Senso di sbandamento, di stordimento ed estrema stanchezza
Alessandro F.
Roma
Gentili dottori, ho 22 anni e dal 7/01/09 soffro di un forte senso di stordimento (come se avessi ecceduto nell'uso di alcool), di estrema stanchezza e di sbandamento (non giramenti di testa), per cui mi sembra continuamente che il mio corpo non sia fermo, ma si muova compiendo piccole oscillazioni, come se ci fosse un terremoto. Così, quando cammino provo una forte sensazione di instabilità, di equilibrio precario, come se mi trovassi a camminare da ubriaco su una barca con mare mosso (anche se poi non ho effettiva difficoltà nella deambulazione, è solo una mia sensazione). Inoltre vedo male (come se tutto fosse più "buio" e con difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti) così che faccio pure fatica a leggere (è come se le scritte si confondessero diventando un'unica macchia nera). Per una settimana questi sintomi si sono presentati in maniera non continuativa, poi il 14/01 mi è venuta la febbre a 39 (in assenza però di tosse, raffreddore e catarro) per poi scendermi a 37.2-37.4 già dal giorno successivo, rimanendo però su questo livello fino al 22/01 (tra l'altro io quest'anno ho fatto il vaccino). Nel frattempo, i sintomi precedentemente descritti sono diventati più forti e continuativi con la conseguenza che io vivo continuamente in un fastidiosissimo stato di stordimento, con una percezione distorta della realtà (è un pò come sentirsi tutto il giorno fortemente drogati, afflitti da una cappa che ti rintrona e con le proprie capacità di interagire col mondo esterno dimezzate). Voglio infine sottolinerare che c'è però una circostanza in cui questi disturbi mi passano rapidamente: stando disteso con gli occhi chiusi. Infatti, in tale situazione mi passa gradualmente la continua sensazione di stordimento e di sbandamento che ho e, conseguentemente, anche ogni altro disturbo. Resta però il fatto che, pur essendo vero che non appena mi rialzo sto benissimo, poi, nel giro di pochi minuti, mi ritornano gradualmente tutti i disturbi, come se il mio cervello presentasse una bassissima resistenza e si affaticasse subito. In particolare, ho notato che tanto più prolungato è il riposo che mi concedo e tanto più tenpo impiegano i disturbi a ritornarmi, tant'è che, ad esempio, la mattina magari ci vuole anche una quarantina di minuti prima di riavere forti i sintomi (che aumentano gradualmente), mentre dopo 1 riposo di una mezz'oretta ci vogliono solo pochi minuti. (Ho svolto una visita oculistica nella quale è stata riscontrata un pressione degli occhi un pò elevata (18mmHg sx e 17mmHg dx e io sono abbastanza miope (rispettivamente -4.5 e -6.5) per cui mi è stato prescritto il timogel 1mg/g) e una lateralizzazione dei vasi sanguigni del nervo ottico, che hanno indotto l'oculista a richiedere una pachimetria corneale centrale che svolgerò il 30/01. Ho inoltre svolto le analisi del sangue in data 19/01 (da cui si sono evidenziati solo un basso livello di trigliceridi (29.18 mg/dl) e un livello leggermente alto di monociti (H12,90%)), il test degli anticorpi relativi al virus della mononucleosi (22/01) (EPSTEIN BARR VCA Ab) (con esito negativo per l'IgM (inferiore ad 1 cut-off) e invece positivo per l'IgG (2.8 cut-off contro l'inferiore ad 1 di riferimento)una RMN dell'encefalo con e senza contrasto (dalla quale non è emerso nulla, a parte una piccola cisti aracnoidea in sede frontale parasagittale destra, peraltro già riscontrata in una precedente RMN risalente al 2007, rispetto alla quale risulta immodificata), una RX colonna cervicale, lombare e dorsale in due proiezioni (dalla quale risulta una riduzione della lordosi con tendenza all'inversione e fulcro in C4, modesto atteggiamento scoliotico destro convesso dorsale, riduzione d'ampiezza degli spazi intersomatici compresi tra L4-L5 e soprattutto tra L5-S1 con L5 che appare emi-sacralizzato a destra) e visita dall'otoringoiatra (che ha eseguito esame vestibolare e audiometrico non riscontrando nulla, a parte un problema alla mandibola che, nel chiudersi partendo dalla posizione spalancata, fa 1 scatto; a tal proposito aggiungo che sono stato sottoposto a una ortodonzia con l'impiego di apparecchio fisso e che ora porto un archetto fisso e un apparecchio mobile di mantenimento rispettivamente sulla arcata superiore e su quella inferiore e che ho notato una certa tendenza a digrignare i denti nel corso della notte). A questo punto, i medici hanno attribuito il disturbo a stress e a problemi nervosi ma resta il fatto che ormai da due settimane mi sono messo a completo riposo, essendo i disturbi descritti molto fastidiosi, ma non ho avuto alcun miglioramento e devo dire che stanno iniziando ad essere veramente insopportabili. Spero che mi possiate fornire delle indicazioni su come agire.
