Ha da poco tempo cessato di vivere mio nonno
Salve, vorrei iniziare a ringraziare coloro i quali risponderanno a questa mia richiesta di consulto, in quanto forniscono un servizio che, oggi, nell'epoca della telematica globalizzata, può essere da grande aiuto per le semplici famiglie in cerca di aiuto per risolvere i loro problemi.
Ha da poco tempo cessato di vivere mio nonno, all'età di circa 80 anni, che da circa 7-8 anni soffriva del morbo di Alzheimer. In realtà anche un suo fratello ed una sua sorella sono morti per lo stesso problema. La mia preoccupazione nasce dal fatto che, avendo un papà (figlio diretto di mio nonno morto di Alzheimer) che tra poco compie 60 anni, ed essendo io stesso erede genetico di mio nonno, vorrei sapere, dal punto di vista genetico, a quanto siamo, o potremmo esserlo, esposti a tale trasmissione genetica. Il altre parole chiedo se c'è il rischio che tale malattia sia ereditaria e quali controlli dovremmo fare, io ed i miei familiari, per prevenire, fin quando possibile, il problema.
Ringrazio nuovamente per la risposta
Ha da poco tempo cessato di vivere mio nonno, all'età di circa 80 anni, che da circa 7-8 anni soffriva del morbo di Alzheimer. In realtà anche un suo fratello ed una sua sorella sono morti per lo stesso problema. La mia preoccupazione nasce dal fatto che, avendo un papà (figlio diretto di mio nonno morto di Alzheimer) che tra poco compie 60 anni, ed essendo io stesso erede genetico di mio nonno, vorrei sapere, dal punto di vista genetico, a quanto siamo, o potremmo esserlo, esposti a tale trasmissione genetica. Il altre parole chiedo se c'è il rischio che tale malattia sia ereditaria e quali controlli dovremmo fare, io ed i miei familiari, per prevenire, fin quando possibile, il problema.
Ringrazio nuovamente per la risposta
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Gentile utente,
Attualmente si pone una diagnosi di "demenza tipo Alzheimer" dopo aver escluso la demenza vascolare, il Mild Cognitive Impairment o una demenza secondaria ad altre patologie, internistiche o neurologiche.
In genere una diagnosi di demenza richiede alcuni test quli il MMSE (dimostrazione di una compromissione della memoria ed altre funzioni cognitive) nonchè vari esami ematochimici, ecodoppler dei vasi epiaortici, un esame TAC o RM dell'encefalo, ecc.
La maggior parte dei casi di m. di Alzheimer sono sporadici, ovvero non correlati ad una diretta trasmissione genetica; inoltre trattandosi di una malattia relativamente frequente in età avanzata, si possono ritrovare casi di Alzheimer in numerose famiglie.
Inoltre non sono al momento disponibili esami affidabili per identificare soggetti a rischio per la malattia, sebbene i ricercatori abbiano individuato una variante della apolipoproteina E quale modesto fattore di rischio.
Non vi sono regole di prevenzione codificate, tuttavia sembra che uno stile di vita sano, il trattamento dei fattori di rischio vascolare nonchè leggere, studiare ed espletare attività culturali possano ridurre il rischio di sviluppare la malattia.
Pertanto segua i consigli precitati senza pensare di essere predisposto a questa malattia!
Cordiali saluti.
Attualmente si pone una diagnosi di "demenza tipo Alzheimer" dopo aver escluso la demenza vascolare, il Mild Cognitive Impairment o una demenza secondaria ad altre patologie, internistiche o neurologiche.
In genere una diagnosi di demenza richiede alcuni test quli il MMSE (dimostrazione di una compromissione della memoria ed altre funzioni cognitive) nonchè vari esami ematochimici, ecodoppler dei vasi epiaortici, un esame TAC o RM dell'encefalo, ecc.
La maggior parte dei casi di m. di Alzheimer sono sporadici, ovvero non correlati ad una diretta trasmissione genetica; inoltre trattandosi di una malattia relativamente frequente in età avanzata, si possono ritrovare casi di Alzheimer in numerose famiglie.
Inoltre non sono al momento disponibili esami affidabili per identificare soggetti a rischio per la malattia, sebbene i ricercatori abbiano individuato una variante della apolipoproteina E quale modesto fattore di rischio.
Non vi sono regole di prevenzione codificate, tuttavia sembra che uno stile di vita sano, il trattamento dei fattori di rischio vascolare nonchè leggere, studiare ed espletare attività culturali possano ridurre il rischio di sviluppare la malattia.
Pertanto segua i consigli precitati senza pensare di essere predisposto a questa malattia!
Cordiali saluti.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 02/02/2009.
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