Epilessia/demenza
Salve,
vorrei capire una cosa: una lesione cerebrale frontale può causare delle crisi epilettiche di tipo temporale?
Ho cercato di capire il mio elettroencefalogramma.
I medici non vogliono essere chiari con me.
E questo contribuisce a farmi essere sempre più diffidente nei loro confronti.
Io in questi mesi mi sono studiata libri su libri di come si legge un EEG per cercare di capire che tipo di epilessia ho. E non ho trovato niente di corrispondente al mio tracciato. Nella diagnosi il mio epilettologo ha scritto "assenze" con "psicosi cronica" e "sindrome frontale", amnesie e disturbi dell'apprendimento. La mia neuropsicologa (dello stesso istituto in cui lavora il neurologo) mi ha negato sia la sindrome frontale (almeno per quanto riguarda il comportamento, sia la psicosi).
Precedentemente ero stata diagnosticata per un disturbo borderline di personalità. Non si può passare dal disturbo borderline alla psicosi. E' impossible.
Di recente ho dormito molto poco, tendo a passare le giornate prevalentemente a letto. Perché il centro di salute mentale non vuole più vedermi e io ho reagito così. Poi i rumori mi danno molto fastidio e cose che ho attorno mi perturbano tantissimo, mi sembra di essere in balia di tutto quello che ho attorno. Quindi sto nel letto. Senza dormire.
Però dormendo poco o niente la notte e inoltre ricominciando a bere per provare a dormire (i tranquillanti vari non mi facevano assolutamente niente) ho avuto degli sbalzi d'umore diversi dal solito: cambiamenti improvvisi e rapidi, anche nel pieno della notte e senza sintomi fisici. Cose che a me fanno molto pensare all'epilessia di tipo temporale, che non c'entra proprio un bel niente con la lesione frontale, secondo me.
Mi sento sempre molto rigida sopratutto quando sto a letto e mi da particolarmente fastidio la testa. Ho una tendenza a scrivere e descrivere quello che mi succede che è decisamente logorroica. Non è che è una novità per me. Io prima di cominciare i ricoveri in ospedale nel 2012 pregavo di continuo, poi quando sono stata ricoverato ho convertito questa abitudine nella scrittura di poesie e nelle email o negli sms molto frequenti ai miei terapeuti in cui descrivevo esattamente quello che mi accadeva. Loro l'hanno presa sempre come un modo per attirare l'attenzione su di me.
Il trauma cranico l'ho avuto quando avevo un anno e mezzo ed ora ne ho 32, cadendo dal secondo piano. Da bambina ho sempre avuto problemi di socializzazione (la maestra mi teneva sempre vicino a lei e non so perché e a me avere tutti quegli occhi nella mia direzione dava molto fastidio). Nell'adolescenza non avevo amici, fantasticavo molto, ma ho avuto diversi ragazzi con cui tendevo ad isolarmi dal mondo.
Io non credo che la mia sia epilessia, non lo credo proprio. E non penso nemmeno che sia psicosi. So leggere anche io quello che dicono i libri. Non sono stupida, ancora.
vorrei capire una cosa: una lesione cerebrale frontale può causare delle crisi epilettiche di tipo temporale?
Ho cercato di capire il mio elettroencefalogramma.
I medici non vogliono essere chiari con me.
E questo contribuisce a farmi essere sempre più diffidente nei loro confronti.
Io in questi mesi mi sono studiata libri su libri di come si legge un EEG per cercare di capire che tipo di epilessia ho. E non ho trovato niente di corrispondente al mio tracciato. Nella diagnosi il mio epilettologo ha scritto "assenze" con "psicosi cronica" e "sindrome frontale", amnesie e disturbi dell'apprendimento. La mia neuropsicologa (dello stesso istituto in cui lavora il neurologo) mi ha negato sia la sindrome frontale (almeno per quanto riguarda il comportamento, sia la psicosi).
Precedentemente ero stata diagnosticata per un disturbo borderline di personalità. Non si può passare dal disturbo borderline alla psicosi. E' impossible.
