Declino cognitivo
Salve,
da gennaio ad oggi sto notando un costante peggioramento delle mie capacità mnemoniche e di ragionamento. Sono un informatico e in ambito lavorativo mi occupo dell'analisi di problematiche business e del design delle relative soluzioni tecniche per risolverle: fatico sempre di più a recepire i dettagli, il livello di attenzione è basso, la difficoltà a stabilire collegamenti sempre maggiore. Ho 33 anni, sono soggetto a depressione, a novembre dello scorso anno ho interrotto, su consiglio dello psichiatra, l'assunzione del cymbalta riducendone il dosaggio in modo graduale partendo da 60mg. Preoccupato per la mia situazione (sto avendo problemi anche nella vita privata) ho chiesto un consulto ad un neurologo che mi ha prescritto una risonanza magnetica con contrasto a causa della diplopia dovuta ad un non meglio precisato problema al vi nervo cranico: ne ero a conoscenza, con la lente prismatica avevo risolto tuttavia a partire da gennaio sono ripresi il formicolio alla parte sinistra del viso e il mal di testa a livello del lobo frontale sinistro. Il neurologo mi ha inoltre prescritto il Samyr 200 (sembrava prematuro riprendere col cymbalta) che sto assumendo da una settimana senza particolari benefici. Sto vivendo una sorta di incubo perché vedo di giorno in giorno le mie capacità ridursi ed aumentare il mio stato di confusione. Già da 5 mesi ho modificato il mio stile di vita eliminando gli alcolici (ho tolto persino il bicchiere di vino una volta a settimana) e facendo in media almeno 10000 passi ogni giorno. Le analisi del sangue hanno rilevato bassi livelli di vitamina D, acido folico (che sto integrando) e un valore prossimo al limite inferiore di vitamina B12 (sto prendendo il normocis). Dormo in media 8 ore a notte anche se mi sento senza energie. Dal punto di vista emotivo a tratti sono anestetizzato: mi hanno rubato il portafoglio e sono rimasto quasi indifferente pur avendo seguito in autonomia tutto l'iter per richiedere i documenti.
Non credo sia correlato ma lo riporto: da 6 mesi sto cercando di curare una prostatite che seppur quasi guarita continua a persistere in modo lieve.
Come potrei procedere?
Grazie mille.
da gennaio ad oggi sto notando un costante peggioramento delle mie capacità mnemoniche e di ragionamento. Sono un informatico e in ambito lavorativo mi occupo dell'analisi di problematiche business e del design delle relative soluzioni tecniche per risolverle: fatico sempre di più a recepire i dettagli, il livello di attenzione è basso, la difficoltà a stabilire collegamenti sempre maggiore. Ho 33 anni, sono soggetto a depressione, a novembre dello scorso anno ho interrotto, su consiglio dello psichiatra, l'assunzione del cymbalta riducendone il dosaggio in modo graduale partendo da 60mg. Preoccupato per la mia situazione (sto avendo problemi anche nella vita privata) ho chiesto un consulto ad un neurologo che mi ha prescritto una risonanza magnetica con contrasto a causa della diplopia dovuta ad un non meglio precisato problema al vi nervo cranico: ne ero a conoscenza, con la lente prismatica avevo risolto tuttavia a partire da gennaio sono ripresi il formicolio alla parte sinistra del viso e il mal di testa a livello del lobo frontale sinistro. Il neurologo mi ha inoltre prescritto il Samyr 200 (sembrava prematuro riprendere col cymbalta) che sto assumendo da una settimana senza particolari benefici. Sto vivendo una sorta di incubo perché vedo di giorno in giorno le mie capacità ridursi ed aumentare il mio stato di confusione. Già da 5 mesi ho modificato il mio stile di vita eliminando gli alcolici (ho tolto persino il bicchiere di vino una volta a settimana) e facendo in media almeno 10000 passi ogni giorno. Le analisi del sangue hanno rilevato bassi livelli di vitamina D, acido folico (che sto integrando) e un valore prossimo al limite inferiore di vitamina B12 (sto prendendo il normocis). Dormo in media 8 ore a notte anche se mi sento senza energie. Dal punto di vista emotivo a tratti sono anestetizzato: mi hanno rubato il portafoglio e sono rimasto quasi indifferente pur avendo seguito in autonomia tutto l'iter per richiedere i documenti.
