Sbandamenti continui
Buongiorno,
ho 32 anni e da più di un anno soffro di sbandamenti continui quando cammino.
Il tutto iniziò quando tornando a casa ebbi una strana sensazione di confusione. Mi spaventai molto ed ebbi un attacco di panico. Dal giorno dopo inziai ad avvertire questa sensazione di mancanza di equilibrio.
Premetto che non ho mai sofferto di atatcchi di panico. Di ansia si ma nei limiti del tollerabile.
Feci subito dopo visita dall'otorino che escluse problemi vestibolari. Andai dal neurologo che mi fece fare una risonanza magnetica all'encefalo ed scluse patologie più serie, Il neurologo concluse che si trattava di disturbo di ansia e mi prescrisse citalopram e prazene che ho assunto per sei mesi senza ottenere nessun miglioramento a livello di snadamenti.
Mi rivolsi allora ad una psichiatra la quale mi prescrisse inizilamente brintalix e successivamente flovoxamina che ho assunto per altri sei mesi ,due pasticche da 100mg al giorno, senza ottenere alcun risultato,
Ora sono due mesi che ho tolto definitivamente gli psicofarmaci.
Poichè non ho ottenuto nessun risultato utilizzando queste medicine, mi sono orinetato sul lato fisico del problema, Ho fatto una risonanza magnetica alla colonna cervicale ed è risultata una rettileneizzazione della lordosi. Ho inziiato una terapia dal fisioterapista ottenendo qualche discreto risultato, La fisioterapista percepisce contrazioni muscolari lungo tutta la colonna vertebrale che potrebbe causarmi questo disagio.
Ho di recente effettuato una ulteriore visita da un'altro neurologo il quale sotiene che potrebbe trattarsi di una carenza di vitamina b12 dal momento che mantengo una dieta prettamente vegetariana da più di 10 anni. Mi ha prescritto delle analisi per verificarne lo stato.
Mi chiedevo, potrebbe trattarsi di tiroide? Conviene approfondire?
Grazie mille
ho 32 anni e da più di un anno soffro di sbandamenti continui quando cammino.
Il tutto iniziò quando tornando a casa ebbi una strana sensazione di confusione. Mi spaventai molto ed ebbi un attacco di panico. Dal giorno dopo inziai ad avvertire questa sensazione di mancanza di equilibrio.
Premetto che non ho mai sofferto di atatcchi di panico. Di ansia si ma nei limiti del tollerabile.
Feci subito dopo visita dall'otorino che escluse problemi vestibolari. Andai dal neurologo che mi fece fare una risonanza magnetica all'encefalo ed scluse patologie più serie, Il neurologo concluse che si trattava di disturbo di ansia e mi prescrisse citalopram e prazene che ho assunto per sei mesi senza ottenere nessun miglioramento a livello di snadamenti.
Mi rivolsi allora ad una psichiatra la quale mi prescrisse inizilamente brintalix e successivamente flovoxamina che ho assunto per altri sei mesi ,due pasticche da 100mg al giorno, senza ottenere alcun risultato,
Ora sono due mesi che ho tolto definitivamente gli psicofarmaci.
Poichè non ho ottenuto nessun risultato utilizzando queste medicine, mi sono orinetato sul lato fisico del problema, Ho fatto una risonanza magnetica alla colonna cervicale ed è risultata una rettileneizzazione della lordosi. Ho inziiato una terapia dal fisioterapista ottenendo qualche discreto risultato, La fisioterapista percepisce contrazioni muscolari lungo tutta la colonna vertebrale che potrebbe causarmi questo disagio.
Ho di recente effettuato una ulteriore visita da un'altro neurologo il quale sotiene che potrebbe trattarsi di una carenza di vitamina b12 dal momento che mantengo una dieta prettamente vegetariana da più di 10 anni. Mi ha prescritto delle analisi per verificarne lo stato.
Mi chiedevo, potrebbe trattarsi di tiroide? Conviene approfondire?
Grazie mille
[#1]
Gentile Paziente, di certo conviene approfondire le cause ipotizzate.
La vertigine é però un sintomo di diversi quadri clinici: ha fatto bene a rivolgersi anzitutto agli specialisti ditrettamente competenti in questo argomento: Otorinolaringoiatra e Neurologo.
Poichè però il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, mi domando se è stata ipotizzata una possibile causa di vertigine spesso trascurata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica e neurologica non trovano soluzione negli abiti specialistici tradizionali, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico.
Di certo nel suo caso l'ansia e lo stress possono giocare un ruolo importante,come le è stato detto. Consideri però che, quando presenti, trovano nella bocca un organo bersaglio particolarmente recettivo: nello stress si stringono le mascelle e si bruxa di più , per cui qualunque problema che può trovare nella bocca una sua causa, dallo stress viene enfatizzato.
Una sindrome vertiginosa può essere sostenuta anche da problemi alla colonna cervicale, ma è necessario considerare che la problematica della colonna vertebrale non é sempre isolata e fine a se stessa, ma è un sistema anatomo-funzionale inserito nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere, in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto) solitamente denominate "Discendenti". In questi casi l'opera del fisioterapista che agisce sulla colonna, pur utile, può ottenere risultati parziali e tendenzialmente di breve durata.
Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , di postura e di rapporti fra ATM e orecchio
Le suggerirei di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto, dove forse potrà riscontrare qualche somiglianza con il suo problema: eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
La vertigine é però un sintomo di diversi quadri clinici: ha fatto bene a rivolgersi anzitutto agli specialisti ditrettamente competenti in questo argomento: Otorinolaringoiatra e Neurologo.
Poichè però il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, mi domando se è stata ipotizzata una possibile causa di vertigine spesso trascurata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica e neurologica non trovano soluzione negli abiti specialistici tradizionali, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico.
Di certo nel suo caso l'ansia e lo stress possono giocare un ruolo importante,come le è stato detto. Consideri però che, quando presenti, trovano nella bocca un organo bersaglio particolarmente recettivo: nello stress si stringono le mascelle e si bruxa di più , per cui qualunque problema che può trovare nella bocca una sua causa, dallo stress viene enfatizzato.
Una sindrome vertiginosa può essere sostenuta anche da problemi alla colonna cervicale, ma è necessario considerare che la problematica della colonna vertebrale non é sempre isolata e fine a se stessa, ma è un sistema anatomo-funzionale inserito nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere, in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto) solitamente denominate "Discendenti". In questi casi l'opera del fisioterapista che agisce sulla colonna, pur utile, può ottenere risultati parziali e tendenzialmente di breve durata.
Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , di postura e di rapporti fra ATM e orecchio
Le suggerirei di dare un'occhiata all'articolo linkato qui sotto, dove forse potrà riscontrare qualche somiglianza con il suo problema: eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.9k visite dal 10/04/2019.
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