Scossa alla testa
Gentili medici, ho 41 anni, sono iperteso, sotto cura e con valori medi pressori che raramente arrivano a 130/90 essendo costantemente più bassi, 3 anni fa ho subito una ESA sine materia causata da un picco pressorio secondo la cartella clinica. Non avevo mai avuto dolori alla testa di nessun tipo, prima di questo evento, e dopo di esso ho iniziato ad individuare dei disturbi leggeri che andavano e venivano e con i quali mi sono abituato a convivere. Avendo effettuato.nel orso di questi tre anni dei controlli e visite neurologiche, tutti i neurologi mi hanno detto che questi disturbi non erano da relazionarsi a qualcosa di neurologico,bensì alla mia situazione cervicale che è abbastanza usurata. ieri però per la prima volta ho avvertito una forte scossa più o meno nell'arco del trigemino al lato destro (che è stata la parte interessata e dolorante durante l'ESA) di durata di max 3 secondi, che mi ha lasciato ancor oggi una sensazione di fastidio certamente sopportabile ma che non mi lascia per nulla tranquillo in quanto il fastidio è presente continuativamente. Pertanto vi chiedo se secondo voi questo episodio può riferirsi ad un problema neurologico, oppure no. In caso affermativo può bastare una visita neurologica o devo recarmi al PS o effettuare una TC cranica? Vi ringrazio anticipatamente per il vostro interessamento.
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Egregio Paziente,
dal suo resoconto anamnestico si deduce che verosimilmente abbia presentato un disturbo di carattere nevralgico che, per la sua fisionomia non è neppure lontanamente imparentato con quello presente nel caso di una emorragia sub-aracnoidea. Pertanto, si tranquillizzi e se il disturbo dovesse persistere si sottoponga ad una visita neurologica.
Cordialmente
dal suo resoconto anamnestico si deduce che verosimilmente abbia presentato un disturbo di carattere nevralgico che, per la sua fisionomia non è neppure lontanamente imparentato con quello presente nel caso di una emorragia sub-aracnoidea. Pertanto, si tranquillizzi e se il disturbo dovesse persistere si sottoponga ad una visita neurologica.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 19/12/2018.
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