Di recente ho dormito molto poco, tendo a passare le giornate prevalentemente a letto. Perché il centro di salute mentale non vuole più vedermi e io ho reagito così. Poi i rumori mi danno molto fastidio e cose che ho attorno mi perturbano tantissimo, mi sembra di essere in balia di tutto quello che ho attorno. Quindi sto nel letto. Senza dormire.
Però dormendo poco o niente la notte e inoltre ricominciando a bere per provare a dormire (i tranquillanti vari non mi facevano assolutamente niente) ho avuto degli sbalzi d'umore diversi dal solito: cambiamenti improvvisi e rapidi, anche nel pieno della notte e senza sintomi fisici. Cose che a me fanno molto pensare all'epilessia di tipo temporale, che non c'entra proprio un bel niente con la lesione frontale, secondo me.
Mi sento sempre molto rigida sopratutto quando sto a letto e mi da particolarmente fastidio la testa. Ho una tendenza a scrivere e descrivere quello che mi succede che è decisamente logorroica. Non è che è una novità per me. Io prima di cominciare i ricoveri in ospedale nel 2012 pregavo di continuo, poi quando sono stata ricoverato ho convertito questa abitudine nella scrittura di poesie e nelle email o negli sms molto frequenti ai miei terapeuti in cui descrivevo esattamente quello che mi accadeva. Loro l'hanno presa sempre come un modo per attirare l'attenzione su di me.
Il trauma cranico l'ho avuto quando avevo un anno e mezzo ed ora ne ho 32, cadendo dal secondo piano. Da bambina ho sempre avuto problemi di socializzazione (la maestra mi teneva sempre vicino a lei e non so perché e a me avere tutti quegli occhi nella mia direzione dava molto fastidio). Nell'adolescenza non avevo amici, fantasticavo molto, ma ho avuto diversi ragazzi con cui tendevo ad isolarmi dal mondo.
Io non credo che la mia sia epilessia, non lo credo proprio. E non penso nemmeno che sia psicosi. So leggere anche io quello che dicono i libri. Non sono stupida, ancora.
[#1]
Lei ha descritto con precisione la sua storia e i suoi sintomi, ma non spiega su che base le è stata diagnosticata una epilessia temporale. L'EEG da solo non basta ad emettere questa diagnosi, occorre una sintomatologia, e quel tipo di epilessia si manifesta con sintomi e segni precisi, che non sono gli "sbalzi di umore" di cui lei parla.
Una cosa è certa, non deve assolutamente bere alcolici, che peggiorerebbero sia i suoi disturbi psicologici sia l'eventuale sindrome neurologica.
Una cosa è certa, non deve assolutamente bere alcolici, che peggiorerebbero sia i suoi disturbi psicologici sia l'eventuale sindrome neurologica.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Buonasera, grazie per la risposta. In realtà il neurologo non mi ha fatto nessuna diagnosi di un tipo di epilessia specifica. Ha parlato di "assenze" ma nessuno si è mai accorto di queste "assenze". Io non ho mai avuto nessun sintomo.
Mi sono capitate delle cose particolari (all'università fissavo il professore che mi ha chiesto di fare una cosa e io non mi sono mossa, l'ho saputo dopo la lezione da una mia compagna di studi; in ospedale durante un ricovero mi sono ritrovata mentre ero sul letto che vedevo in fondo al letto un paziente tenuto da due infermieri che urlava "scusa" e veniva portato via, poi dopo un po' lo stesso tornava da me chiedendomi umilmente scusa per ciò che aveva fatto e io non avevo la più pallida idea di cosa fosse accaduto). Ma non penso proprio si trattasse di crisi epilettiche. Infatti se legge quello che segue....
Il referto del primo EEG che ho eseguito afferma:
"Tracciato di fondo costituito da alfa di medio voltaggio, instabile, irregolare, simmetrico, normoreagente.
Si rivelano inoltre ricorrenti sequenze di attività lenta (theta e raro delta) irregolare frammiste a frequenti formazioni cuspidali (sharp waves e punte mono-difasiche), sottoforma di brevi bouffées, diffuse, sincrone ed asincrone, a maggiore espressione nelle regioni fronto-temporali dei due emisferi.
