Formicolio mani e perdita di sensibilità
Gentilissimi Dott.ri,
sono una ragazza di 24 anni e da qualche settimana soffro di un formicolio insistente alle mani durante la notte.
Premetto che il 26/11/07 sono stata ricoverata per TVP femoro-polipteo alla gamba sx con embolia polmonare, curata con Coumadin per circa un anno, ma da allora ho riscontrato che il dito indice della mano dx in inverno è sempre freddo, anzi gelido e lavorando fuori diventa dolorante. Da quando è iniziato anche il formicolio avverto che il medesimo indice ha perso sensibilità all'estermità, tanto che se provo a morderlo percepisco solo un lieve dolore.
Attualmente sto proseguendo la profilassi con Cardioaspirin ed il medico di base non ritiene il formicolio un disturbo importante, ma attribuisce ad esso solo un lieve stato ansioso.
Ora, avendo un papà infartuato a 55 anni e sopravvissuto per miracolo, una familiarità a problemi circolatori da parte materna, e avendo vissuto in prima persona una trombosi, mi ritrovo ad essere preoccupata per questo formicolio e per questo dito gelito e scarso si sensibiltà, chiedendomi infatti se così giovane dovrò convivere con questi disturbi circolatori nel timore che diventino problemi seri anche a causa di un medico di famiglia un po superficiale.
Voi cosa ne pensate???
Ringrazio in anticipo per l'attenzione prestata.
Cordialmente.
sono una ragazza di 24 anni e da qualche settimana soffro di un formicolio insistente alle mani durante la notte.
Premetto che il 26/11/07 sono stata ricoverata per TVP femoro-polipteo alla gamba sx con embolia polmonare, curata con Coumadin per circa un anno, ma da allora ho riscontrato che il dito indice della mano dx in inverno è sempre freddo, anzi gelido e lavorando fuori diventa dolorante. Da quando è iniziato anche il formicolio avverto che il medesimo indice ha perso sensibilità all'estermità, tanto che se provo a morderlo percepisco solo un lieve dolore.
Attualmente sto proseguendo la profilassi con Cardioaspirin ed il medico di base non ritiene il formicolio un disturbo importante, ma attribuisce ad esso solo un lieve stato ansioso.
Ora, avendo un papà infartuato a 55 anni e sopravvissuto per miracolo, una familiarità a problemi circolatori da parte materna, e avendo vissuto in prima persona una trombosi, mi ritrovo ad essere preoccupata per questo formicolio e per questo dito gelito e scarso si sensibiltà, chiedendomi infatti se così giovane dovrò convivere con questi disturbi circolatori nel timore che diventino problemi seri anche a causa di un medico di famiglia un po superficiale.
Voi cosa ne pensate???
Ringrazio in anticipo per l'attenzione prestata.
Cordialmente.
[#3]
Gentile utente,
le consiglio innanzitutto di tenere sotto controllo pressione arteriosa, colesterolo, trigliceridi e glicemia. Fare una dieta povera di grassi animali e ricca di verdure e frutta. Poi, nel caso specifico del suo dito, le consiglio una visita neurologica ma stia tranquilla che non si tratta di nulla di grave. Effettui pure periodicamente esami del sangue di routine.
La saluto cordialmente
le consiglio innanzitutto di tenere sotto controllo pressione arteriosa, colesterolo, trigliceridi e glicemia. Fare una dieta povera di grassi animali e ricca di verdure e frutta. Poi, nel caso specifico del suo dito, le consiglio una visita neurologica ma stia tranquilla che non si tratta di nulla di grave. Effettui pure periodicamente esami del sangue di routine.
La saluto cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
[#4]
Cara ragazza,
concordo completamente con quanto affermato dal Collega Ferraloro. Una dieta prevalentemente vegetariana associata ad una moderata attività fisica può risultare utile nella prevenzione a lungo termine delle vasculopatie. Inoltre, in considerazione della familiarità per eventi ischemici, consiglierei uno screening delle trombofilie ereditarie con valutazione dei seguenti parametri su campione di sangue: PT, PTT, INR, Fibrinogeno, Antitrombina III, Proteina C della coagulazione, Proteina S della coagulazione, Fattore V Leiden, Prothrombin G20120A, Prothrombin G20210A, MTHFR mutation, Omocisteina, Lupus Anticoagulant, Anticorpi AntiFosfolipidi.
Tali esami si possono effettuare presso un Centro ospedaliero di ematologia e coagulazione.
Cordiali saluti ed auguri.
concordo completamente con quanto affermato dal Collega Ferraloro. Una dieta prevalentemente vegetariana associata ad una moderata attività fisica può risultare utile nella prevenzione a lungo termine delle vasculopatie. Inoltre, in considerazione della familiarità per eventi ischemici, consiglierei uno screening delle trombofilie ereditarie con valutazione dei seguenti parametri su campione di sangue: PT, PTT, INR, Fibrinogeno, Antitrombina III, Proteina C della coagulazione, Proteina S della coagulazione, Fattore V Leiden, Prothrombin G20120A, Prothrombin G20210A, MTHFR mutation, Omocisteina, Lupus Anticoagulant, Anticorpi AntiFosfolipidi.
Tali esami si possono effettuare presso un Centro ospedaliero di ematologia e coagulazione.
Cordiali saluti ed auguri.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.4k visite dal 12/02/2009.
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