Derivazione liquorale diretta o indiretta

Buongiorno vorrei sapere cosa si intende per derivazione liquorale diretta o indiretta o anche derivazione cranica e extracranica.
Vorrei sapere se possibile i riferimenti normativi per cui un intervento di rachicentesi debba essere sempre verbalizzato e incluso nella cartella clinica del paziente.


Grazie e Auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Il sistema di derivazione si applica in caso di idrocefalo (quando c'è l'indicazione clinica).
Consiste nel creare un sistema per far defluire il liquido dei ventricoli in eccesso e non normalmente riassorbito, in una altra sede del corpo (solitamente atrio cardiaco o peritoneo).

Non conosco le definizioni di derivazione diretta o indiretta , a meno che non si intenda con la prima quella appena descritta e con la seconda quella che si effettua dalla zona lombare (derivazione spino-peritoneale).
Col termine di derivazione extracranica (terminologia non usata) si definisce la derivazione esterna, ovvero quando si effettua il drenaggio liquorale dal ventricolo in una sacca , per un tempo ovviamente limitato.

Spero di aver soddisfatto la Sua curiosità.
Ricambio cordialmente gli auguri
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Utente
Utente
Dottor Migliaccio la ringrazio della gentile risposta.

Cerco di inquadrare la situazione nei migliori dei modi.
Nel gennaio del 2018 sono stato ricoverato per poliradicoloneuropatia superata per fortuna del tutto.

Si è verificato un problema assicurativo legale ove l assicurazione stessa rigetta l indennizzo in quanto non riconosce la "rachicentesi"(cui sono stato sottoposto) come intervento chirurgico.

al seguente indirizzo link:

http://www.dibinem.unibo.it/it/risorse/files/neuropillole-ndeg-163

l' Universita di Bologna non lascia dubbi.

La rachicentesi è una pratica chirurgica

Sul contratto assicurativo pero si fa riferimento(cito parole testuali)

Neurochirurgia:

derivazioni liquorali craniche o extracraniche

interventi per derivazione liquorali diretta o indiretta

Penso che l accezione 'derivazione indiretta' sia come da lei interpretata cioe' la rachicentesi , il mio caso quindi indennizzabile.

Purtroppo i medici non hanno lasciato verbale di intervento di rachicentesi e dovrò chiedere a questo punto l' integrazione.

Vorrei sapere, cortesemente, se esistono e in che probabilità episodi recidivi della mia malattia (poliradicoloneuropatia).


grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
la rachicentesi è una metodica per un esame diagnostico del liquor cerebrospinale e quindi non è considerato un atto chirurgico.
Se invece la rachicentesi è stata effettuata per introdurre il sistema di derivazione, la si deve considerare un procedimento chirurgico.
Chi ha effettuato la rachicentesi deve documentarlo in cartella clinica e descrivere le varie fasi dalle quali si deduce se si è trattato di solo esame diagnostico o di atto terapeutico.

A che cosa era dovuta la polineuropatia?

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie ancora della gentile risposta Dr Migliaccio

La rachicentesi è stata effettuata per esame del liquor non è stato immesso nessun sistema di derivazione.

In cartella clinica non c è riscontro della procedura di rachicentesi ma solo il consenso informativo.

Ai fini assicurativi viene contemplato l intervento sia come terapeutico che come diagnostico.

La mia poliradicoloneuropatia è stata classificata come subacuta.

L insorgenza è stata la classica ascendente, prima perdita di forza alle gambe, polpacci, caviglie e poi braccia e mani.

Pochi giorni prima avevo avuto una influenza con numerose scariche di diarrea e forti e lancinanti dolori allo stomaco.

In seguito ho avuto tre episodi di fascicolazioni

Sono sempre stato in generale in ottima forma, pratico sport ogni giorno, corsa nuoto e bicicletta e non conoscevo i "crampi".

Durante il ricovero mi hanno somministrato immunoglobuline .

A dire la verità il mio organismo stava già reagendo da solo, dopo il ricovero sono uscito più debole ma dopo poco mi sono ripreso e tre mesi dopo potevo gia fare 180 km in bicicletta e 4 mesi dopo 10 km a nuoto.

Piu tempo mi ci è voluto per recuperare con la corsa a piedi dato che il muscolo tibiale era il piu compromesso.

Ad oggi riesco a correre fino a 15 km.

grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Quindi clinicamente tutto bene.
Bisogna leggere attentamente la Polizza. Da quanto Lei ha riportato la rachicentesi viene considerata una procedura per esame diagnostico più o meno come un prelievo venoso o arterioso.
Tali metodiche non sono considerati atti chirurgici.
La Polizza precisa la rachicentesi come mezzo per una derivazione che prevede l'inserimento di un sistema idraulico possibile solo con procedure chirurgiche.

In senso lato anche una puntura intramuscolare è un atto chirurgico se ci rifacciamo alla etimologia greca che significa agire con l'uso delle mani.
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Migliaccio la ringrazio dell' attenzione prestata alla mia domanda.

Se ci saranno sviluppi sicuramente aggiornerò il post.

Le auguro Buone festività e felice anno nuovo..grazie veramente