Durante iperpnea si registra progressiva disorganizzazione del ritmo di base con netto incremento in frequenza ed ampiezza sia dei potenziali lenti che delle formazioni cuspidali.
La SLI non modifica sostanzialmente la fisionomia del tracciato di riposo."
Io sono un'ignorante ovviamente in materia - ho studiato tutt'altro ed è per questo che mi rivolgo a voi - ma da quanto ho visto le assenze non hanno questo tipo di segnale qui.
Mi sbaglio?
Mi sono capitate delle cose particolari (all'università fissavo il professore che mi ha chiesto di fare una cosa e io non mi sono mossa, l'ho saputo dopo la lezione da una mia compagna di studi; in ospedale durante un ricovero mi sono ritrovata mentre ero sul letto che vedevo in fondo al letto un paziente tenuto da due infermieri che urlava "scusa" e veniva portato via, poi dopo un po' lo stesso tornava da me chiedendomi umilmente scusa per ciò che aveva fatto e io non avevo la più pallida idea di cosa fosse accaduto). Ma non penso proprio si trattasse di crisi epilettiche. Infatti se legge quello che segue....
Il referto del primo EEG che ho eseguito afferma:
"Tracciato di fondo costituito da alfa di medio voltaggio, instabile, irregolare, simmetrico, normoreagente.
Si rivelano inoltre ricorrenti sequenze di attività lenta (theta e raro delta) irregolare frammiste a frequenti formazioni cuspidali (sharp waves e punte mono-difasiche), sottoforma di brevi bouffées, diffuse, sincrone ed asincrone, a maggiore espressione nelle regioni fronto-temporali dei due emisferi.
Durante iperpnea si registra progressiva disorganizzazione del ritmo di base con netto incremento in frequenza ed ampiezza sia dei potenziali lenti che delle formazioni cuspidali.
La SLI non modifica sostanzialmente la fisionomia del tracciato di riposo."
Io sono un'ignorante ovviamente in materia - ho studiato tutt'altro ed è per questo che mi rivolgo a voi - ma da quanto ho visto le assenze non hanno questo tipo di segnale qui.
Mi sbaglio?
[#3]
Esistono in realtà due tipi di "assenze": quelle classiche del cosiddetto "piccolo male", che hanno un correlato eegrafico molto caratteristico, e le "pseudo-assenze" dell'epilessia temporale, che possono a loro volta essere di due tipi: "semplici", spesso difficilmente distinguibili dalle prime, e "complesse". Il correlato eeg delle assenze temporali è costituito da attività lenta-irritativa in genere temporale o fronto-temporale in un solo emisfero o in entrambi.
La descrizione del suo EEG sembra appartenere a quest'ultimo tipo, ma, come le avevo già scritto, l'EEG va sempre interpretato in base al quadro clinico.
La descrizione del suo EEG sembra appartenere a quest'ultimo tipo, ma, come le avevo già scritto, l'EEG va sempre interpretato in base al quadro clinico.
[#5]
Utente
Buongiorno dottore,
Intanto, informandomi di più, non ho capito poi se queste "pseudo-assenze" sono delle crisi epilettiche vere e proprie o sono delle pseudo-crisi.
Comunque le continuo a scrivere perché vorrei darle ulterirori informazioni su ciò che mi è successo. Essere più precisa.
In particolare. In quel periodo in cui non dormivo la notte, mi davano fastidio i rumori (mi creavano delle specie di scosse elettriche nella testa, soprattutto verso sera, anche rumori piccoli, e mi innervosivano, il neurologo mi diceva di prendere il Rivotril per risolvere questo problema). Sbalzi d'umore continui, io li associavo al disturbo di personalità che mi avevano diagnosticato in passato.
In realtà a volte erano molto strani, perché, per farle un esempio, una volta mi sono svegliata - alle 00:36 - d'improvviso mentre dormivo tranquillamente di notte (non è che di solito non dormivo affatto, ma dormivo davvero poche ore: due o tre per notte). Appena sveglia ho sentito una sensazione incredibile di paura e ho aperto la bocca e spalancato gli occhi (ma non avevo tachicardia o altro). E' durato davvero poco, lo so perché ho scritto tutto su una chat. Era una paura immotivata. Ho cercato di dargli una spiegazione. Mi sono detta: "ho paura di morire", allora ho pianto (ma due secondi di numero) e mi sono sentita subito bene. Poi sono andata al bagno a fare pipì e quando sono tornata in camera erano le 00:52.
