Ictus
Salve, mia madre 76 anni ha avuto un ictus il 31/12 dopo la prima tac eseguita circa una ora dopo l’evento si evidenziava dalla tac sfumata area di ipodensita ( verosimilmente focolaio ischemico in fase subacuta) sotto frontale destra. Struttre della linea mediana in asse. Sistema ventricololiquorale da atrofia corto-sottocorticale mentre circa 36 ore dopo il referto della tac compare in emisfero a destra estesa area ipodensa ischemica con qualche stri emorragica contestuale, nel territorio della cerebrale media che impegna l’area fronto-temporale parietale e nucleo capsulare. Si rilevano i segni di compressione da edema sul ventricolo omolaterale principale sul corno frontale. La linea mediana mostra una deviazione controlaterale di circa 12mm il ventricolo contro laterale e normo disteso. Quello che volevo gentilmente chiedere la terapia che si effettua in questi casi. Premettendo che mia mamma non ha altre patologie in corso e i valori pressori (130/80) cardiaci che non rivela compromissioni a livello dinamici.
[#1]
Gentile Utente,
la terapia non può essere consigliata a distanza in una paziente che non si conosce, è peraltro vietato anche dalla legge. I colleghi che hanno in cura la Mamma sanno certamente cosa fare.
L'area ischemica mi pare però che sia abbastanza estesa.
In atto quali sono le condizioni della Signora?
E' lucida? In stato soporoso? Muove gli arti o ci sono deficit sul lato sinistro?
Cordiali saluti e auguri per la Mamma
la terapia non può essere consigliata a distanza in una paziente che non si conosce, è peraltro vietato anche dalla legge. I colleghi che hanno in cura la Mamma sanno certamente cosa fare.
L'area ischemica mi pare però che sia abbastanza estesa.
In atto quali sono le condizioni della Signora?
E' lucida? In stato soporoso? Muove gli arti o ci sono deficit sul lato sinistro?
Cordiali saluti e auguri per la Mamma
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore, mia madre è lucida, risponde anche se con voce molto stanca, la parte sinistra come lei ha prontamente evidenziato ha riportato danni anche se accenna piccoli movimenti con le dita del piede sinistro, mi scusi se forse formulato in modo sbagliato la domanda, ma i dubbi sulla terapia mi sono venuti quando ho visto che la terapia variava (mannitolo 18 per 3 nelle 24 ore, prima inserito in terapia poi sospeso, controllo della febbre dei colleghi hanno consentito l’uso del paracetamolo quando la febbre superava i 38 gradi altri colleghi di turno hanno aspettato che superava abbondantemente i 38gradi) senza approfondire con altri esami!!!
Visto che ci troviamo in un paesino e l’ospedale più vicino non ha reparto di neurologia, i mie dubbi erano se eventualmente era da trasferire in un ospedale con un reparto neurologico???
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta...
Visto che ci troviamo in un paesino e l’ospedale più vicino non ha reparto di neurologia, i mie dubbi erano se eventualmente era da trasferire in un ospedale con un reparto neurologico???
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta...
[#3]
Gentile Utente,
da quanto scrive le condizioni cliniche della Mamma sono tutto sommato accettabili, rispetto a quanto si rileva dal referto della TC che sembra invece abbastanza impegnativo.
Un reparto di Neurologia sarebbe auspicabile ma di solito il trasferimento viene richiesto dal reparto del "piccolo" ospedale e organizzato d’intesa tra le due strutture. Spesso, per es. in assenza di posti letto, anche la terapia viene gestita in collaborazione tra gli ospedali e frequentemente vengono anche inviate le immagini degli esami strumentali.
Ovviamente non posso sapere se questo sia avvenuto anche nel caso in questione.
Cordialmente
da quanto scrive le condizioni cliniche della Mamma sono tutto sommato accettabili, rispetto a quanto si rileva dal referto della TC che sembra invece abbastanza impegnativo.
Un reparto di Neurologia sarebbe auspicabile ma di solito il trasferimento viene richiesto dal reparto del "piccolo" ospedale e organizzato d’intesa tra le due strutture. Spesso, per es. in assenza di posti letto, anche la terapia viene gestita in collaborazione tra gli ospedali e frequentemente vengono anche inviate le immagini degli esami strumentali.
Ovviamente non posso sapere se questo sia avvenuto anche nel caso in questione.
Cordialmente
[#4]
Utente
Purtroppo dottore il fatto che la terapia mi sembra un pochino ballerina e sono sicuro che non è stato chiesto nessun consulto mi sta facendo preoccupare!!!
Proprio in questi minuti ho parlato con il medico e mi riferisce che da poco ha fatto una nuova tac e il referto è grossomodo simile l’edema sembra evidenziato nella prima tac sembra un pochino cresciuto...ed hanno ripreso con il mannitolo.
Dottore La ringrazio e le auguro buona domenica.
Proprio in questi minuti ho parlato con il medico e mi riferisce che da poco ha fatto una nuova tac e il referto è grossomodo simile l’edema sembra evidenziato nella prima tac sembra un pochino cresciuto...ed hanno ripreso con il mannitolo.
Dottore La ringrazio e le auguro buona domenica.
[#6]
Gentile Utente,
l’atteggiamento da seguire deve essere equilibrato, cioè è normale interagire con la Mamma, parlare, farla partecipe degli avvenimenti che accadono evitando magari di comunicare cose poco piacevoli, ma senza farla stancare, dovete trovare voi un equilibrio in base alle reazioni della Signora che sicuramente capterete.
Cordialità
l’atteggiamento da seguire deve essere equilibrato, cioè è normale interagire con la Mamma, parlare, farla partecipe degli avvenimenti che accadono evitando magari di comunicare cose poco piacevoli, ma senza farla stancare, dovete trovare voi un equilibrio in base alle reazioni della Signora che sicuramente capterete.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 05/01/2019.
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