Algia facciale atipica
Buonasera,dopo un’estrazione del dente del giudizio avvenuta un anno e mezzo fa ho bruciori sulla metà dx del viso. All’epoca mi era stato dato del Tegretol 200mg da prendere la sera per 1 mese e ciò era bastato per far rientrare il problema. I bruciori erano scomparsi per circa 6/7 mesi,ma da agosto sono tornati prepotentemente ed ora si sono propagati anche sull’estremità sx del viso. Tendo a sentire come un vero e proprio bruciore da ustione e vengo rosso sul volto,riuscendo a placarle solamente o dormendo o stando in un luogo particolarmente freddo. Il mio neurologo mi ha consigliato del Gabapentin 300 x 3 volte al dì come dosaggio iniziale,eventualmente da aumentare e del Laroxyl 1 cpr da 25 mg la sera prima di dormire. Dopo 3 settimane di cura nulla e’ cambiato ed il mio viso continua ad andare a fuoco,con il inoltre pressione sullo zigomo dx. Tutto ciò mi sta creando un notevole disagio morale,oltre che fisico e sto inoltre seguendo un percorso psicoterapico. Vorrei avere un altro su questa vicenda non ben chiara che mi sta accadendo,perché la mia sofferenza fisica e mentale stanno aumentando di giorno in giorno.
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Egregio Paziente,
comprendo i suo disagio ed ho cercato di mettere a fuoco la fenomenologia che lei ha descritto. Le ipotesi da verificare possono essere, a mio avviso, due: o si tratta di una cefalea di Horton, con un aspetto prevalente di propagazione alla cosiddetta faccia bassa (low face migraine degli AA. anglosassoni), come farebbe ipotizzare il fatto che lei migliori al freddo, oppure è una anomala nevralgia trigeminale. Come approccio diagnostico, per escludere l'ultima ipotesi, sarebbe opportuno effettuare una risonanza dell'encefalo con sequenze angio, alla ricerca di un eventuale un conflitto neuro-vascolare all'emergenza del trigemino.
Cordiamente
comprendo i suo disagio ed ho cercato di mettere a fuoco la fenomenologia che lei ha descritto. Le ipotesi da verificare possono essere, a mio avviso, due: o si tratta di una cefalea di Horton, con un aspetto prevalente di propagazione alla cosiddetta faccia bassa (low face migraine degli AA. anglosassoni), come farebbe ipotizzare il fatto che lei migliori al freddo, oppure è una anomala nevralgia trigeminale. Come approccio diagnostico, per escludere l'ultima ipotesi, sarebbe opportuno effettuare una risonanza dell'encefalo con sequenze angio, alla ricerca di un eventuale un conflitto neuro-vascolare all'emergenza del trigemino.
Cordiamente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 11/12/2018.
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