Non so cosa potesse essere stato, non un incubo, ne sono sicura: io quando faccio gli incubi me li ricordo sempre e tendo ad uscirne volontariamente. Inoltre, le ripeto, non avevo sintomi fisici.
Oltre agli sbalzi d'umore ho avuto diverse paranoie, di cui mi sono resa conto, ore dopo. Paranoie o deliri non saprei dire, di vario tipo. Tanto per intenderci: ero convinta che la psichiatra che mi segue mi avesse rubato un foglio (importantissimo) della lettera dell'invalidità (che poi comunque non ho più ritrovato), lei ha negato tutto, ha detto che deliravo e mi ha chiuso la porta in faccia. Altre volte (si veda il titolo di questo topic) sono stata convinta di essere affetta da una malattia gravissima, come la demenza, ed ero davvero spaventata. Un'altra volta ho iniziato a muovermi per portare quella che definivo "la mia bandiera rivoluzionaria", un nuovo movimento sociale per cambiare la situazione delle persone psichiatriche. Tutto questo nel giro di non molto tempo, nell'ultimo periodo, direi un paio di mesi. Sono successe anche altre cose, che qui preferirei non dire.
Comunque tutto si è risolto, con un episodio: mi sono recata al CSM, volevo parlare perché avevo bisogno davvero di dire come mi sentivo (non so nemmeno perché al CSM, perché alla psichiatra poi, dato che nel pomeriggio avrei avuto appuntamento con la mia psicologa privata). Ho chiesto di poterci parlare e mi è stato detto di aspettare perché era in visita con un paziente. Io aspettavo tranquillamente. Ma poi non so come mi sono sentita male: sono andata dalla signora in reception gli ho chiesto "com'ero io da bambina?" e mi sono messa a ridere, poi subito a piangere, poi a ridere. Lei mi ha trascinata verso l'infermieria, allora io ho capito e mi sono messa a urlare, intanto continuavo a ridere e piangere di continuo. Mi hanno messa su un letto e mi tenevano in 6, tra infermieri e psichiatri. E mi hanno fatto una puntura di Abilify 7,5 e di En. Poi mi sono calmata anche se non riuscivo più a parlare. Sono stata un po' lì e sono tornata a casa. La sera stessa ho iniziato a prendere il Dalmadorm da 30 (ora lo prendo da 15) per dormire. E va molto meglio.
Non so questi episodi, in particolare l'ultimo, se possono essere associati all'epilessia. Non so come si definisce, come si chiama, questo ultimo episodio che ho descritto.
Secondo lei, la diagnosi di psicosi che mi è stata fatta dal neurologo, si può riferire a una psicosi ictale?
Ovviamente glielo chiedo in via del tutto ipotetica. Non le sto chiedendo una diagnosi. Col neurologo ci parlerò appena mi sarà possibile.
Buona giornata.
Intanto, informandomi di più, non ho capito poi se queste "pseudo-assenze" sono delle crisi epilettiche vere e proprie o sono delle pseudo-crisi.
Comunque le continuo a scrivere perché vorrei darle ulterirori informazioni su ciò che mi è successo. Essere più precisa.
In particolare. In quel periodo in cui non dormivo la notte, mi davano fastidio i rumori (mi creavano delle specie di scosse elettriche nella testa, soprattutto verso sera, anche rumori piccoli, e mi innervosivano, il neurologo mi diceva di prendere il Rivotril per risolvere questo problema). Sbalzi d'umore continui, io li associavo al disturbo di personalità che mi avevano diagnosticato in passato.