Roma
Gentili dottori, ho 22 anni e dal 7/01/09 soffro di un forte senso di stordimento (come se avessi ecceduto nell'uso di alcool), di estrema stanchezza e di sbandamento (non giramenti di testa), per cui mi sembra continuamente che il mio corpo non sia fermo, ma si muova compiendo piccole oscillazioni, come se ci fosse un terremoto. Così, quando cammino provo una forte sensazione di instabilità, di equilibrio precario, come se mi trovassi a camminare da ubriaco su una barca con mare mosso (anche se poi non ho effettiva difficoltà nella deambulazione, è solo una mia sensazione). Inoltre vedo male (come se tutto fosse più "buio" e con difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti) così che faccio pure fatica a leggere (è come se le scritte si confondessero diventando un'unica macchia nera). Per una settimana questi sintomi si sono presentati in maniera non continuativa, poi il 14/01 mi è venuta la febbre a 39 (in assenza però di tosse, raffreddore e catarro) per poi scendermi a 37.2-37.4 già dal giorno successivo, rimanendo però su questo livello fino al 22/01 (tra l'altro io quest'anno ho fatto il vaccino). Nel frattempo, i sintomi precedentemente descritti sono diventati più forti e continuativi con la conseguenza che io vivo continuamente in un fastidiosissimo stato di stordimento, con una percezione distorta della realtà (è un pò come sentirsi tutto il giorno fortemente drogati, afflitti da una cappa che ti rintrona e con le proprie capacità di interagire col mondo esterno dimezzate). Voglio infine sottolinerare che c'è però una circostanza in cui questi disturbi mi passano rapidamente: stando disteso con gli occhi chiusi. Infatti, in tale situazione mi passa gradualmente la continua sensazione di stordimento e di sbandamento che ho e, conseguentemente, anche ogni altro disturbo. Resta però il fatto che, pur essendo vero che non appena mi rialzo sto benissimo, poi, nel giro di pochi minuti, mi ritornano gradualmente tutti i disturbi, come se il mio cervello presentasse una bassissima resistenza e si affaticasse subito. In particolare, ho notato che tanto più prolungato è il riposo che mi concedo e tanto più tenpo impiegano i disturbi a ritornarmi, tant'è che, ad esempio, la mattina magari ci vuole anche una quarantina di minuti prima di riavere forti i sintomi (che aumentano gradualmente), mentre dopo 1 riposo di una mezz'oretta ci vogliono solo pochi minuti. (Ho svolto una visita oculistica nella quale è stata riscontrata un pressione degli occhi un pò elevata (18mmHg sx e 17mmHg dx e io sono abbastanza miope (rispettivamente -4.5 e -6.5) per cui mi è stato prescritto il timogel 1mg/g) e una lateralizzazione dei vasi sanguigni del nervo ottico, che hanno indotto l'oculista a richiedere una pachimetria corneale centrale che svolgerò il 30/01. Ho inoltre svolto le analisi del sangue in data 19/01 (da cui si sono evidenziati solo un basso livello di trigliceridi (29.18 mg/dl) e un livello leggermente alto di monociti (H12,90%)), il test degli anticorpi relativi al virus della mononucleosi (22/01) (EPSTEIN BARR VCA Ab) (con esito negativo per l'IgM (inferiore ad 1 cut-off) e invece positivo per l'IgG (2.8 cut-off contro l'inferiore ad 1 di riferimento)una RMN dell'encefalo con e senza contrasto (dalla quale non è emerso nulla, a parte una piccola cisti aracnoidea in sede frontale parasagittale destra, peraltro già riscontrata in una precedente RMN risalente al 2007, rispetto alla quale risulta immodificata), una RX colonna cervicale, lombare e dorsale in due proiezioni (dalla quale risulta una riduzione della lordosi con tendenza all'inversione e fulcro in C4, modesto atteggiamento scoliotico destro convesso dorsale, riduzione