Trombosi venosa cerebrale.

Buongiorno,
Vi contattato perché mi sto preparando per entrare nell'esercito come Vfp1.
Il 30 ottobre 2018 sono stata ricoverata in ospedale per una trombosi venosa cerebrale dei seni (prendevo da circa un anno e mezzo la pillola yaz).
Dopo essere stata curata con eparina h24 per alcuni giorni, ho proseguito la cura con wafarin a dosi alternate.
Sono stata dimessa il 11 novembre 2018 e per il momento continuo a prendere il Coumadin e controllo inr.
La mia domanda è: questa esperienza mi vincola a prescindere e perciò mi rende non idonea al concorso o non ha rilevanza?
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti

F. L.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Gentile F. L.,
se al momento attuale continua ad assumere terapia con anti-coagulanti (Warfarin), deve sapere che è esposta al rischio di sanguinamento che è ridotto al minimo se si evitano attività che possano essere causa di traumi. L'addestramento cui sarebbe assoggettata entrando in un corpo delle forze armate la esporrebbe a rischi di cui deve essere consapevole.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile dott. Mauro,
Al momento sto ancora seguendo terapia anti coagulante, ma avrò già finito quando dovrò affrontare le selezioni.
Però mi chiedo se questo tipo di patologia rientra nell'elenco delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare.
Cordialmente,
F. L.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Cara F. L.
non sono in grado di risponderle, in quanto si tratta di norme di selezione collegate alla medicina militare che non conosco.
Auguri affettuosi, innanzitutto per la salute, e poi per la carriera che si accinge ad intraprendere.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio immensamente.
Spero che qualche gentile collega mi sappia dare risposta.

Saluti.