In realtà a volte erano molto strani, perché, per farle un esempio, una volta mi sono svegliata - alle 00:36 - d'improvviso mentre dormivo tranquillamente di notte (non è che di solito non dormivo affatto, ma dormivo davvero poche ore: due o tre per notte). Appena sveglia ho sentito una sensazione incredibile di paura e ho aperto la bocca e spalancato gli occhi (ma non avevo tachicardia o altro). E' durato davvero poco, lo so perché ho scritto tutto su una chat. Era una paura immotivata. Ho cercato di dargli una spiegazione. Mi sono detta: "ho paura di morire", allora ho pianto (ma due secondi di numero) e mi sono sentita subito bene. Poi sono andata al bagno a fare pipì e quando sono tornata in camera erano le 00:52.
Non so cosa potesse essere stato, non un incubo, ne sono sicura: io quando faccio gli incubi me li ricordo sempre e tendo ad uscirne volontariamente. Inoltre, le ripeto, non avevo sintomi fisici.
Oltre agli sbalzi d'umore ho avuto diverse paranoie, di cui mi sono resa conto, ore dopo. Paranoie o deliri non saprei dire, di vario tipo. Tanto per intenderci: ero convinta che la psichiatra che mi segue mi avesse rubato un foglio (importantissimo) della lettera dell'invalidità (che poi comunque non ho più ritrovato), lei ha negato tutto, ha detto che deliravo e mi ha chiuso la porta in faccia. Altre volte (si veda il titolo di questo topic) sono stata convinta di essere affetta da una malattia gravissima, come la demenza, ed ero davvero spaventata. Un'altra volta ho iniziato a muovermi per portare quella che definivo "la mia bandiera rivoluzionaria", un nuovo movimento sociale per cambiare la situazione delle persone psichiatriche. Tutto questo nel giro di non molto tempo, nell'ultimo periodo, direi un paio di mesi. Sono successe anche altre cose, che qui preferirei non dire.
Comunque tutto si è risolto, con un episodio: mi sono recata al CSM, volevo parlare perché avevo bisogno davvero di dire come mi sentivo (non so nemmeno perché al CSM, perché alla psichiatra poi, dato che nel pomeriggio avrei avuto appuntamento con la mia psicologa privata). Ho chiesto di poterci parlare e mi è stato detto di aspettare perché era in visita con un paziente. Io aspettavo tranquillamente. Ma poi non so come mi sono sentita male: sono andata dalla signora in reception gli ho chiesto "com'ero io da bambina?" e mi sono messa a ridere, poi subito a piangere, poi a ridere. Lei mi ha trascinata verso l'infermieria, allora io ho capito e mi sono messa a urlare, intanto continuavo a ridere e piangere di continuo. Mi hanno messa su un letto e mi tenevano in 6, tra infermieri e psichiatri. E mi hanno fatto una puntura di Abilify 7,5 e di En. Poi mi sono calmata anche se non riuscivo più a parlare. Sono stata un po' lì e sono tornata a casa. La sera stessa ho iniziato a prendere il Dalmadorm da 30 (ora lo prendo da 15) per dormire. E va molto meglio.
Non so questi episodi, in particolare l'ultimo, se possono essere associati all'epilessia. Non so come si definisce, come si chiama, questo ultimo episodio che ho descritto.
Secondo lei, la diagnosi di psicosi che mi è stata fatta dal neurologo, si può riferire a una psicosi ictale?
Ovviamente glielo chiedo in via del tutto ipotetica. Non le sto chiedendo una diagnosi. Col neurologo ci parlerò appena mi sarà possibile.
Buona giornata.
[#6]
Buongiorno
gli episodi da lei descritti non erano di natura epilettica.
La psicosi ictale è estremamente rara, e non si presenta con le caratteristiche da lei descritte.
Riguardo alla prima domanda, le pseudo-assenze sono epilettiche. Lo pseudo- si riferisce alla somiglianza con le assenze del piccolo male.
gli episodi da lei descritti non erano di natura epilettica.
La psicosi ictale è estremamente rara, e non si presenta con le caratteristiche da lei descritte.
Riguardo alla prima domanda, le pseudo-assenze sono epilettiche. Lo pseudo- si riferisce alla somiglianza con le assenze del piccolo male.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.9k visite dal 03/04/2019.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.