Vertigini ed esito tc encefalo

Gentili dottori,
mio zio (di anni 76 ed affetto da diabete di tipo 2)soffrendo da diversi mesi soffre di continue ed invalidanti vertigini che lo costringono a stare a letto (sembra che non dipendano dall‘orecchio) ha eseguito una TC dell’ encefalo con il seguente esito:
In fossa cranica posteriore il IV ventricolo appare normale per forma e dimensioni.
Dubbia area di ipodensità a sede cerebellare corticale dx in relazione a verosimile pregresso esito vascolare .
Dilatazione cistica della cisterna magna.
In regione sopra tentoriale si evidenziano multipli piccoli focolai di sofferenza parenchima che interessano la capsula interna dal lato sn ed in minor misura controlateralmente ed in regione frontale peri e sopra ventricolare da ambo i lati in relazione a piccoli esiti vascolari in diverse fasi evolutive.
Dilatazione su base atrofica degli spazi subaracnoidei frontali, temporali e della convessità cerebrale.
Se clinicamente ritenuto opportuno potrebbe essere utile integrazione con esame RMN(che lui non può fare per la presenza di clip metalliche al cuore in quanto circa 20 anni fa ha avuto un‘ ischemia coronarica e a Londra ha eseguito una angioplastica) dell’encefalo con sequenze angiografiche e della regione cervicale.
Attualmente lui accusa un’ emiplagia sfumata, alle volte lieve alle volte più accentuata, se rimane fermo in piedi avverte una sensazione di debolezza ad entrambi gli arti inferiori e non sopporta gli ambienti affollati in quanto avverte subito un senso di smarrimento.
Il medico che ha consultato ,in quanto in quanto estremamente preoccupato da questa dilatazione cistica di cui non si riesce a capire la reale natura ,sconsiglia qualsiasi tipo di intervento chirurgico vista la posizione , suggerisce solo un controllo TC fra alcuni mesi e e terapia farmacologica.
Noi siamo molto preoccupati anche perché è un uomo molto attivo , dirige un’azienda ,ma ultimamente è molto depresso e noi non sappiamo come aiutarlo.
Cosa suggerite di fare in una situazione del genere!
Potreste consigliarci un ottimo centro neurologico.
Dimenticavo di dire la cosa più importante, circa sei anni fa in un famoso ospedale di Torino in seguito ad una coronarografia ha avuto la perforazione di una coronaria ed è da allora che sono cominciate tutte le sue disgrazie.
Fiduciosa e certa di una vostra risposta, grazie.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile utente,

verosimilmente il problema principale è rappresentato da una encefalopatia vascolare cronica; inoltre la presenza continua di vertigini farebbe pensare ad un interessamento delle arterie vertebro-basilari.
In questi casi è necessario identificare e trattare tutti i fattori di rischio vascolare (ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipercolesterolemia, sovrappeso, fumo di sigaretta, iperomocisteinemia, ecc.) nonché instaurare un eventuale trattamento antiaggregante (previa esclusione di controindicazioni). Inoltre si potrebbe integrare la terapia con farmaci che migliorino la circolazione delle arterie encefaliche, quali la nimodipina.
Consiglierei a tal fine di richiedere un ecocolordoppler dei vasi epiaortici nonchè una visita neurologica e cardiologica per le valutazioni del caso e la prescrizione di tutti gli opportuni accertamenti clinici e strumentali.

Cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI

[#2]
Utente
Utente
Gentile dr Muciaccia,grazie per la sua gentile attenzione,riscontro che la sua diagnosi corrisponde perfettamente al quadro clinico di mio zio, per altro in questi giorni confermata da un consulto di altri due bravi neurologi.
Grazie ancora.
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