Non credo sia correlato ma lo riporto: da 6 mesi sto cercando di curare una prostatite che seppur quasi guarita continua a persistere in modo lieve.
Come potrei procedere?
Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
ha effettuato la RM encefalica che è stata prescritta dal neurologo?
A parte questo, la sintomatologia riferita, alla Sua giovane età, è nella stragrande maggioranza dei casi riconducibile a situazioni di origine psichica come ansia, depressione, stress.
Soprattutto nel Suo caso, considerata la Sua anamnesi recente, è ancora più probabile, tuttavia aspetti prima l’esito della RM se ancora non è stata effettuata.
Cordiali saluti
ha effettuato la RM encefalica che è stata prescritta dal neurologo?
A parte questo, la sintomatologia riferita, alla Sua giovane età, è nella stragrande maggioranza dei casi riconducibile a situazioni di origine psichica come ansia, depressione, stress.
Soprattutto nel Suo caso, considerata la Sua anamnesi recente, è ancora più probabile, tuttavia aspetti prima l’esito della RM se ancora non è stata effettuata.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile Dott. Ferraloro,
la ringrazio per la risposta. Sono in attesa di effettuare la RM, appena avrò l'esito glielo comunicherò. Non capisco la reticenza nel prescrivermi nuovamente il cymbalta che per due anni mi ha consentito di vivere serenamente e in modo attivo. Ho cominciato a segnalare il mio stato di malessere da febbraio ma lo psichiatra mi ha invitato a "resistere". Il neurologo mi ha prescritto il Samyr. Vorrei capire quanto ancora devo peggiorare prima di ricevere un aiuto reale. Nell'arco della giornata penso al suicidio come possibile alternativa: non avevo più avuto questo genere di pensieri da almeno due anni. So che sto precipitando in una spirale, che devo mantenere il controllo ma non so per quanto sarò in grado di farlo. Mi piacerebbe sapere se è normale che abbia avuto una ricaduta così rapida praticamente già un mese dopo aver interrotto il cymbalta.
Mi scuso per lo sfogo.
Cordiali saluti.
la ringrazio per la risposta. Sono in attesa di effettuare la RM, appena avrò l'esito glielo comunicherò. Non capisco la reticenza nel prescrivermi nuovamente il cymbalta che per due anni mi ha consentito di vivere serenamente e in modo attivo. Ho cominciato a segnalare il mio stato di malessere da febbraio ma lo psichiatra mi ha invitato a "resistere". Il neurologo mi ha prescritto il Samyr. Vorrei capire quanto ancora devo peggiorare prima di ricevere un aiuto reale. Nell'arco della giornata penso al suicidio come possibile alternativa: non avevo più avuto questo genere di pensieri da almeno due anni. So che sto precipitando in una spirale, che devo mantenere il controllo ma non so per quanto sarò in grado di farlo. Mi piacerebbe sapere se è normale che abbia avuto una ricaduta così rapida praticamente già un mese dopo aver interrotto il cymbalta.
Mi scuso per lo sfogo.
Cordiali saluti.
[#3]
Gentile Utente,
la presenza di questi pensieri l'ha riferita allo psichiatra? Se così fosse non capirei l’atteggiamento attendista del collega, in questi casi un intervento farmacologico deve essere tempestivo.
Che la ricaduta sia avvenuta dopo un mese dall'interruzione della terapia è certamente possibile.
Insista con lo psichiatra.
Cordialmente
la presenza di questi pensieri l'ha riferita allo psichiatra? Se così fosse non capirei l’atteggiamento attendista del collega, in questi casi un intervento farmacologico deve essere tempestivo.
Che la ricaduta sia avvenuta dopo un mese dall'interruzione della terapia è certamente possibile.
Insista con lo psichiatra.
Cordialmente
[#4]
Utente
Salve Dr. Ferraloro,
Ho riferito allo psicologo la comparsa di pensieri suicidari ricevendo come risposta che devo "provare ad abitare questo stato".