d'ampiezza degli spazi intersomatici compresi tra L4-L5 e soprattutto tra L5-S1 con L5 che appare emi-sacralizzato a destra) e visita dall'otoringoiatra (che ha eseguito esame vestibolare e audiometrico non riscontrando nulla, a parte un problema alla mandibola che, nel chiudersi partendo dalla posizione spalancata, fa 1 scatto; a tal proposito aggiungo che sono stato sottoposto a una ortodonzia con l'impiego di apparecchio fisso e che ora porto un archetto fisso e un apparecchio mobile di mantenimento rispettivamente sulla arcata superiore e su quella inferiore e che ho notato una certa tendenza a digrignare i denti nel corso della notte). A questo punto, i medici hanno attribuito il disturbo a stress e a problemi nervosi ma resta il fatto che ormai da due settimane mi sono messo a completo riposo, essendo i disturbi descritti molto fastidiosi, ma non ho avuto alcun miglioramento e devo dire che stanno iniziando ad essere veramente insopportabili. Spero che mi possiate fornire delle indicazioni su come agire.
[#1]
Caro Alessandro,
le consiglierei di effettuare una visita neurologica e di fare prendere visione al neurologo di tutti gli accertamenti effettuati. Il neurologo le saprà indicare quale terapia sarebbe più opportuna.
Cordiali saluti
le consiglierei di effettuare una visita neurologica e di fare prendere visione al neurologo di tutti gli accertamenti effettuati. Il neurologo le saprà indicare quale terapia sarebbe più opportuna.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Caro Dott. Ferraloro, anzitutto la ringrazio vivamente per la disponibilità a rispondermi. Le comunico inoltre che come da lei suggerito ho prenotato la visita neurologica da lei suggeritemi per martedì 3/02. Le farò sapere prossimamente cosa mi ha detto. Nel frattempo le volevo porre una domanda: basandosi sulla sua esperienza professionale ritiene che un tale forte stato di stordimento e di mancanza di lucidità possa essere attribuito a forme di esaurimento nervoso o simili indotti da uno stato cronico di stanchezza (che nel periodo precedente al verificarsi dei sintomi mi ero notevolmente stancato, concedendomi poco sonno) che non ho superato nonostante le due settimane di riposo assoluto che mi sono concesso?
La ringrazio ancora.
Alessandro
La ringrazio ancora.
Alessandro
[#4]
Utente
Gentile Dott. Ferraloro
nel 2007 ho svolto una RM senza contrasto solo per controllare la cisti che ho e non per particolari disturbi. Questa era infatti stata scoperta in una RM ancora precedente risalente al 2002 che era stata effettuata nell'ambito di un controllo generale svolto in seguito ad alcuni disturbi da me manifestati che sono poi stati associati a manifestazioni tipo attacchi di panico (senso di svenimento, palpitazioni, impressione di difficoltà a respirare).
A tal proposito devo dire che io sono un pò ipocondriaco, così che ora mi trovo a pensare di aver fatto tutti i controlli tranne quello giusto che avrebbe effettivamente messo in luce il mio problema (ad esempio volevo chiederle se, in presenza di una RM, l'effettuazione di un elettroencefalogramma potrebbe essere utile). Questa mia ipocondria è probabilmente dovuta ad un mio trauma adolescenziale. Quando avevo 13 anni (2001)mio padre si ammalò (febbretta + difficoltà a respirare) e dopo molti controlli gli fu diagnosticata 1 pleurite per cui si iniziò a curare a casa. Dopo circa 20 giorni di cura lui continuava ad avere difficoltà a respirare, ma tutti lo rassicuravano dicendo che stava guarendo, attribuendo tale difficoltà a questioni nervose. Fatto sta che il giorno successivo all'ultima "rassicurante" visita medica morì improvvisamente come soffocato quando ero presente solo io in casa.
