulla di organico, considerare l'eventuale aspetto della somatizzazione.
Cordialmente
dalla sua accurata descrizione anamnestica emergono almeno due aspetti che a mio avviso vanno considerati. Il primo è di un verosimile coinvolgimento epato-intestinale, anche in relazione all'abuso di alcoolici, che andrebbe indagato nella sede opportuna. Il secondo aspetto è fortemente orientato verso la amplificazione emotiva del disturbo fisico che lei ha descritto. A parere mio, occorre innanzitutto escludere un coinvolgimento epatico ed intestinale e poi, ma solo dopo aver acclarato che non vi sia nulla di organico, considerare l'eventuale aspetto della somatizzazione.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta. Purtroppo a distanza di due mesi il disturbo non è scomparso anche se ormai sto imparando a conviverci. Tuttavia per ora non mi son sottoposta ad alcun esame perché fondamentalmente temo il risultato. Sono 80 giorni che non tocco alcolici quindi non credo possa essere qualcosa di correlato. Il primo passo sarà fare esami del sangue e poi vedere se risulta qualcosa. Sono arrivata a ipotizzare che sia qualche nervo compresso a causa di qualche postura scorretta, un'intolleranza alimentare che disconosco, un disordine ormonale, un parassita gastro - intestinale, un problema ai cristalli nelle orecchie, qualche carenza, o anche insensati attacchi d'ansia. Ho anche un leggero nistagmo congenito dalla nascita e l'ho incluso fra le ipotesi, ma avendolo da sempre ne dubito. In qualunque caso senza esami inutile parlarne, dato che non posso certo farmi le diagnosi da sola. Anche se ci provo perché per quanto cerco di adeguarmi alla situazione in parte mi deprime. Mi sento sempre debole, come se dovessi svenire, con leggero stordimento e talvolta vertigine. Estenuante. Mi spiace lamentarmi, so che ne sentirete molti di pazienti lagnosi ma purtroppo quando non so sta bene è difficile restare positivi.
[#3]
Utente
Salve, alla fine ho fatto gli esami e risulta il TSH un po' più alto, nonché acido folico molto basso e linfociti appena più alti, più chetoni nelle urine. Potrebbe essere una di queste la causa dei miei disturbi? Inoltre ho iniziato a prendere agnocasto per il ciclo mestruale: può peggiorare il mio leggero ipotiroidismo o lo migliora? Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 26/05/2019.
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