Problemi alla guida
Gentili dottori,
Il mio fidanzato ha evidenti problemi alla guida, dei quali non riusciamo a comprendere le cause. Ha 25 anni, ha preso la pantente a 18 anni ma ha guidato molto poco per varie ragioni. Nell'ultimo anno ho deciso di fargli fare un po' di pratica ma fin da subito sono emersi problemi molto gravi. Non parlo di manovre e parcheggi ma della sua incapacità di prestare attenzione. Ieri ad esempio non ha visto un semaforo, è già la seconda volta che succede. Di errori simili ne ha fatti tantissimi, quasi ogni volta che l'ho fatto guidare e mi chiedo come sarebbe finita se non ci fossi stata io a dirgli di frenare nella varie occasioni. Il suo cervello alla guida si disconnette, l'impressione è che lui non tenga in considerazione gli stimoli esterni o non sia capace di sviluppare alcuni automatismi. Siamo arrivati al punto di dire che forse è meglio che non guidi. Inizialmente ho dato la colpa alla sua elevata miopia (-11), pensando che gli occhiali potessero causare un restrizione del campo visivo e della visione peferiferica, ma il semaforo di ieri era dritto davanti a lui, eppure non l'ha visto. Io ho la patente da 8 anni e non mi è mai capitato di non vedere un semaforo. Non riesco a capire come sia possibile fare tanti errori di continuo. Vorrei fosse chiaro che non si tratta di semplici distrazioni, ma di fenomeni gravi e ripetuti. Premetto che per il resto è una persona normalissima, estramamente intelligente, portato per gli studi, dal carattere molto tranquillo e pacato. Escluderei quindi l'adhd o altre patologie simili. L'unica cosa di cui si è sempre lamentato è l'essere scoordinato e negato per lo sport in generale. Dice di sentirsi disabile e diverso dagli altri. La mia domanda è: esistono alterazioni neurologiche che possano giustificare questi problemi? È il caso di fare una visita? Oppure devo pensare che sia tutta colpa della miopia?
Il mio fidanzato ha evidenti problemi alla guida, dei quali non riusciamo a comprendere le cause. Ha 25 anni, ha preso la pantente a 18 anni ma ha guidato molto poco per varie ragioni. Nell'ultimo anno ho deciso di fargli fare un po' di pratica ma fin da subito sono emersi problemi molto gravi. Non parlo di manovre e parcheggi ma della sua incapacità di prestare attenzione. Ieri ad esempio non ha visto un semaforo, è già la seconda volta che succede. Di errori simili ne ha fatti tantissimi, quasi ogni volta che l'ho fatto guidare e mi chiedo come sarebbe finita se non ci fossi stata io a dirgli di frenare nella varie occasioni. Il suo cervello alla guida si disconnette, l'impressione è che lui non tenga in considerazione gli stimoli esterni o non sia capace di sviluppare alcuni automatismi. Siamo arrivati al punto di dire che forse è meglio che non guidi. Inizialmente ho dato la colpa alla sua elevata miopia (-11), pensando che gli occhiali potessero causare un restrizione del campo visivo e della visione peferiferica, ma il semaforo di ieri era dritto davanti a lui, eppure non l'ha visto. Io ho la patente da 8 anni e non mi è mai capitato di non vedere un semaforo. Non riesco a capire come sia possibile fare tanti errori di continuo. Vorrei fosse chiaro che non si tratta di semplici distrazioni, ma di fenomeni gravi e ripetuti. Premetto che per il resto è una persona normalissima, estramamente intelligente, portato per gli studi, dal carattere molto tranquillo e pacato. Escluderei quindi l'adhd o altre patologie simili. L'unica cosa di cui si è sempre lamentato è l'essere scoordinato e negato per lo sport in generale. Dice di sentirsi disabile e diverso dagli altri. La mia domanda è: esistono alterazioni neurologiche che possano giustificare questi problemi? È il caso di fare una visita? Oppure devo pensare che sia tutta colpa della miopia?
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Gentile Utente,
con molta franchezza dalla sua descrizione non pare di intravvedere alcun definito sintomo che possa far sospettare un malattia neurologica. A me sembrerebbe che il suo fidanzato sia solo molto teso in quanto inesperto di guida. Se avesse dei disturbi dell'attenzione questi sarebbero rilevabili sempre e non unicamente nella specifica applicazione alla guida. Ovviamente è solo 'un'opinione attraverso un consulto online. Comunque, se anche lui è consapevole che sussista qualche difficoltà nell'applicazione alla guida, potrebbe essere indicato farlo visitare da un Neurologo.
Cordialmente
con molta franchezza dalla sua descrizione non pare di intravvedere alcun definito sintomo che possa far sospettare un malattia neurologica. A me sembrerebbe che il suo fidanzato sia solo molto teso in quanto inesperto di guida. Se avesse dei disturbi dell'attenzione questi sarebbero rilevabili sempre e non unicamente nella specifica applicazione alla guida. Ovviamente è solo 'un'opinione attraverso un consulto online. Comunque, se anche lui è consapevole che sussista qualche difficoltà nell'applicazione alla guida, potrebbe essere indicato farlo visitare da un Neurologo.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la strada dove non ha visto il semaforo è una strada che conosce molto bene e il mio ragazzo non era affatto teso, anzi, il problema è che era più rilassato del solito e quindi meno concentrato. Non so quanto non vedere le cose su una strada conosciuta possa considerarsi mancanza di esperienza. Lui stesso non riesce a spiegarsi come mai fa tanti errori ed è seriamente preoccupato. Quasi ogni volta che guida fa errori potenzialmente fatali per lui e gli altri. Dubito che tutti i neopatentati versino in queste condizioni. Comunque ha problemi di distrazione anche in altri ambiti ma non costituiscono per lui un handicap come per la guida. Quello che vorrei fosse chiaro è che non si tratta di piccoli errori fatti ogni tanto ma di una persona che appena prende la macchina rischia la pelle perché non vede le cose.
la strada dove non ha visto il semaforo è una strada che conosce molto bene e il mio ragazzo non era affatto teso, anzi, il problema è che era più rilassato del solito e quindi meno concentrato. Non so quanto non vedere le cose su una strada conosciuta possa considerarsi mancanza di esperienza. Lui stesso non riesce a spiegarsi come mai fa tanti errori ed è seriamente preoccupato. Quasi ogni volta che guida fa errori potenzialmente fatali per lui e gli altri. Dubito che tutti i neopatentati versino in queste condizioni. Comunque ha problemi di distrazione anche in altri ambiti ma non costituiscono per lui un handicap come per la guida. Quello che vorrei fosse chiaro è che non si tratta di piccoli errori fatti ogni tanto ma di una persona che appena prende la macchina rischia la pelle perché non vede le cose.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 07/01/2019.
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