Ritornando a me, quello che voglio dire è che io ho già sofferto di attacchi di panico (anche se ormai era parecchio che non si presentavano) ma i disturbi che ho ora si manifestano in maniera molto diversa: vengono gradualmente e mai in associazione a palpitazione o sensazioni di svenimento, ma, piuttosto, mi producono un senso di sbandamento quando cammino, un forte senso di stordimento, di testa vuota, di mancanza di lucidità, così che non mi riesco a convincere che abbiano una natura puramente nervosa e che magari abbia una causa effettiva (per esempio mi viene da pensare ai problemi individuati nella RX cervicale) che poi magari io ho ingigantito.
Probabilmente l'esperienza vissuta spiega la mia difficoltà a fidarmi delle rassicurazioni mediche, così che le volevo chiedere se dopo l'effettuazione della visita neurologica da lei consigliata posso stare veramente tranquillo, senza pensare che qualche aspetto sia sfuggito alle ricerche effettuate.
La ringrazio ancora per la cortese disponibilità.
Alessandro
nel 2007 ho svolto una RM senza contrasto solo per controllare la cisti che ho e non per particolari disturbi. Questa era infatti stata scoperta in una RM ancora precedente risalente al 2002 che era stata effettuata nell'ambito di un controllo generale svolto in seguito ad alcuni disturbi da me manifestati che sono poi stati associati a manifestazioni tipo attacchi di panico (senso di svenimento, palpitazioni, impressione di difficoltà a respirare).
A tal proposito devo dire che io sono un pò ipocondriaco, così che ora mi trovo a pensare di aver fatto tutti i controlli tranne quello giusto che avrebbe effettivamente messo in luce il mio problema (ad esempio volevo chiederle se, in presenza di una RM, l'effettuazione di un elettroencefalogramma potrebbe essere utile). Questa mia ipocondria è probabilmente dovuta ad un mio trauma adolescenziale. Quando avevo 13 anni (2001)mio padre si ammalò (febbretta + difficoltà a respirare) e dopo molti controlli gli fu diagnosticata 1 pleurite per cui si iniziò a curare a casa. Dopo circa 20 giorni di cura lui continuava ad avere difficoltà a respirare, ma tutti lo rassicuravano dicendo che stava guarendo, attribuendo tale difficoltà a questioni nervose. Fatto sta che il giorno successivo all'ultima "rassicurante" visita medica morì improvvisamente come soffocato quando ero presente solo io in casa.
Ritornando a me, quello che voglio dire è che io ho già sofferto di attacchi di panico (anche se ormai era parecchio che non si presentavano) ma i disturbi che ho ora si manifestano in maniera molto diversa: vengono gradualmente e mai in associazione a palpitazione o sensazioni di svenimento, ma, piuttosto, mi producono un senso di sbandamento quando cammino, un forte senso di stordimento, di testa vuota, di mancanza di lucidità, così che non mi riesco a convincere che abbiano una natura puramente nervosa e che magari abbia una causa effettiva (per esempio mi viene da pensare ai problemi individuati nella RX cervicale) che poi magari io ho ingigantito.
Probabilmente l'esperienza vissuta spiega la mia difficoltà a fidarmi delle rassicurazioni mediche, così che le volevo chiedere se dopo l'effettuazione della visita neurologica da lei consigliata posso stare veramente tranquillo, senza pensare che qualche aspetto sia sfuggito alle ricerche effettuate.
La ringrazio ancora per la cortese disponibilità.
Alessandro
[#5]
Utente
Gentile Dott. Ferraloro,
scusi se la disturbo ancora, ma a proposito di quanto detto prima volevo sottolineare che la cosa che più mi lascia perplesso è che tutti i disturbi descritti mi prendono un pò alla volta, con intensità gradualmente crescente e si risolvono rapidamente distendendomi con gli occhi chiusi. Così, se appena alzato sto benissimo, poi, piano piano ho come l'impressione che mi si "stanchi il cervello" così che, pur riuscendo a fare tutto quello che normalmente sono in grado di fare, ho l'impressione di farlo con uno sforzo mentale superiore al normale, come se avessi difficoltà a mantenere la concentrazione. In pratica come se uno si trovasse a dover svolgere le normali attività stando un pò ubriachi; penso che questo sia il modo migliore di descriverlo, dato che in questo stato si può provare a mettersi a svolgere le normali attività, ma certamente mancherà la lucidità, ci si vedrà male, ci si sentirà sbandare, ecc ecc.