Riporto il referto di angio rmn circolo cerebrale e rmn encefalo e tronco encefalico:
Non si riconoscono significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal tessuto encefalico a sede sotto e sovra-tentoriale. Regolari il corpo calloso, il tronco encefalico e la giunzione bulbo-spinale. In atto non apprezzabili aree focali di restrizione della diffusione a carico del tessuto encefalico da riferire a lesioni ischemiche in fase acuta-subacuta. Complesso ventricolare in asse, nei limiti volumetrici in rapporto all'età. Sostanzialmente regolari in rapporto all'età gli spazi liquorali cisternali della base ed i solchi della convessità. La somministrazione di mdc paramagnetico non evidenzia la comparsa di aree di accumulo patologico. Si segnala la presenza di piccolo granuloma colesterinico dell'apice della rocca di destra. Lo studio del circolo intracranico è stato espletato mediante acquisizioni TOF e successive ricostruzioni multiplanari. Regolare rappresentazione del circolo carotideo. Il circolo vertebro-basilare caratterizzato da ipoplasia della vertebrale di destra con vertebrale sinistra dominante. Regolari i restanti tratti del circolo posteriore. Non sono riconoscibili malformazioni vascolari, in particolare non si riconoscono aspetti da riferire a dilatazioni aneurismatiche né steno-occlusioni del circolo di Willis.
In particolare vorrei capire meglio i seguenti due punti:
- "In atto non apprezzabili aree focali di restrizione della diffusione a carico del tessuto encefalico da riferire a lesioni ischemiche in fase acuta-subacuta"
- "Si segnala la presenza di piccolo granuloma colesterinico dell'apice della rocca di destra"
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Cordiali saluti.
Ho riferito allo psicologo la comparsa di pensieri suicidari ricevendo come risposta che devo "provare ad abitare questo stato".
Riporto il referto di angio rmn circolo cerebrale e rmn encefalo e tronco encefalico:
Non si riconoscono significative alterazioni della intensità del segnale a provenienza dal tessuto encefalico a sede sotto e sovra-tentoriale. Regolari il corpo calloso, il tronco encefalico e la giunzione bulbo-spinale. In atto non apprezzabili aree focali di restrizione della diffusione a carico del tessuto encefalico da riferire a lesioni ischemiche in fase acuta-subacuta. Complesso ventricolare in asse, nei limiti volumetrici in rapporto all'età. Sostanzialmente regolari in rapporto all'età gli spazi liquorali cisternali della base ed i solchi della convessità. La somministrazione di mdc paramagnetico non evidenzia la comparsa di aree di accumulo patologico. Si segnala la presenza di piccolo granuloma colesterinico dell'apice della rocca di destra. Lo studio del circolo intracranico è stato espletato mediante acquisizioni TOF e successive ricostruzioni multiplanari. Regolare rappresentazione del circolo carotideo. Il circolo vertebro-basilare caratterizzato da ipoplasia della vertebrale di destra con vertebrale sinistra dominante. Regolari i restanti tratti del circolo posteriore. Non sono riconoscibili malformazioni vascolari, in particolare non si riconoscono aspetti da riferire a dilatazioni aneurismatiche né steno-occlusioni del circolo di Willis.
In particolare vorrei capire meglio i seguenti due punti:
- "In atto non apprezzabili aree focali di restrizione della diffusione a carico del tessuto encefalico da riferire a lesioni ischemiche in fase acuta-subacuta"
- "Si segnala la presenza di piccolo granuloma colesterinico dell'apice della rocca di destra"
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Cordiali saluti.
[#5]
Gentile Utente,
"In atto non apprezzabili.... " significa che non ci sono ischemie acute né subacute, cioè è tutto normale.
il piccolo granuloma colesterinico è una reazione infiammatoria che va valutata direttamente visionando le immagini. Definito "piccolo" dal neuroradiologo, dovrebbe essere asintomatico ma per maggiori delucidazioni può rivolgersi ad un neurochirurgo per fare valutare direttamente le immagini dell’esame.
Spesso si valuta la dimensione iniziale, poi è possibile monitorarlo nel tempo per valutare eventuali modificazioni di volume.
Cordialità
"In atto non apprezzabili.... " significa che non ci sono ischemie acute né subacute, cioè è tutto normale.
il piccolo granuloma colesterinico è una reazione infiammatoria che va valutata direttamente visionando le immagini. Definito "piccolo" dal neuroradiologo, dovrebbe essere asintomatico ma per maggiori delucidazioni può rivolgersi ad un neurochirurgo per fare valutare direttamente le immagini dell’esame.
Spesso si valuta la dimensione iniziale, poi è possibile monitorarlo nel tempo per valutare eventuali modificazioni di volume.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 22/04/2019.
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