Meralgia del nervo femoro cutaneo?
Sono una signora di 53 anni.
Nel 2006 la RMN della colonna lombo sacrale mi ha diagnosticato:
segni diffusi di spondiloartrosi,con osteofitosi marginale anteriore e posteriore delle limitanti vertebre in tutto il tratto lombo¬-sacrale;
protrusioni L4-L5 e L5-S1che improntano diffusamente la superficie ventrale del sacco durale;
significativo impegno bilaterale dei forami di congiunzione;
alterazioni a carattere reattivo delle limitanti vertebrali, con degenerazione della struttura spongiosa ossea. Segni di interessamento artrosico delle articolazioni interapofisarie;
normale l’ampiezza del canale rachideo e regolare la visualizzazione delle radici della cauda.
Oltre a dolori diffusi alla schiena più o meno sotto controllo, nell' ultimo anno si è intensificata la sensazione dolorosa sulla parte anteriore ed esterna della coscia destra, dal ginocchio all'anca, che da anni era cominciata con formicolii e senso di ustione superficiale.Devo dire che tali dolori anche se forti tanto da impedirmi di dormire e trarre piacere da una passeggiata, non hanno limitato l'uso della gamba nei vari movimenti.Mi curo con ginnastica posturale e sporadico uso di antidolorifici tipo Aulin e Oki, ma ovvviamente non danno sollievo alla gamba .
Il mio medico curante ha diagnosticato una meralgia parestesica del nervo cutaneo laterale e mi cura con 300mg. al dì di Lyrica. Dopo le prime settimane di notevole miglioramento sono purtroppo di nuovo alle prese con il dolore alla gamba.
Gradirei molto un vostro parere sulla mia situazione e alcuni chiarimenti.
Il nervo interessato è il nervo sciatico oppure è un'altro? E' poi, è veramente utile al fine della cura fare l'elettromiografia, che vorrei evitare?
Poichè il Lyrica mi ha fatto molto bene nel primo periodo, non sarebbe il caso di aumentare la dose?( il mio medico me lo ha sconsigliato senza il parere di un neurologo)Posso anticipare che a parte questi disturbi non ho in atto altre gravi patologie, ad esclusione di una storia di glaucoma per la quali mi curo con Timololo.
Vi ringrazio per la cortese attenzione e la risposta che mi darete.
Nel 2006 la RMN della colonna lombo sacrale mi ha diagnosticato:
segni diffusi di spondiloartrosi,con osteofitosi marginale anteriore e posteriore delle limitanti vertebre in tutto il tratto lombo¬-sacrale;
protrusioni L4-L5 e L5-S1che improntano diffusamente la superficie ventrale del sacco durale;
significativo impegno bilaterale dei forami di congiunzione;
alterazioni a carattere reattivo delle limitanti vertebrali, con degenerazione della struttura spongiosa ossea. Segni di interessamento artrosico delle articolazioni interapofisarie;
normale l’ampiezza del canale rachideo e regolare la visualizzazione delle radici della cauda.
Oltre a dolori diffusi alla schiena più o meno sotto controllo, nell' ultimo anno si è intensificata la sensazione dolorosa sulla parte anteriore ed esterna della coscia destra, dal ginocchio all'anca, che da anni era cominciata con formicolii e senso di ustione superficiale.Devo dire che tali dolori anche se forti tanto da impedirmi di dormire e trarre piacere da una passeggiata, non hanno limitato l'uso della gamba nei vari movimenti.Mi curo con ginnastica posturale e sporadico uso di antidolorifici tipo Aulin e Oki, ma ovvviamente non danno sollievo alla gamba .
Il mio medico curante ha diagnosticato una meralgia parestesica del nervo cutaneo laterale e mi cura con 300mg. al dì di Lyrica. Dopo le prime settimane di notevole miglioramento sono purtroppo di nuovo alle prese con il dolore alla gamba.
Gradirei molto un vostro parere sulla mia situazione e alcuni chiarimenti.
Il nervo interessato è il nervo sciatico oppure è un'altro? E' poi, è veramente utile al fine della cura fare l'elettromiografia, che vorrei evitare?
Poichè il Lyrica mi ha fatto molto bene nel primo periodo, non sarebbe il caso di aumentare la dose?( il mio medico me lo ha sconsigliato senza il parere di un neurologo)Posso anticipare che a parte questi disturbi non ho in atto altre gravi patologie, ad esclusione di una storia di glaucoma per la quali mi curo con Timololo.
Vi ringrazio per la cortese attenzione e la risposta che mi darete.
[#1]
La diagnosi definitiva della meralgia parestetica deve essere fatta mediante la valutazione elettrofisiologica della funzionalità del nervo femoro cutaneo laterale. Se fosse confermata questa diagnosi può ottenere giovamenti da una infiltrazione di anestetico e cortisone nel punto di compressione di suddetto nervo cutaneo in prossimità della parte alta dell'inguine. Raramente è necessario l'intervento. Qualora la diagnosi non fosse confermata dalla elettrofisiologia molto probabilmente si tratta di una radicolopatia lombare dei segmenti più alti al cui terapia è differente.
Dr. Antonio Zingale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.7k visite dal 08/02/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Glaucoma
Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa cronica progressiva che danneggia il nervo ottico. Come fare la diagnosi precoce e rallentarne il peggioramento?