Mi perdoni ancora della mia insistenza, ma spero che mi possa scusare, comprendendo il forte fastidio che tale prolungato stato mi apporta.
Alessandro
scusi se la disturbo ancora, ma a proposito di quanto detto prima volevo sottolineare che la cosa che più mi lascia perplesso è che tutti i disturbi descritti mi prendono un pò alla volta, con intensità gradualmente crescente e si risolvono rapidamente distendendomi con gli occhi chiusi. Così, se appena alzato sto benissimo, poi, piano piano ho come l'impressione che mi si "stanchi il cervello" così che, pur riuscendo a fare tutto quello che normalmente sono in grado di fare, ho l'impressione di farlo con uno sforzo mentale superiore al normale, come se avessi difficoltà a mantenere la concentrazione. In pratica come se uno si trovasse a dover svolgere le normali attività stando un pò ubriachi; penso che questo sia il modo migliore di descriverlo, dato che in questo stato si può provare a mettersi a svolgere le normali attività, ma certamente mancherà la lucidità, ci si vedrà male, ci si sentirà sbandare, ecc ecc.
Mi perdoni ancora della mia insistenza, ma spero che mi possa scusare, comprendendo il forte fastidio che tale prolungato stato mi apporta.
Alessandro
[#6]
Caro Alessandro,
non si preoccupi delle domande che mi rivolge. Le rispondo volentieri. Innanzitutto la causa per cui lei è così preoccupato è molto valida. Sono esperienze negative che non si dimenticano e che il nostro incoscio conserva. Per quanto riguarda l'EEG, nel suo caso non è indicato ma non perchè ha già effettuato la RM ma perchè i sintomi non lo giustificano. In caso ,per es., di sospetta epilessia si possono effettuare entrambi. I suoi sintomi depongono per una "patologia" da stress. Stia tranquillo e faccia domani la visita neurologica.
Poi mi faccia sapere cosa le dirà il collega neurologo.
Cordialmente
non si preoccupi delle domande che mi rivolge. Le rispondo volentieri. Innanzitutto la causa per cui lei è così preoccupato è molto valida. Sono esperienze negative che non si dimenticano e che il nostro incoscio conserva. Per quanto riguarda l'EEG, nel suo caso non è indicato ma non perchè ha già effettuato la RM ma perchè i sintomi non lo giustificano. In caso ,per es., di sospetta epilessia si possono effettuare entrambi. I suoi sintomi depongono per una "patologia" da stress. Stia tranquillo e faccia domani la visita neurologica.
Poi mi faccia sapere cosa le dirà il collega neurologo.
Cordialmente
[#7]
Utente
Gentile Dott. Ferraloro
anzitutto la ringrazio per i chiarimenti fornitemi.
Dopodichè le voglio dire che come previsto oggi ho svolto la visita neurologica. Il medico mi è sembrato molto scrupoloso e dopo una accurata visita e dopo aver attentamente visionato la risonanza ha concluso che dal punto di vista fisico non c'è nulla e ha detto che secondo lui i miei disturbi hanno una origine depressiva (anche se devo dire che in realtà io non mi sento molto depresso, se non per l'esistenza del disturbo stesso, e semmai ho una certa ansia nel timore che questo mio stato si possa prolungare nel tempo). Per il momento, data la mia giovane età, non ha voluto darmi niente, dicendo che preferisce aspettare 15 giorni per vedere se i disturbi passano spontaneamente. Da questo punto di vista io mi sono trovato daccordo, dato che ho sempre avuto un pò di timore nei confronti delle medicine "psichiatriche" e già l'altra volta ho superato gli attacchi di panico di cui soffrivo senza bisogno di ricorrere questi aiuti.
Dunque, che i disturbi abbiano una natura nervosa io ormai ci credo abbastanza, solo che a questo punto non so come agire, nel senso che io in genere sono uno che studia parecchio (sono all'ultimo anno di ing. meccanica) ed in teoria ora dovrei studiare, ma quando ho provato a rimettermici mi da fastidio:ci vedo male (e questa è la cosa più fastidiosa), mi sento sbandare (la solita fastidiosa sensazione di trovarsi su una barca), mi sento confuso, ecc ecc. E' come se ci fosse 1 patina tra me ed il mondo circostante e quindi tutte le sensazioni mi arrivano attenuate, così che ho la sensazione di avere difficoltà a recepire tanti input insieme, anche se poi, una volta entrati dentro la mia testa, li riesco perfettamente a gestire.
