Emicrania oculare e reflusso
Salve, non so se io abbia scelto la categoria corretta perché in realtà non saprei nemmeno io a quale specialista rivolgermi. Sono una ragazza di 25 anni, peso 55 kg e sono alta 1,69m. Relativamente spesso, circa 1 o 2 volte al mese, mi capitano degli episodi nei quali convergono una serie di disturbi; vorrei capire da cosa siano causati per poterli prevenire o eventualmente capire a quale specialista rivolgermi per curarli.
Tutto ad un attratto, quasi sempre dopo i pasti, avverto una forte emicrania e un dolore all’occhio, aumenta la sensibilità alla luce e, talvolta, anche ai suoni, tachicardia, nausea e/o vomito, enorme difficoltà ad eruttare nonostante io ne senta un forte stimolo e ho la sensazione di essere così tanto piena di aria, che non riesco a fare uscire , che entro in uno stato confusionale perché mi sento soffocare internamente. Tutto ciò dura circa 3 o 4 ore, fino a quando poi finalmente attravero vomito o eruttazione piano piano riesco a liberarmi e nel giro di mezz’ora spariscono i sintomi.
Inizialmente pensavo fossero delle emicranie oftalmiche e ho rifatto la visita oculistica (sono ipermetrope) ed effettivamente una lente andava migliorata di poco, ma nonostante ciò ho continuato ad avere episodi del genere.
Poi ho pensato si trattasse di un’intolleranza alimentare (perché alcuni episodi si sono verificati dopo aver mangiato ricci e frutti di mare, ma altre volte li ho mangiati senza accusare nessun disturbo), però non c’è nessun cibo che accomuni proprio tutti questi episodi e non risulto intollerante o allergica a nessuno dei test che ho effettuato.
Dopo tempo mi sono accorta che l’unico fattore comune a tutti gli episodi è la stanchezza. Mi è capitato tornando da lunghi viaggi, dopo sforzi fisici (ho una brutta scoliosi idiopatica a S italica curata dall’età di 11 anni, ma che comunque mi rende uno sforzo pesante anche svolgere le normali pulizie casalinghe) e cose del genere.
E’ possibile che siano dei sintomi da collegare semplicemente a una somatizzazione della stanchezza, pertanto devo solo stare più attenta in questo senso, o mi consigliate ulteriori indagini mediche perché sono sintomi che fanno pensare ad altro?
Grazie anticipatamente per le eventuali risposte.
Tutto ad un attratto, quasi sempre dopo i pasti, avverto una forte emicrania e un dolore all’occhio, aumenta la sensibilità alla luce e, talvolta, anche ai suoni, tachicardia, nausea e/o vomito, enorme difficoltà ad eruttare nonostante io ne senta un forte stimolo e ho la sensazione di essere così tanto piena di aria, che non riesco a fare uscire , che entro in uno stato confusionale perché mi sento soffocare internamente. Tutto ciò dura circa 3 o 4 ore, fino a quando poi finalmente attravero vomito o eruttazione piano piano riesco a liberarmi e nel giro di mezz’ora spariscono i sintomi.
Inizialmente pensavo fossero delle emicranie oftalmiche e ho rifatto la visita oculistica (sono ipermetrope) ed effettivamente una lente andava migliorata di poco, ma nonostante ciò ho continuato ad avere episodi del genere.
Poi ho pensato si trattasse di un’intolleranza alimentare (perché alcuni episodi si sono verificati dopo aver mangiato ricci e frutti di mare, ma altre volte li ho mangiati senza accusare nessun disturbo), però non c’è nessun cibo che accomuni proprio tutti questi episodi e non risulto intollerante o allergica a nessuno dei test che ho effettuato.
Dopo tempo mi sono accorta che l’unico fattore comune a tutti gli episodi è la stanchezza. Mi è capitato tornando da lunghi viaggi, dopo sforzi fisici (ho una brutta scoliosi idiopatica a S italica curata dall’età di 11 anni, ma che comunque mi rende uno sforzo pesante anche svolgere le normali pulizie casalinghe) e cose del genere.
E’ possibile che siano dei sintomi da collegare semplicemente a una somatizzazione della stanchezza, pertanto devo solo stare più attenta in questo senso, o mi consigliate ulteriori indagini mediche perché sono sintomi che fanno pensare ad altro?
Grazie anticipatamente per le eventuali risposte.
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Gentile Ragazza,
se sono state escluse cause alimentari, nel senso di intolleranze alimentari, è possibile che lo sforzo fisico o i viaggi possano scatenare la sintomatologia riferita, fungendo appunto da fattori scatenanti e non da causa.
Più che "somatizzazioni da stanchezza" potrebbe anche essere un'emicrania scatenata dai fattori che dicevamo sopra.
Consideri che anche un cambiamento delle abitudini, anche di un giorno, può scatenare l'attacco, infatti non sono rari i casi in cui l'emicrania può essere "definita" anche come patologia del cambiamento (in soggetti predisposti però).
Il consiglio che Le posso dare è di rivolgersi ad un neurologo esperto in cefalee per avere una diagnosi corretta ed un'adeguata terapia di prevenzione, se indicata.
Cordiali saluti
se sono state escluse cause alimentari, nel senso di intolleranze alimentari, è possibile che lo sforzo fisico o i viaggi possano scatenare la sintomatologia riferita, fungendo appunto da fattori scatenanti e non da causa.
Più che "somatizzazioni da stanchezza" potrebbe anche essere un'emicrania scatenata dai fattori che dicevamo sopra.
Consideri che anche un cambiamento delle abitudini, anche di un giorno, può scatenare l'attacco, infatti non sono rari i casi in cui l'emicrania può essere "definita" anche come patologia del cambiamento (in soggetti predisposti però).
Il consiglio che Le posso dare è di rivolgersi ad un neurologo esperto in cefalee per avere una diagnosi corretta ed un'adeguata terapia di prevenzione, se indicata.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 24/01/2019.
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