Quindi la mia domanda ora è: ora mi conviene impegnarmi seriamente nello studio (cosa che da un lato vorrei fare, dato che mi sono già saltati 2 esami e se non mi metto subito a studiare ne perderò un altro ancora) cercando di ignorare tutti i sintomi fastidiosi che mi si presentano, o mi conviene prendermela più calma, per far "riposare" il cervello. Solo è chiaro che io non posso andare avanti per molto tempo in questa condizione di quasi nullafacenza, specie per come sono fatto, abituato sempre a gestire mille cose insieme!
La ringrazio ancora della cortese disponibilità.
Alessandro
anzitutto la ringrazio per i chiarimenti fornitemi.
Dopodichè le voglio dire che come previsto oggi ho svolto la visita neurologica. Il medico mi è sembrato molto scrupoloso e dopo una accurata visita e dopo aver attentamente visionato la risonanza ha concluso che dal punto di vista fisico non c'è nulla e ha detto che secondo lui i miei disturbi hanno una origine depressiva (anche se devo dire che in realtà io non mi sento molto depresso, se non per l'esistenza del disturbo stesso, e semmai ho una certa ansia nel timore che questo mio stato si possa prolungare nel tempo). Per il momento, data la mia giovane età, non ha voluto darmi niente, dicendo che preferisce aspettare 15 giorni per vedere se i disturbi passano spontaneamente. Da questo punto di vista io mi sono trovato daccordo, dato che ho sempre avuto un pò di timore nei confronti delle medicine "psichiatriche" e già l'altra volta ho superato gli attacchi di panico di cui soffrivo senza bisogno di ricorrere questi aiuti.
Dunque, che i disturbi abbiano una natura nervosa io ormai ci credo abbastanza, solo che a questo punto non so come agire, nel senso che io in genere sono uno che studia parecchio (sono all'ultimo anno di ing. meccanica) ed in teoria ora dovrei studiare, ma quando ho provato a rimettermici mi da fastidio:ci vedo male (e questa è la cosa più fastidiosa), mi sento sbandare (la solita fastidiosa sensazione di trovarsi su una barca), mi sento confuso, ecc ecc. E' come se ci fosse 1 patina tra me ed il mondo circostante e quindi tutte le sensazioni mi arrivano attenuate, così che ho la sensazione di avere difficoltà a recepire tanti input insieme, anche se poi, una volta entrati dentro la mia testa, li riesco perfettamente a gestire.
Quindi la mia domanda ora è: ora mi conviene impegnarmi seriamente nello studio (cosa che da un lato vorrei fare, dato che mi sono già saltati 2 esami e se non mi metto subito a studiare ne perderò un altro ancora) cercando di ignorare tutti i sintomi fastidiosi che mi si presentano, o mi conviene prendermela più calma, per far "riposare" il cervello. Solo è chiaro che io non posso andare avanti per molto tempo in questa condizione di quasi nullafacenza, specie per come sono fatto, abituato sempre a gestire mille cose insieme!
La ringrazio ancora della cortese disponibilità.
Alessandro
[#9]
Utente
Gentile Dott. Ferraloro
grazie del consiglio, farò come mi ha detto e le farò sapere più avanti come procede.
Le volevo però chiedere un'altra cosa. Il mio medico di base mi ha consigliato, per aiutarmi a riprendere, di assumere una compressa al giorno di Tiobec 400 mg + 2 compresse al giorno di polase (magnesio e potassio). Secondo lei sono indicate?
Grazie.
Alessandro
grazie del consiglio, farò come mi ha detto e le farò sapere più avanti come procede.
Le volevo però chiedere un'altra cosa. Il mio medico di base mi ha consigliato, per aiutarmi a riprendere, di assumere una compressa al giorno di Tiobec 400 mg + 2 compresse al giorno di polase (magnesio e potassio). Secondo lei sono indicate?
Grazie.
Alessandro
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 347.1k visite dal 30/01/2009.
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